Ragazza nell’orto Pittura da Eliano Fantuzzi

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Venditore Venderequadri

  • Opera d'arte originale Pittura, Olio su Tela
  • Dimensioni Altezza 27,6in, Larghezza 19,7in
Nella storia dell’arte spesso si può fare una netta distinzione tra correnti stilistiche figurative o astratte. Quando, però, l’obiettivo di un’artista è quello di rappresentare un oggetto che abbia riscontro con la realtà fenomenica ma, allo stesso tempo, sia carico di significati reconditi e simbolici, questo confine può diventare labile. Il Simbolismo [...]
Nella storia dell’arte spesso si può fare una netta distinzione tra correnti stilistiche figurative o astratte. Quando, però, l’obiettivo di un’artista è quello di rappresentare un oggetto che abbia riscontro con la realtà fenomenica ma, allo stesso tempo, sia carico di significati reconditi e simbolici, questo confine può diventare labile. Il Simbolismo o l’Espressionismo sono correnti stilistiche emblematiche nell’aver interpretato la realtà in senso concettuale con una resa iconica delle immagini e un’interpretazione simbolica nell’uso del colore.

Lo stile di Fantuzzi si pone a metà strada tra un espressionismo che sintetizza le figure, deformandole elegantemente in forme allungate e una certa tendenza alle ambientazioni solitarie e malinconiche che rasentano la metafisica. I volti sono sempre anonimi, persi tra scenari di metropoli o in una cupa vegetazione anch’essa priva di un qualsiasi segno di riconoscimento. Sono agglomerati di edifici, in cui le figure si muovono in una vera e propria poetica della solitudine urbana e notturna. Nella gamma cromatica prevalgono i toni dei blu e dei viola. In questa opera in particolare possiamo notare come, a livello formale, Fantuzzi utilizzi una setsura molto pittorica fatta di grossi tocchi di colore.

Eliano Fantuzzi è nato a Modena nel 1909 ed è scomparso nel 1989. Ha trascorso l’infanzia a Verona, dove si era trasferito con la sua famiglia e dove ha frequentato l’accademia d’arte Cignaroli. Fondamentale per la sua formazione fu l’esperienza a Parigi, dove arrivò per studiare l’Impressionismo e dove apprese, invece, l’Espressionismo. Le sue ambientazioni notturne, in cui prevalgono i toni del blu e del viola, sono state influenzate pittoricamente anche dalla “Scuola Romana”. Ha partecipato alla Quadriennale di Roma e alla Biennale di Venezia.
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Trasferitosi con la famiglia a Verona, scopre sin da piccolo la sua passione per la pittura. Frequenta il liceo artistico e poi l'accademia d'arte Cignaroli.[1]. Il suo primo lavoro, introvabile, rappresenta Gaio [...]

Trasferitosi con la famiglia a Verona, scopre sin da piccolo la sua passione per la pittura. Frequenta il liceo artistico e poi l'accademia d'arte Cignaroli.[1]

Il suo primo lavoro, introvabile, rappresenta Gaio Muzio Scevola che si brucia la mano. Sognando l'impressionismo francese, si trasferisce a Parigi nel 1924, quando oramai già prendeva piede in europa l'espressionismo, che si contrapponeva, visto che quest'ultimo esprime le sensazioni dell'anima dell'artista.

In città trova piccoli lavori per vivere, riuscendo a organizzare mostre per esporre i suoi lavori, grazie alle quali attraversa periodi di discreta fortuna. Nel 1939 si arruola nell'esercito francese e nel 1943 rientra in Italia. Nel 1947 è inviato alla V Quadriennale d'Arte di Roma.[1] Nel 1948 viene chiamato dall'emiro Ibim Saud a decorare la reggia saudita di Taif. Vive presso l'emiro sino al 1952, affrescando il salone dei ricevimenti.[1][2][3] Tornato a Roma, è invitato alla VI Quadriennale di Roma e alla XXVI Biennale di Venezia. Nel 1953 vince un premio acquisto alla prima edizione del Premio Spoleto. Nell'aprile del 1963, al concorso “Pittura in Ciociaria” presso l'Abbazia di Casamari, è componente della giuria presieduta da Giorgio De Chirico insieme con Michele Rosa, Felice Ludovisi, Franco Miele, Claudia Refice, Carlo Savini, Giuseppe Selvaggi, Gisberto Ceracchini[4].

Prediligendo le ambientazioni notturne, il suo stile pittorico è influenzato nei temi e nelle scelte cromatiche della "scuola romana", con influenze venete[5]. Con Giorgio De Chirico risultava essere tra gli artisti più copiati in Italia.[2] Muore a Verona nel 1987.

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Pittura | 30,3x22,8 in
5.057,08 USD
Olio su Tela | 15,8x11,8 in
Su richiesta
Pittura | 27,6x19,7 in
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