Vito Campanelli
Vito Campanelli ci ha abituato alle sorprese, perché – nonostante il pubblico lo conosca come il pittore dei grandi Quadri Rossi (tanto che ha iniziato a circolare fra i suoi estimatori l’espressione “rosso Campanelli”) – il suo percorso è fatto di continua ricerca, impulso e sperimentazione. Classe 1962, veneziano, Vito ha iniziato a dipingere su tela fin da bambino. «Guardando dalle finestre di casa mia – racconta – affacciate sul chiostro della Chiesa dove è sepolto il Tintoretto, iniziavo a comprendere che l’arte avrebbe avuto nella mia vita un ruolo fondamentale, che sarebbe coincisa con la mia stessa esistenza».
E così è avvenuto: l’amicizia con il critico d’arte Paolo Rizzi gli consente di frequentare l’ambiente artistico lagunare degli anni Ottanta. Dopo aver partecipato alla prima mostra collettiva nel 1979, giovanissimo, presso la Galleria San Vidal, la sua attività espositiva non si è più fermata: personali alla Scoletta di San Zaccaria, alla Schola dei Calegheri, in Sala San Leonardo, oltre ai numerosi appuntamenti della Fondazione Bevilacqua La Masa. A tutt’oggi, Campanelli può vantare oltre duecento esposizioni dei suoi lavori. Vito vive e lavora a Mestre, a parte il periodo che ha trascorso in Sicilia, dal 2009 al 2010, per collaborare ad un progetto con Philippe Daverio, Vittorio Sgarbi e Oliviero Toscani, e – successivamente – a Gizycko (Danzica) in Polonia. E' presente in numerosissime collezioni private in Italia e all'estero.
Francesca Brandes
Scopri opere d'arte contemporanea di Vito Campanelli, naviga tra le opere recenti e acquista online. Categorie: artisti italiani contemporanei. Domini artistici: Pittura. Tipo di account: Artista , iscritto dal 2005 (Paese di origine Italia). Acquista gli ultimi lavori di Vito Campanelli su ArtMajeur: Scopri le opere dell'artista contemporaneo Vito Campanelli. Sfoglia le sue opere d'arte, compra le opere originali o le stampe di alta qualità.
Valutazione dell'artista, Biografia, Studio dell'artista:
The Art of Vito Campanelli • 17 opere
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Biografia
Vito Campanelli ci ha abituato alle sorprese, perché – nonostante il pubblico lo conosca come il pittore dei grandi Quadri Rossi (tanto che ha iniziato a circolare fra i suoi estimatori l’espressione “rosso Campanelli”) – il suo percorso è fatto di continua ricerca, impulso e sperimentazione. Classe 1962, veneziano, Vito ha iniziato a dipingere su tela fin da bambino. «Guardando dalle finestre di casa mia – racconta – affacciate sul chiostro della Chiesa dove è sepolto il Tintoretto, iniziavo a comprendere che l’arte avrebbe avuto nella mia vita un ruolo fondamentale, che sarebbe coincisa con la mia stessa esistenza».
E così è avvenuto: l’amicizia con il critico d’arte Paolo Rizzi gli consente di frequentare l’ambiente artistico lagunare degli anni Ottanta. Dopo aver partecipato alla prima mostra collettiva nel 1979, giovanissimo, presso la Galleria San Vidal, la sua attività espositiva non si è più fermata: personali alla Scoletta di San Zaccaria, alla Schola dei Calegheri, in Sala San Leonardo, oltre ai numerosi appuntamenti della Fondazione Bevilacqua La Masa. A tutt’oggi, Campanelli può vantare oltre duecento esposizioni dei suoi lavori. Vito vive e lavora a Mestre, a parte il periodo che ha trascorso in Sicilia, dal 2009 al 2010, per collaborare ad un progetto con Philippe Daverio, Vittorio Sgarbi e Oliviero Toscani, e – successivamente – a Gizycko (Danzica) in Polonia. E' presente in numerosissime collezioni private in Italia e all'estero.
