Le peculiarità del disegno astratto

Le peculiarità del disegno astratto

Olimpia Gaia Martinelli | 18 mag 2022 7 minuti di lettura 0 commenti
 

L’arte astratta non è apprezzata da tutti i fruitori, poiché per molti di questi l’incapacità iniziale di capirne o di comprenderne il significato rappresenta un grande ostacolo. In questo senso, la semplicità e l’accessibilità del disegno può aiutare anche lo spettatore più scettico ad avvicinarsi al mistero di tale movimento...

Bertold Werkmann, Zerkleinerung, 2022. Disegno, pennarello / penna gel / inchiostro su carta, 30,5 x 22 cm.

Introduzione all’arte del disegno

Con il termine di disegno si intende quella specifica tipologia di realizzazione grafica, prettamente lineare, volta ad immortalare soggetti e oggetti tangibili, ma anche concetti astratti, quali, ad esempio, le emozioni, le sensazioni e le fantasie. Questa forma d’espressione artistica è sicuramente caratterizzata per l'enfasi che presenta sulla forma, a discapito della massa e, talvolta, del colore, peculiarità proprie di altre tecniche, come la scultura e la pittura. Tali caratteristiche rendono il disegno la base di tutte le arti visive, poiché le altre tipologie creative, quali ad esempio l’architettura e la grafica, necessitano, e dipendono, da schizzi preparatori. Tale rapporto non deve però fare considerare il disegno come una mera arte preliminare, in quanto esso rappresenta un’espressione artistica indipendente, capace di offrire una vasta gamma di possibilità espressive, contraddistinte da corpi, da spazi, da profondità, da tridimensionalità e persino da movimento. In aggiunta, il disegno, proprio come le altre arti, è sicuramente capace di esprime anche la personalità del suo artefice, attraverso il flusso della sua linea, che può originare affermazioni artistiche anche molto personali. In conclusione, è bene evidenziare come, nonostante il disegno vanti antichissime origini, riconducibili addirittura all’età della pietra, esso venne considerato una forma d’arte in sé soltanto a partire dal XIV secolo. Infatti, prima di allora, questa forma d’espressione artistica fu intensa solamente come il progetto preliminare per dipinti e sculture. Fu proprio durante il Rinascimento, grazie all’arrivo di artisti come Leonardo Da Vinci e Michelangelo, che il disegno divenne una forma d'arte indipendente.

Wood, Métastase, 2021. Disegno, inchiostro su carta, 40 x 30 cm.

Yahia Ouled Moussa, « Succulents cactus « 11, 2021. Disegno, inchiostro / pennarello su carta, 32 x 24 cm.

L’arte astratta

Il disegno incontra l’astrattismo sicuramente dopo il 1910, anno in cui il grande maestro russo, Wassily Kandinsky, dette alla luce il Primo acquerello astratto, che, come da titolo, rappresenta la prima opera d’arte astratta della storia. Da questo momento in poi, tale movimento divenne per molti artisti il mezzo attraverso il quale esprimere la propria fantasia, liberandola da quei vincoli e da quelle convenzioni, che fino ad allora avevano regolato la pratica artistica. Infatti, il movimento dell’astrattismo dichiarò, per la prima volta nella storia, che l’arte non doveva imitare la realtà. In sostanza, un’opera d’arte astratta rincorre il proposito di cercare e di trovare forme ed immagini del tutto nuove, che, diverse da quelle reali, possono dar voce all’interiorità dell’artista.

Luc Pierre, Area II, 2021. Disegno, pastello su carta, 60 x 60 cm.

Mylène Gandon, Cercles version 3, 2022. Disegno, pastello su carta, 42 x 32 cm.

Il disegno astratto

L’arte astratta non è apprezzata da tutti i fruitori, poiché per molti di questi l’incapacità iniziale di capirne o di comprenderne il significato rappresenta un grande ostacolo. In questo senso, la semplicità e l’accessibilità del disegno può aiutare anche lo spettatore più scettico ad avvicinarsi al mistero di tale movimento. Infatti, mediante questa tecnica, il fruitore potrà sentirsi invitato a partecipare liberamente, riscoprendosi capace di aprirsi di fronte a un’opera che, pur sempre ambigua, risulterà più ridotta e diretta. Queste sensazioni si possono riscontrare attraverso l’osservazione di due disegni astratti conservati al MOMA di New York: Curiosity 1 di Ulrike Mülle e Blue/Red, Phase: Drawings #4 di Richard Tuttle. A proposito di Ulrike Müller, quest’artista astratta contemporanea, che si confronta spesso con la tecnica del disegno, realizza opere a riguardo principalmente delle relazioni, quali, ad esempio, quelle tra individui e gruppi e quelle tra forme e simboli. Curiosity 1 fa parte di una serie più ampia di lavori, aventi la finalità di esplorare molteplici forme e variazioni compositive legate alle tematiche della sessualità. Questo disegno, icona del lessico generale della serie, rappresenta un'immagine astratta trascendente dalle molteplici interpretazioni. Per quanto riguarda invece l'artista post-minimalista, Richard Tuttle, egli realizza prevalentemente opere semplici ed eleganti, volte ad esprimere l’universalità nel modo più diretto possibile. Inoltre, l’operato di Tuttle, che spazia dai dipinti alle sculture, alle installazioni e ai disegni, è spesso contraddistinto dall’uso dei materiali più scarni e delle azioni più delicate. In questo contesto Blue/Red, Phase: Drawings #4 esprime magnificamente le peculiarità dell’operato dell’artista.

