Pittura intitolato "Opus II n°1647" da Vito Campanelli, Opera d'arte originale, Acrilico

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Opus II n°1647 (2021) Pittura da Vito Campanelli

Originale

Non in vendita

Venditore Vito Campanelli

Opera d'arte originale Pittura, Acrilico su Tela

Classificazione delle opere

Opera d'arte originale

Le opere d'arte originali sono tutte le opere considerate autentiche e non una copia o imitazione delle opere originali di un artista. Le opere d'arte originali possono essere qualsiasi tipo di pittura, scultura, performance o altro supporto. Esistono molti tipi di supporti originali. I supporti misti includono colori ad olio, acrilici e acquerelli. Per i dipinti di bottega che testimoniano l'artigianato, questa attribuzione deve essere più sfumata. Sebbene possano essere meno preziosi per vari motivi, le riproduzioni e le copie hanno avuto un enorme impatto sulla nostra esperienza. Raggiungono un pubblico più ampio rispetto agli originali e fungono da tonico contro la mercificazione. L'opera originale potrebbe riferirsi anche alla prima opera, che precede sempre tutte le altre. Può anche riferirsi a un prototipo oa un modello da cui si possono realizzare altre opere. Ogni opera ha grandi somiglianze con l'originale.
Dimensioni Altezza 47,2in, Larghezza 47,2in
Categorie Astratta

Opera del 2021 della serie Opus II. Vito Campanelli A proposito di quest'opera: Classificazione, tecniche & Stili. Acrilico. Dipingi usando pigmenti tradizionali mescolati con resine sintetiche. Tecnico Pittura. La pittura è una forma d'arte di pittura su una superficie applicando esteticamente fluidi colorati. I pittori rappresentano un'espressione [...]

Vito Campanelli

Italia

Vito Campanelli ci ha abituato alle sorprese, perché – nonostante il pubblico lo conosca come il pittore dei grandi Quadri Rossi (tanto che ha iniziato a circolare fra i suoi estimatori l’espressione “rosso Campanelli”) – il suo percorso è fatto di continua ricerca, impulso e sperimentazione. Classe 1962, veneziano, Vito ha iniziato a dipingere su tela fin da bambino. «Guardando dalle finestre di casa mia – racconta – affacciate sul chiostro della Chiesa dove è sepolto il Tintoretto, iniziavo a comprendere che l’arte avrebbe avuto nella mia vita un ruolo fondamentale, che sarebbe coincisa con la mia stessa esistenza».

E così è avvenuto: l’amicizia con il critico d’arte Paolo Rizzi gli consente di frequentare l’ambiente artistico lagunare degli anni Ottanta. Dopo aver partecipato alla prima mostra collettiva nel 1979, giovanissimo, presso la Galleria San Vidal, la sua attività espositiva non si è più fermata: personali alla Scoletta di San Zaccaria, alla Schola dei Calegheri, in Sala San Leonardo, oltre ai numerosi appuntamenti della Fondazione Bevilacqua La Masa. A tutt’oggi, Campanelli può vantare oltre duecento esposizioni dei suoi lavori. Vito vive e lavora a Mestre, a parte il periodo che ha trascorso in Sicilia, dal 2009 al 2010, per collaborare ad un progetto con Philippe Daverio, Vittorio Sgarbi e Oliviero Toscani, e – successivamente – a Gizycko (Danzica) in Polonia. E' presente in numerosissime collezioni private in Italia e all'estero.

Francesca Brandes