Francesca Brandes
-
Nazionalità:
ITALIA
- Data di nascita : 1962
- Domini artistici:
- Gruppi: Artisti Italiani Contemporanei
Eventi d'arte in corso e a breve
Influenze
Formazione
Valore dell'artista certificato
Realizzazioni
Attività su ArtMajeur
Ultime notizie
Tutte le ultime notizie dall'artista contemporaneo Vito Campanelli
CAMPANELLI - OPUS II - FORME PRESENZE
La Fenice Gallery
Opus II Forme Presenze
Mostra personale dell'artista Vito Campanelli presso il Centro Culturale Candiani -Mestre-(VE)
Expos Solo (Listing)
VITO CAMPANELLI
Principali Esposizioni – Main exhibitions
1979. Galleria S.Vidal - Venezia - group exhibition
1980. Galleria S.Vidal - Venezia - group exhibition
1983. Galleria Minardi - Padova - solo exhibition
1986. Galleria La Meridiana - Verona - group exhibition
1988. 73° Mostra Bevilacqua La Masa – Venezia
1989. Incontri '89 - Villa Barchessa di Mirano - Venezia - group exhibition
1989. Centro Didattico G. Pascoli -Campalto Venezia- group exhibition
1990. Villa Barchessa di Mirano - Venezia - solo exhibition
1991. “Verso la Terra” a cura di Paolo Rizzi - Scoletta di S.Zaccaria - Venezia - solo exhibition
1991. Galleria ‘SetteDiQuadri’ Piazza S.Francesco - Arezzo - solo exhibition
1991. Centro Civico Bissuola - Mestre Venezia - group exhibition
1991. 76° Mostra Collettiva Bevilacqua La Masa - Ex Macello di Padova
1991. Biennale Nazionale di Casier – group exhibition - Treviso
1992. Scoletta di S.Zaccaria - Venezia - solo exhibition a cura di Andrea Pagnes
1992. Chiesa di Villa dei Leoni di Mira - Venezia - group exhibition
1992. “Arte92” Villa Barchessa di Mirano Venezia - group exhibition
1992. 77° Mostra Bevilacqua La Masa / Giardini della Biennale di Venezia
1992. Villa Loredan di Strà Venezia - group exhibition
1992. Scola dei Calegheri di Venezia - group exhibition
1992. Arte Contemporanea Toniolo - Treviso - Primo Premio a cura di Paolo De Grandis
1993. Galleria Studio Morandi - Venezia - solo exhibition
1993. Villa Finardi Segusino Treviso - Group exhibition
1993. Galleria Aclaf - Ferrara - solo exhibition
1993. “Il Nudo e L’Astratto” Sala S.Leonardo - Venezia - group exhibition
1993. Galleria Comunale di Via Einaudi - Mestre Venezia - group exhibition
1993. Scola dei Calegheri di Venezia - group exhibition a cura di Michela Giacon
1994. Galleria Studio Morandi - Venezia - group exhibition
1994. “Physis” - Galleria Comunale Einaudi - Mestre Venezia - A cura di Umberto Daniele
Double exhibition con Fabrizio Vatta
1994. “Artexpò” New York - group exhibition
1995. AG Lecker Gallery - Brema (D) group exhibition
1995. “Parvenze” Scoletta di S.Zaccaria - Venezia - group exhibition
1995. Rassegna Giovani Bistrot de Venice - Venezia - a cura di Enrico Buda
1995. 6° Mostra Fiera Arte Contemporanea di Padova
1995. “Egoplasmante” Club Malvasia Vecchia - Venezia - solo exhibition
1996. “Dell’ Anima Perduta” Forte Agip Venezia - solo exhibition a cura di Umberto Daniele
1996. Hotel Carlton Executive di Venezia - solo exhibition
1996. Galleria Facen di Belluno - group exhibition
1996. “Conigli bianchi e cappelli a cilindro” Bistrot de Venice - solo exhibition
