Savina Tarsitano
Savina Tarsitano, pittrice e fotografa italiana, nasce nel 1970 in Calabria. Studia scienze politiche a
Firenze, Siviglia e Rennes, e in seguito politiche culturali a Barcellona. Ha sempre vissuto per
l’arte, come osservatrice acuta, viaggiando interrottamente per tutta l’Europa.
Il suo viaggio artistico, che la vede protagonista, inizia nel 2003 dopo un grave incidente che
sconvolgerà la sua vita. Da questo momento decide di dedicarsi alla sua più grande passione: l’arte.
Nel 2003 si tiene la sua prima mostra a Francoforte, Germania, “Places of the Soul”. La sua
opera “Anima” è scelta come copertina per la conferenza “Social Rights/Droits Sociaux” che si è
tenuta presso l’Accademia di Legge dell’Istituto Universitario Europeo di Fiesole, e nel 2005 come
copertina del libro pubblicato dall’Oxford University Press “Social Rights in Europe”.
Inizia a lavorare da subito sul progetto artistico “L’isola che Vuoi” con il quale ha voluto
interrogare il carattere, la differentia specifica del luogo isola per elaborarne un tema artistico.
Quest’operazione ermeneutica bussa alle porte della natura e della storia.
I soggiorni sull’isola di Suomenlinna in Finlandia, di Frioul in Francia, a Bogliasco in
Liguria, in Martinica, in Groenlandia, ad Ambronay in Francia, a Coswig in Germania, e a
Bereguardo in Italia, sono stati insieme fase di sperimentazione empirica e momento di
elaborazione creativa.
Arrivava corredata di uno studio sulla teoria del caos che aveva determinato un nuovo modo
di guardare la natura, con l’idea che la strategia dello sguardo facendosi carico del diaframma delle
teorie scientifiche determinasse uno spazio inedito per le immagini. L’opera registra la visione
irreversibile dei luoghi tra la matematica e il paesaggio.
Da questo momento la sua ricerca s’incentra sul concetto di approdo, e si snoda attraverso
soggiorni in luoghi-tema come le isole, le abbazie, i castelli. Le opere, realizzate con differenti
linguaggi, assumono la forma di "visioni incarnate" attraverso una relazione con l'ambiente che, al
di là dei suoi caratteri manifesti, si configura come territorio visivo.
In particolare, i suoi lavori sugli edifici storici si sono svolti sino ad oggi durante fasi di
restauro e cambio d’uso: autentici intervalli caotici da cui emergono forme e strutture
“contemporanee” dell’architettura, ma anche un nuovo occhio per l’artista. Per Savina, un
intervento artistico non dialoga con la memoria dei luoghi, ma con gli archetipi universali, veri
contenuti delle emozioni che il carattere dei luoghi suggerisce.
Con il progetto "L'isola che vuoi" vince nel 2005 la borsa di ricerca artistica “Odissea”
promosso dal Ministero francese per la Cultura e la Comunicazione e gestito dal Network Europeo
per la valorizzazione dei monumenti storici in Europa con sede a Parigi. Con i risultati artistici
ottiene il rinnovo della borsa fino al 2008, e la vede impegnata in diversi paesi.
Dal 2004 ad oggi, è stata ospitata e ...
Scopri opere d'arte contemporanea di Savina Tarsitano, naviga tra le opere recenti e acquista online. Categorie: artisti italiani contemporanei. Domini artistici: Pittura, Installazione. Tipo di account: Artista , iscritto dal 2006 (Paese di origine Italia). Acquista gli ultimi lavori di Savina Tarsitano su Artmajeur: Scopri le opere dell'artista contemporaneo Savina Tarsitano. Sfoglia le sue opere d'arte, compra le opere originali o le stampe di alta qualità.
Valutazione dell'artista, Biografia, Studio dell'artista:
Architettura Emozionale • 14 opere
Guarda tuttoLa Groenlandia • 17 opere
Guarda tuttoI have caught my eye looking as a hound would do for residues of civilisation, for stories, cod fish hung to dry, fishermen nets, flamed matches, and plumes from the distant Paris that on the snow translated vanity into a aestethic question. I have found in the seaweeds' brilliant nature elements of visual poetry and in a yard full of crosses, wooden signs planted at intervals regulated by the measure of the bodies placed there to rest, the illusion of darkness, which, in Upernavik, appears to be outside the natural index.
In this scenery color is an interval of light, its negative capacity, able to generate the horizon and containing the tones of emotions. And the spectacle of the two spheres, the sun and the moon together in the visual cone, is a powerful metaphor of the infinite ways one can see.