Giulio Benatti, "A single dram of heaven!", 2021. Disegno, pastello su carta, 70 x 100 cm.

Alcuni disegni astratti degli artisti di Artmajeur

L’indagine astratta realizzata attraverso la tecnica del disegno caratterizza l’operato di molteplici artisti di Artmajeur, che, più o meno influenzati dall’esempio dei grandi maestri del passato, possono essere rappresentanti dalle opere di Julie Bacon, When I leave the house, di Mzerart Grg, Circum, e di Izabela Hren, La Régénération. In questo contesto, è bene sottolineare come i primi due disegni siano stati realizzati attraverso l’unione di diverse tecniche, quali, l’acquerello, il pastello, la cera su carta, il gesso, la matita colorata e l’inchiostro, che si sono sommate alla prevalente realizzazione a pennarello.

Julie Bacon, When I leave the house, 2020. Disegno, pennarello / acquarello / gesso / pastello / cera su carta, 30 x 40 cm.

Julie Bacon: When I leave the house

Il disegno su carta di Julie Bacon racconta, attraverso i vocaboli dell’astrattismo, un’esperienza di vita quotidiana dell’artista, che lei stessa ci descrive: “Quando esco di casa, a volte sono sopraffatto da tutti gli oggetti e le influenze di cui sono circondata. Comincio a vedere ogni cosa sotto l'aspetto della sua forma e del suo colore e nel complesso è un'esperienza travolgente e vivace”. Tale racconto ci fa capire l’estrema capacità di sintesi del reale, che si può concretizzare attraverso l’astrattismo, dando vita ad atmosfere di forme sintetiche e di colori che, stesi rapidamente sul supporto, costruiscono una sorta di “remake” del caos primordiale. A tal riguardo, spesso si tende a pensare che l’astrattismo nasca dal disordine o dall’improvvisazione, quando in realtà esso è il frutto di un percorso, spesso lungo e tormentato, di sintesi e sperimentazione, in cui largo spazio e peso hanno le influenze che possono venire da altri artisti o da ambienti culturali. A proposito di influenze, l’atmosfera “caotica” e colorata dell’opera di Julie Bacon pare essere una “fusione” tra il Primo acquarello astratto e la Composizione VII di Vasilij Kandinskij, capolavori in cui le macchie di colore, le forme e le linee si armonizzano per creare un equilibrio cromatico che suggerisce una sinfonia musicale.

Mzerart Grg, Circum 25, 2019. Disegno, pennarello / inchiostro / matita / acquarello su carta,  50 x 50 cm.

Mzerart Grg: Circum

Il disegno di Mzerart Grg ci porta a conoscere un'altra figura chiave dell’astrattismo, poiché Circum sembra una versione più complessa del Primo disco simultaneo di Robert Delaunay. Quest’ultimo dipinto rappresenta il primo lavoro attraverso il quale il maestro francese ha voluto svincolarsi del tutto da ogni espressione figurativa. La tela tonda di Primo disco simultaneo si articola in cerchi concentrici, che a loro volta vengono suddivisi in quattro segmenti circolari sull’asse orizzontale e verticale. L’organizzazione cromatica segue un modello della teoria dei colori: il principio applicato da Delaunay dei contrasti cromatici simultanei si basa sulla tavola delle diverse intensità di colore sviluppata nel 1839 da Michel Eugène Chevreul, che classificava i colori in contrasti complementari. Tornando a Circum, questa risulta essere una versione più articolata del disco di Delaunay, poiché tridimensionale, ricca di effetti ottici e di sezioni colorate, volte a portare avanti un intento decisamente più contemporaneo: esaltare la luminosità e l’intensità delle cromie che arricchiscono la forma del cerchio.

Izabela Hren, La Régénération, 2019. Disegno, matita su carta,  100 x 70 cm.

Izabela Hren: La Régénération

Il semplice disegno a matita di Izabela Hren ci rimanda ad un'altra opera in cui si sovrappongono composizioni di figure geometriche, ovvero Untitled (Three Spiral Jetty Drawings) di Robert Smithson. È importante precisare che, in quest’ultimo disegno, la molteplicità delle forme è sicuramente dovuta alla natura del supporto di carta millimetrata, volta a riprodurre una spirale di rettangoli. Untitled nasce per esprimere l’innocenza e l’universalità di Spiral Jetty, capolavoro fondamentale di land art realizzato da Smithson, che il disegno ci aiuta a contestualizzare nella sua esperienza complessiva. A proposito di La Régénération, invece, quest’opera non rappresenta di certo un’allusione ad un altro lavoro dell’artista, anche se, riproducendo una sorta di carta quadrettata, potrebbe molto probabilmente sottintenderne i progetti, i sogni e le ambizioni più nascoste.


Visualizza più articoli

ArtMajeur

Ricevi la nostra newsletter per appassionati d'arte e collezionisti