1996. “Opus” Galleria Percorsi D’Arte - Campo S.Maurizio - Venezia - solo exhibition a cura di Giulio Gasparotti
1997. Centro Culturale S.Maria delle Grazie - Mestre Venezia - solo exhibition
1997. Bistrot de Venice - group exhibition - Venezia
1997. Galleria Percorsi d'Arte – Campo S.Maurizio Venezia – Group exhbition
1998. Globo Toys di Verona - graffito metropolitano metri 6x3 – Performance
1998. Galleria Alba di Ferrara - group exhibition
1999. Galleria Nuovo Segno - Bari - group exhibition
1999. Freestyle di Portogruaro - solo exhibition con la scultrice Teresa Bonaventura a cura di Franco Driusso
2001. Galleria Spazio Bianco Mestre VE – solo exhibition
2002. Galleria Bugno & Samueli – Venezia – group exhibition
2003. Palazzo dei Congressi del Lido di Venezia - con Rosie Cesare a cura di Patrizia Cariello
2003. Eventi Legrenzi - Corte Legrenzi Mestre Venezia - solo exhibition –
2003. Galleria Spazio Aperto - Venezia - group exhibition
2003. Legrenzi Live Art - Mestre Venezia - Performing Arts 03 luglio / 02 settembre
2003. Galleria del Palazzo della Loggia di Noale Venezia - group exhibition
2004. Lorenzago Aperta - Belluno - group exhibition
2004. Galleria d’Arte della Torre di Noale Venezia - solo exhibition
2004. Legrenzi Live Art - Mestre Venezia - Performing Arts 31 giugno/08 settembre
2004. Calendario 2005 - Castello di Roncade Treviso - a cura di Firma Gruppo Poligrafico e Franco Driusso, foto di Andrea Pancino
2005. Galleria Alpha Centauri “Estate 10” - Parma - group performance
2005. Schloss Krastowitz - Klagenfurt Austria - group exhibition
2005. Galleria La Rotunda di Nova Gorica - Slovenia - solo exhibition
2006. Legrenzi Live Art - Corte Legrenzi Mestre Venezia
2005. Galleria d'Arte Marina Lepanto - Pordenone - group exhibition
2005. Galleria Morassi – Castello di Gorizia – Gorizia – group exhibition
2005. Universita’ di Lubiana – Ljubijanska Univerza
2006. “Opus II – Forme Presenze” Centro Culturale Candiani – Mestre – solo exhibition
2006. Minimalia – Castello Estense di Ferrara – Group exhibition
2006. Galleria La Fenice Gallery – Venezia – Solo exhibition
2006. Galleria S.Maurizio – Venezia – Group exhibition
2006. Galleria Loft Arte – Vicenza - Photo dalla Mail News MestreChePensa
2006. Galleria Centro Arte Moderna – Pisa – group exhibition
2007. Spring Fair 2007 – Birmingham – U.K. Collection of modern art prints
2007. None@rt – Bardolino Verona – Group exhibition
2007. Galleria Spazio Bianco – Mestre Venezia – Solo exhibitions
2007. Galleria Giudecca 795 – Venezia - Group exhibition
2007. “Essere” Galleria Spazio Bianco – Mestre Venezia Group exhibition
2008. “What Happens in the Tower” – Torre Civica di Mestre – Three solo exhibitions
2008. Sous le rouge – Giudecca 795 art gallery – solo exhibition - Venezia
2008. Galleria Juris & Perl – Venezia – group exhibition –
2008. “Cosmos” – Installazione Sonora – Salemi – Sicilia
2008. “Sous le rouge II” Coordinamento Ass.to Oliviero Toscani -Torre arabo normanna di Salemi – Sicilia – Solo exhibition
2008. “Sous le rouge III” – Castello dei Modica - Alcamo Sicilia – solo exhibition