Soleil de Minuit - Groenlandia • 12 opere
Guarda tuttosono segnati dagli strati di neve che marcano il
tempo. Il buio è un miraggio lontano. Un territorio
anti-urbano che cancella velocemente le tracce
antropiche e provoca una creatività/istinto, mediata
dai riflessi di un cervello sempre allerta perchè
privato del sonno e del buio.
Ho sorpreso il mio occhio a cercare come segugio
residui di civiltà, di storie, merluzzi appesi ad
essiccare, le reti dei pescatori, fiammiferi dalle
punte infuocate, piume della lontana Parigi che sulla
neve traducevano la vanità in un interrogativo
estetico. Ho visto nelle alghe di una natura brillante
elementi di poesia visiva e in un campo di croci,
segni di legno piantati ad intervalli regolati dalla
misura dei corpi deposti, l'illusione del buio che a
Upernavik è fuori dall'indice della natura. In questo
scenario il colore è intervallo di luce, sua capacità
negativa in grado di generare l'orizzonte della
visione che contiene i toni delle emozioni. E lo
spettacolo delle due sfere, il sole e la luna insieme
nel cono visivo, è metafora potente della infinite
posture del vedere.
(Appunti di Viaggio di Savina Tarsitano Groenlandia 2007)
Chaos Painting • 34 opere
Guarda tuttoEntropy Thoughts • 20 opere
Guarda tuttoInstallation: From Martinique to Suomenlinna • 7 opere
Guarda tuttoIsles : temporary wondering, split identity ? from the rest of the world. Nothing is predefined ... they are the reign of the Chaos... contrast that links....
"Savina tarsitano's notes. Suomenlinna 2005"
Installation: Dreaming Suomenlinna Island • 10 opere
Guarda tuttoThe landscape is snow. I observe these spaces completely white, I feel free and in contact with the most remote part of me. My imagination is light, pure, spiritual and mysterious. Suomenlinna is the perfect integration between space and the man. The contrasts thicken, fed of light and water, to plunge in a parallel reality through a chaotic and circular movement. Only the red can express this landscape from mysterious depths, as grammar of the synthesis.
"Savina Tarsitano' Notes - Suomenlinna 2005"
Installation: Hommage à Fonds Saint-Jacques. Martinique • 12 opere
Guarda tuttoLe chaos est mon univers. Je suis en fractal qui interroge les espaces infinis, l’histoire, la nature.
Ces lieux sont mystérieux mais riches de couleurs, d’odeurs.
A Fond Saint-Jacques la mémoire historique, le désir de la liberté, la chanson de la vie sont présents. : la sculpture et les installations s’imposent.
Je suis de plus en plus un fractal qui vibre d’énergie pure qui voyage entre les espaces tridimensionnels pour interroger la nature, l’histoire, l’art.
En Martinique j’ai découvert la naissance des installations et la beauté de la sculpture.
L’histoire des esclaves m’aide à comprendre le langage artistique à suivre et ils me donnent l’énergie qui vit dans les ruines en provoquant en chaos plus fort dans mon univers. Le chaos c’est moi, le temps et les espaces s’annulent pour donner la place à la matière. Je ne peux pas arrêter ce mouvement, cette force, je ne peux pas partir sans donner la naissance aux installations qui représentent le lien entre l’art contemporain et les monuments historiques. L’art devient l’instrument d’équilibre entre le passé, le présent et le future….et l’art contemporains l’instrument pour parler de l’histoire..
La peinture et la photographie ne suffisent pas à libérer cette énergie. Les installations sont la clé du chaos de l’île de la Martinique, la réponse au monument de la « Purgerie » mais aussi une nouvelle étape de mon chemin artistique.
Toutes les îles sont avec moi, le défi est immense: transformer Fonds Saint-Jacques dans une installation vivant. Pour la première fois j’ai décide de créer le lien entre passé, présent et futur en utilisant le caractère rituel des monuments et le rite de l'art. Ainsi l’idée de créer une réalité parallèle, le regard qui se pose sur les différents aspects de la nature, de l’art pour laisser l’espace à l’imagination au rêve…..
Pendant ma résidence artistique du Programme Odyssée au Domaine de Fond Saint-Jacques, j’ai eu l’opportunité d’étudier la culture, l’histoire de la Martinique et plus en général de la Caraïbe. Je suis arrivée en Martinique pour continuer mon projet sur les « îles - théorie du chaos et le monde émotionnel, invisible de l’être humaine. »
Grâce à l’assistance de l’artiste martiniquaise Roland Pavilla j’ai eu l’opportunité de comprendre la beauté de la nature, la force de l’histoire, la richesse d’un passé plein de mythes, de symboles et de vie humaine. J’ai apprécié la culture de la Caraïbe et la force de la population de défendre leur identité pour établir une vision nouvelle de leur propre île.