2009. “Dell'Assurdo” - Chiostro di S.Agostino – Salemi (Tp) Group exhibition
2009. Galeria Jazz Club – Gizycko – Polonia – solo exhibition
2009. Twierdza Boyen Museum – Gizycko – Polonia – solo exhibition
2009. Rynskie Centrum Kultury- Ryn - Polonia – solo exhibition
2009. Galleria Milano – Varsavia – Polonia – group exhibition
2010. Galleria Juris & Perl – Campo S. Stefano - Venezia – solo exhibition
2010. Spunti concreti di assoluto - Spazio Voltolina – solo exhibition – Mestre Venezia – a cura di Gaestano Salerno
2010. Opus II - Galleria Juris & Perl – Campo S. Stefano Venezia – solo exhibition –
2011 Galleria Eclectica – Via Garibaldi - group exhibition Mestre Venezia
2012 Fifty kinds of blue - Galleria Spazio Metropolitano a cura di Lucia Proganò solo exhibition - Mestre Venezia -
2012 Galleria Spazio Bianco - solo exhibition - Mestre Venezia -
2012 InContrada - Conegliano TV - solo exhibition -
2012 Motus Color - Galleria Comunale Pescheria Vecchia di Este - Solo exhibition
2012. Campanelli & Illimitè - Solo exhibition Mestre Ve -
2012. I WAS HERE - Studi aperti - Padiglione Palmanova Forte Marghera Mestre
2012. Sous le rouge V - Londra Palace Venezia - solo exhibition – a cura di Lucia Proganò
2013. Laboratorio Galleria Arco di Stella - Solo exhibition - Vittorio Veneto.
2013. Galleria Mestre Contemporanea - group exhibition
2013. Karmas Evento - Presentazione Allestimento - Galleria Mestre Contemporanea
2013. Galleria Mestre Contemporanea - solo exhibition
2013. Galleria Mestre Contemporanea - group exhibition
2014. Venice to Venice - performance pittorica con gli Holidays Futurisme al Vapore.
2015. MIA Arte Studio Gallery- group exhibition - Mestre Venezia.
2015. Enoficina con opere inedite - solo exhibition - Mestre Venezia
2016. Spazio Aereo "Cambiamori" Valente - Concept Opus Campanelli - Marghera Venezia
2016. Link - Relazioni e affinità - Villa Bembo Caliari – Casale sul Sile – group exhibition
2016. Connubio Astratto - Galleria Carlo Alberto di Treviso - double exhibition.
2017. Sous le Rouge XIV - Tacco 11 Spinea Venezia - solo exhibition.
2017. L'altro Posto – P.zza Ferretto Mestre Venezia - solo exhibition.
2017. D'EM Venice Art Gallery - Group exhibition – Mestre Venezia
2018. D'EM Venice Art Gallery – Group exhibition – Mestre Venezia
2019. Villa Giustinian – Group exhibition – Mogliano Veneto - Venezia
2019. Rosso Campanelli - Anda Venice – Solo Exhibition a cura di Massimi Tegon e Josè Migliorino
2019. Va Pensiero – Calle Legrenzi Mestre Venezia – solo exhibition
2020. "La forma del Colore" - Film documentario di Diego de Giorgi
2020. Itinerante BVV Biennale Ville Venete, a cura di Massimo Tegon - group exhibition
2021. Gallerie del Circolo Artistico - solo exhibition - Corso Italia - Arezzo
2021. ART PARMA FAIR - Fiera d'Arte Moderna e Contemporanea
2021. Centro Culturale Candiani - Finalisti per il Premio Mestre - Group exhibition - Venezia
2021. Ca' Sagredo Venezia - Nations Award - 78° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica - Solo exhibition
2021. Riconoscimento speciale al 42° Incontro artistico a "Le Colonete" - Venezia
2021. The Vianello Art Agency – group exhibition – Venezia
2021-2022. Il Giardino Bianco Art Space – con Maria Luisa Tadei, a cura di Marco Dolfin - Venezia
2023. “Kanevsky e i grandi maestri” - Group exhibition – Casa dei Carraresi – Treviso
2023. “Le fil rouge” 3 solo exhibition – Galleria d'Arte M.A.D. - Mantova
2023. Casa Fortuna – Solo Exhibition – Corte Bettini Mestre Ve
2023. Galleria Karima Laraba – Group Exhibition – Mestre Ve
2024. Mestre Lab #1 – Group exhibition Ex Polveriera Francese Forte Marghera Venezia - un progetto Domus Lab e Circolo Veneto.
2024. Atelier Venice Art Space – group exhibition – Padova
2024. 100 Artisti in Villa – group exhibition - Villa Contarini Padova
2024. “There Is Still Time” - 3 solo exhibition – a cura di Gaetano Salerno - Ex Polveriera Francese Forte Marghera
2024. “Spunti concreti di assoluto” solo exhibition - Ex Polveriera Francese Forte Marghera Venezia
2024. “Il mare che ci unisce” group exhibition – Chiesa ortodossa dei greci – Venezia
2025. “Arousal, o del risveglio” Galleria Spazio Malvasia – solo exhibition – Venezia
2025. “Not before / Not after / Now – Palazzo delle Prigioni – Group exhibition – Venezia
2025. “DISA(r)MIAMO” - Officine Forte Marghera – Group Exhibition – Mestre Ve
2025. “OPUS” - Palazzo della Loggia – solo exhibition – Noale Venezia
Altro - Other
- Vito Campanelli ha organizzato dal 1995 al 2005 "Incontri nell'atelier", incontri-interazione tra artisti in atelier veneziani.
- Nel 2004 e 2005 ha coordinato 72 artisti per il "Legrenzi Live Art" - Performing Arts - Corte Legrenzi - Mestre Venezia
- 2007-2008. ha una collaborazione editoriale con Lem Art Group di Milano per la stampa e la distribuzione di poster, quaderni, calendari, diari e altro.
- Nel 2008-2009 collabora al progetto per Salemi (TP) di Vittorio Sgarbi, e per “Terremoto” di Oliviero Toscani
- Nel 2013 curatore della galleria Mestre Contemporanea - Corte Legrenzi Mestre
- Nel 2018 collaborazione con la Galleria DEM Venice – Mestre
- Dal 2013 ad oggi collaborazioni varie con architetti per allestimenti pubblici e privati
- Nel 2022 apre Atelier Campanelli, studio aperto anche a mostre, presentazione di libri, piccolo cabaret ed eventi musicali.
- Nel 2023 prende il via il progetto Domus Lab, Atelier aperti in terraferma, con Gaetano Salerno e Roberto Cannata. Presentati e inaugurati 12 atelier di artisti mestrini
- Nel 2024 nasce Mestre Lab, collaborazione tra Domus Lab e Circolo Veneto. Ciclo di tre mostre colletive con 90 artisti partecipanti presso l'ex Polveriera Francese di Forte Marghera Venezia a cura di Gaetano Salerno, Vito Campanelli e Roberto Cannata.
E' presente in Italia in numerose collezioni d'arte private, e all'estero in Francia, Belgio, Stati Uniti, Germania, Polonia, Spagna e Gran Bretagna.
Hanno Scritto di me – They wrot about me
PAOLO RIZZI, ENRICO BUDA, PAOLO DE GRANDIS, GIULIA CESCHEL, OLIVIERO TOSCANI, DANIELE UMBERTO, VITTORIO SGARBI, LUCIA PROGANO', GIORGIO BIHELLER, MICHELA GIACON, GAETANO SALERNO, ANTONINO ESPOSTO, MICHELE BUGLIARI, SERENA CALECA, EMANUELE HORODNICEANU, SIMONA SCOPELLITI, GIULIO GASPAROTTI, MAURIZIO PRINCIPATO, MARIO STEFANI, ENZO DI MARTINO, IVO PRANDIN, BRUNO ROSADA, ORFANGO CAMPIGLI, PIERA PIAZZA, FRANCO DRIUSSO, ANDREA PAGNES, MARCO DOLFIN, MICHELA VIANELLO, MASSIMO TEGON, JOSE' MIGLIORINO, ANTONINO ESPOSTO, PAULA GNIDZIEJKO, STEFANO PIVA, GABRIELLA NIERO, ANTONELLA MICHELON, CRISTINA PAPPALARDO, EDOARDO CARRAI, MARZIA VIANELLO, MASSIMO GIANNI, CATERINA COLUCCI, FRANCO FABBRI, TIZIANA AGOSTINI, FRANCESCA BRANDES, LUCIO MARCO ZORZI, ANTONIO MARIA QUADRIO, DI PASQUALE SALVATORE, MARTA ANTONINI, VITTORIA RANGHIERI, DIMITRI GIANNINA, VITO VECELLIO, LUCA SPERANDIO, ELENA PETRAS DULEBA, ALESSANDRO RAGAZZO, MARIANNA BONSO, LILIANA VISINTIN, LILETTA FORNASARI, MARIALUGIA CHIOSI, ENRICO ORSENIGO, PAOLO CERIANI, LUISA AMBROGI, GIOVANNI GARDIN, MONICA ISABELLA BONAVENTURA, OMBRETTA DI BELLA, ALVISE MARIN
Articolo
L'ininterrotta e continua trasformazione della produzione artistica di Vito Campanelli dai primi anni Ottanta ad oggi, è un processo accostabile alla concezione bergsoniana del tempo inteso come un continuo flusso della coscienza, tempo in cui un “prima” e un “dopo” vengono sostituiti dalla contemporaneità del “durante”. Per un pittore, è la materia la sostanza impressionabile pronta a reagire registrando subitaneamente gli sbalzi della psiche, gli eventi dell'esistere, del profondo in mutamento; materia che è e rimane problematica, scrive G.C.Argan, e proprio per questo l'artista può immedesimarsi in essa, identificarvi la propria problematicità. La materia è memoria, continua Argan citando Bergson, ma anche il qui-ora dell'esistenza : “...facendosi materia ciò che non è, il futuro si trasforma in ciò che è stato, il passato...la materia è il puro presente.”. E, sempre secondo Bergson, il senso più riposto della realtà non è avvicinabile con l'intelletto razionale, ma con l'istinto che al suo grado più alto diventa intuizione. Vito Campanelli si muove seguendo il suo istinto pittorico che diviene veggente intuizione nell'acquisita, attuale capacità di connettere - sempre senza l'ausilio della razionalità - le singole creazioni pittoriche in un discorso stilisticamente unitario e coerente. Coerenza stilistica che, dopo un percorso storico di ricerca caratterizzata da una febbrile metamorfosi, registrante appunto passaggi anche significativi da una tipologia espressiva segnico-cromatica ad un'altra, si è venuta decisamente affermando dal 2000 in poi. La ricerca di Campanelli, da sempre concentrata, dunque, sul divenire della res artistica, ha acquisito una nuova consapevolezza e oggettività, nel senso di saper ora scindere la cosa artistica dal sè. Ovvero, se prima, per istinto, l'artista registrava e in qualche modo subiva la metamorfosi, trascinato con e da essa, soggetto ancora immerso e confuso nei sommovimenti dell'inconscio, ora guarda e considera il proteiforme processo di cui è al contempo regista e interprete come una catena d'eventi separati dal proprio io: sa indagarlo con atteggiamento analitico tutto nuovo, fissandone il fluire in una sequenza di frames , inquadrature singole estratte dal proprio visionario fluire di coscienza, immagini di inquietudine coagulata in apparenze, anche consistenti, di forme. Abbiamo così una serie di enunciazioni visive, strutture linguistiche situabili in un ambiguo luogo di slittamento tra astrazione e informale, oscillanti dunque tra rigorismo formale astratto e dissolvenza della forma in “presenza” equivalente alla pura registrazione di gesti. E' proprio sulla contrapposizione, sul versus tra rigorismo formale, derivato dalle istanze costruttivistiche, e assenza della forma disciolta in un eccesso di spontaneità della scrittura, di matrice espressionistica, che si è fondata, secondo W. Hofmann, l'arte del XX° secolo. Allora “Opus II “ (2004/05) , l'ultima serie-fase pittorica di Campanelli, in qualità d'esperimento di transizione tra queste due fondamentali tendenze, rappresentandone quasi un compendio e insieme un andare oltre, si configura quale fenomeno tipicamente contemporaneo, produzione del XXI° secolo. Se nella pittura informale, ricordiamolo, il gesto assume il valore di un'improvvisazione psichica diretta di cui rimane visualizzata sulla tela la vibrante, dinamica energia, e le forme-presenze hanno spesso il carattere di affioramenti indistinti, nell'astrazione, invece, permane almeno una traccia di progettualità; la forma sopravvive anche per assenza, al negativo, e continua a sussistere la differenza tra figura e sfondo, forma e spazio. Campanelli, in “Opus II”, si è spostato sul versante dell'astrazione, ma operando, con risultati altamente originali, tramite tecniche e modalità informali. Le forme e controforme che fa apparire presentano infatti una più o meno definita qualità di struttura: rarefatte e minimaliste, ma di nuovo cose, figure che emergono chiaramente su/da un fondo; il raggelamento e la stasi che potrebbero derivare da questo nuovo esercizio di controllo, da questa traccia di premeditazione, vengono evitati e compensati dai sapienti residui di espressività che connotano la serie. Si osservi uno dei principali motivi ricorrenti in “Opus”, che contribuisce a conferire alle opere l'identità visiva di una sequenza: la tecnica della colatura, ovvero gli “sgocciolamenti” di colore di cui Morris Louis, maestro dell'astrazione post pittorica anni Sessanta, aveva fatto una scienza; tecnica proposta in modo più libero e apparentemente casuale anche da Sam Francis, nell'ambito della cosidddetta “New York School”. La reinterpretazione di Campanelli, squisitamente personale, non è finalizzata unicamente all'effetto complessivo di movimento, che vuole accentuatamente mantenere. In questa pittura di transizione, luogo inquieto di forme non del tutto nate, solo parzialmente costituite, le colature sono da leggersi come un'inconscia, tesa ricerca di segni-non segno che facciano da ponte, da trait d'union , seppur esile, da collegamento capace di tenere in qualche modo insieme forme fantasime altrimenti più frammentarie e (a volte desolatamente) sperse, vulnerabili, quasi minacciate nel loro galleggiare solitario nell'ambiente-supporto. E' la paura esistenziale di ritrovarsi frammentati e dispersi, che trapela nell'identificazione dell'artista con la materia e la forma pittorica. Il cambiamento produce insicurezza, la trasformazione genera angoscia. Campanelli si confronta, di volta in volta, con una parte del sè che, in modo certamente conflittuale, muta sembianza: l'aspetto finale è ignoto allo stesso artista. Non sapere cosa si sta diventando, a quale apparenza-sostanza si perverrà, non è un'esperienza da cui uscire indenni: malessere e disagio del profondo, chiaramente avvertibili, creano una speciale aura di sobria, sospesa drammaticità. “Opus II” è un insieme forte di slittamenti dall'informe al farsi forma, tra presenza e assenza: mostra il divenire di forme geometriche, ma al contempo indeterminate, colte, quasi fotografate sullo sfondo di un'interiore notte nel momento del loro definirsi; presenze fatte di colori di un mondo che non è il nostro. Un evento misterioso, quasi esoterico: l'origine della forma, proposto in tutte le varianti proprie a un rito ancestrale. Affioramenti primordiali assumono sotto l'occhio dell'osservatore carattere di struttura: quel a cui si assiste è la nascita della non-figurazione. A volte le forme-cosa - per esempio in “Opus II 555” - cozzano tra loro sfaldandosi e ricomponendosi, a volte invece - si veda la pregnante epifania del quasi-quadrato rosso in “Opus II 560” - scendono dall'invisibile nel riquadro del supporto mantenendo un rigore che può richiamare, come lontana ascendenza, significanti costruttivisti e minimali. In “Opus II 550” una sorta di ghigliottina rossa centrale scende a sfaldarsi, unita da esili colate alla sua metà perduta che fuoriesce in caduta libera dalla tela. La vastità del fondo nero è compensata dall'intensa irradiazione luminosa prodotta, mediante un uso istintivamente sapiente del contrasto di quantità, dalla piccola macchia gialla isolata sulla sinistra, richiamata da strisce di giallo naviganti, alla medesima altezza, sulla banda rossa che funge da blocco a destra. La composizione rettangolare di “Opus II 554” è uno squarcio sfolgorante sullo scontro magmatico e sulfureo tra potenze virtuali, masse e nebulose di rossi in opposizione, accesi dalla presenza esplosiva di un'unica macchia blu. Essendo un'immagine simmetrica, nell'insieme possiede un valore percettivo evocante le macchie di Rorschach. “Opus II 546” è una presenza bidimensionale e bicromatica fluttuante tra il geometrico e l'organico, un Narciso astratto riflesso come in uno specchio oscuro dalla superficie-fondo. In “Opus II 533“, una piccola composizione verticale, abbaglia l'accecante figura-sfondo creata dal ritaglio bianco sull'area nera, dai netti, incisivi contorni; alla zona in negativo in alto, tanto intensamente connotata, si contrappone, a piede, una macchia rossa sfumata e semi-trasparente. La capacità di Campanelli di muoversi su registri diversi assicurando al contempo una lettura unitaria e d'impatto all'insieme è davvero rilevante. Anche “Opus II 535” presenta un'evidente dialettica figura-sfondo tra chiaro e scuro. La fantasmatica e spettrale sagoma bianca risulta collegata da sgocciolamenti trasparenti al non visto, ma esistente, del campo oscuro, a sinistra in alto, a destra lateralmente. Elemento di forza l'intervento materico, di valenza tattile e tridimensionale, che spicca, irregolare e dorato, al centro della chiazza bianca. Un discorso a parte richiedono “Dispersione (Return)” del 2004, un'opera singola che non fa propriamente parte di Opus, e “Opus II 554” , sempre del 2004, che rientrano invece nella tipologia dei segni di parvenza ideogrammatica: segni-scrittura di cui sopravvivono i significanti in disfacimento. Le due opere richiamano sia i famosi “Writings” di Mark Tobey, influenzato dall'arte calligrafica giapponese, sia l'ingigantimento del segno nella rigorosa scrittura automatica e gestuale di un Franz Kline, in cui un singolo segno si espande, improvvisa apparizione, a riempire tutta la tela; così, in “Opus II 554” , una sorta di ideogramma verticale rosso su fondo grigio scuro scende verso il basso, sovrastato da un analogo segno-scrittura giallo del quale vediamo solo la parte finale nel mentre sta slittando nell'inquadratura del visibile decisa dall'artista. Infine, nel bellissimo “Opus II 568” , assistiamo al distacco o ritaglio di una singola sagoma arancio - sempre ancorata da sottili colature - dalla piatta massa sottostante. La sagoma liberata levita nel fondo grigio, depositando i fili di ragno del proprio sgocciolamento nel foro da cui è stata o si è estratta, foro definito a destra da una specie di pinza minacciosa. Anche qui è stato applicato il contrasto di quantità: la sagoma protagonista è attraversata da una luce bianca verticale che nel complesso dell'opera risulta accecante come un tubo al neon. Lo scambio, in simmetria dinamica, tra positivo-alto e negativo-basso, dimostra una ricerca istintiva, e intuitiva, tesa a ritrovare un equilibrio e un ordine nell'esistenza tormentata e inquietante della res artistica: un rigore che contrasti e compensi il minaccioso cozzare di entità semi-formate. Campanelli sembra quasi volersi salvaguardare da se stesso: pone dei limiti al traboccare dell'interna eruzione, con il risultato di cambiare di valenza il “limite”, trasformandolo in una svolta importante e significativa per l'evoluzione del proprio linguaggio pittorico.
Exhibitions:
1980 -Galleria S. Vidal – Venezia
1983 -Galleria Minardi – Vicenza
1986 -Galleria La Meridiana – Verona
1989 -Centro culturale G. Pascoli - Campalto Venezia
1990 -Villa Barchessa - Mirano Venezia
1991 -Scoletta S. Zaccaria – Venezia
1991 -Galleria Sette di quadri – Arezzo
1991 -Centro civico Bissuola - Mestre Venezia
1991 -76° Mostra Bevilacqua La Masa – Padova
1991 -Biennale Nazionale di Casier – Treviso
1992 -Scoletta S. Zaccaria – Venezia
1992 -Chiesa di Villa dei Leoni - Mira Venezia
1992 -Arte '92 Villa Barchessa - Mirano Venezia
1992 -77° Mostra Bevilacqua La Masa/Giardini biennnale – Venezia
1992 -Villa Loredan di Strà – Venezia
1992 -Scola dei Calegheri – Venezia
1992 -Arte contemporanea Toniolo - Treviso
1993 -Studio Galleria Morandi – Venezia
1993 -Galleria Aclaf – Ferrara
1993 -Galleria comunale Einaudi - Mestre Venezia
1993 -Sala Chiesa S. Leonardo – Venezia
1994 -Galleria Studio Morandi – Venezia
1994 -Artexpò - New York
1994 -Galleria comunale Einaudi - Mestre Venezia
1994 -Galleria Facen – Belluno
1995 -Bistrot de Venice – Venezia
1995 -Egoplasmante / Club Malvasia – Venezia
1995 -Parvenze / Scoletta S. Zaccaria – Venezia
1995 -6° Mostra Arte contemporanea – Padova
1996 -Galleria Percorsi d'arte / Opus – Venezia
1996 -Bistrot de Venice – Venezia
1996 -Forte Agip – Venezia
1996 -Hotel Carlton Executive – Venezia
1997 -Centro culturale S. Maria delle Grazie - Mestre Venezia
1997 -Bistrot de Venice – Venezia
1998 -Galleria Alba – Ferrara
1998 -Performance Globo Toys – Verona
1999 -Galleria Nuovo segno – Bari
1999 -Freestyle Portogruaro
2000 -Studio Riflessi - Zelarino Venezia
2002 -Crescente - Mestre Venezia
2003 -Sala Congressi Palazzo del Casinò - Lido Venezia
2003 -Eventi Legrenzi - Mestre Venezia
2003 -Galleria Spazio Aperto – Venezia
2004 -Galleria Torre di Noale
2004 -Legrenzi Live Art
2004 -Castello di Roncade Treviso
2004 -Lorenzago Aperta - Belluno
2005 -Galleria Alpha Centauri - Parma
2005 -Schloss Krastowitz - Klagenfurt Austria
2005 -Galleria Rotunda - Nova Gorica Slovenia
2005 -Galleria Morassi - Borgo Castello Gorizia
2005 -Università di Lubiana -
Atelier

esposizione personale
Centro Culturale Candiani -Mestre Venezia-

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