L’expérience à Fonds Saint-Jacques a été une expérience humaine et artistique très importante qui m’a donne la possibilité de comprendre ma propre mémoire cachée et d’ouvrir les portes au passé pour créer un pont avec la culture contemporaine.
Du premier jour de mon séjour j’ai eu très fort la sensation d’avoir déjà vécu dans ces lieux, dans un passé loin. J’ai réalise la force de la voix des esclaves, de leur histoire encore vivant et très forte entre les murs du Domaine et la Purgerie.
L’Installation «Hommage à Fond Saint-Jacques» veut remercie le lieu de m’avoir ouvert ses portes en donnant la clé d’interprétation de l’histoire.
L’homme se cache derrière ses peurs, fantômes, histoire, identité, mais c’est l’histoire de l’homme moderne non seulement de l’homme de la Caraïbe. J’ai écoute une voix du passé pour comprendre comme interpréter une histoire, une culture à travers la beauté de l’art contemporain.
La Purgerie est un lieu magique mais avec une présence très forte. L’installation s’impose pour trouver l’équilibre entre le lieu et l’homme. J’ai essayé de transformer la Purgerie en créant une installation, une seule ouvre en respectant la beauté de l’architecture.
Grâce à cette Installation j’ai essayé de parler du passé avec la beauté des matériels naturels de la nature en donnant un ordre au Chaos.
J’ai utilisé la sable noir et blanche pour créer le parcours de la mer comme celui de l’histoire.
travelling across cultures..... • 18 opere
Guarda tuttoPalombini Collection 2005 • 5 opere
Guarda tuttoRiconoscimento
Biografia
Savina Tarsitano, pittrice e fotografa italiana, nasce nel 1970 in Calabria. Studia scienze politiche a
Firenze, Siviglia e Rennes, e in seguito politiche culturali a Barcellona. Ha sempre vissuto per
l’arte, come osservatrice acuta, viaggiando interrottamente per tutta l’Europa.
Il suo viaggio artistico, che la vede protagonista, inizia nel 2003 dopo un grave incidente che
sconvolgerà la sua vita. Da questo momento decide di dedicarsi alla sua più grande passione: l’arte.
Nel 2003 si tiene la sua prima mostra a Francoforte, Germania, “Places of the Soul”. La sua
opera “Anima” è scelta come copertina per la conferenza “Social Rights/Droits Sociaux” che si è
tenuta presso l’Accademia di Legge dell’Istituto Universitario Europeo di Fiesole, e nel 2005 come
copertina del libro pubblicato dall’Oxford University Press “Social Rights in Europe”.
Inizia a lavorare da subito sul progetto artistico “L’isola che Vuoi” con il quale ha voluto
interrogare il carattere, la differentia specifica del luogo isola per elaborarne un tema artistico.
Quest’operazione ermeneutica bussa alle porte della natura e della storia.
I soggiorni sull’isola di Suomenlinna in Finlandia, di Frioul in Francia, a Bogliasco in
Liguria, in Martinica, in Groenlandia, ad Ambronay in Francia, a Coswig in Germania, e a
Bereguardo in Italia, sono stati insieme fase di sperimentazione empirica e momento di
elaborazione creativa.
Arrivava corredata di uno studio sulla teoria del caos che aveva determinato un nuovo modo
di guardare la natura, con l’idea che la strategia dello sguardo facendosi carico del diaframma delle
teorie scientifiche determinasse uno spazio inedito per le immagini. L’opera registra la visione
irreversibile dei luoghi tra la matematica e il paesaggio.
Da questo momento la sua ricerca s’incentra sul concetto di approdo, e si snoda attraverso
soggiorni in luoghi-tema come le isole, le abbazie, i castelli. Le opere, realizzate con differenti
linguaggi, assumono la forma di "visioni incarnate" attraverso una relazione con l'ambiente che, al
di là dei suoi caratteri manifesti, si configura come territorio visivo.
In particolare, i suoi lavori sugli edifici storici si sono svolti sino ad oggi durante fasi di
restauro e cambio d’uso: autentici intervalli caotici da cui emergono forme e strutture
“contemporanee” dell’architettura, ma anche un nuovo occhio per l’artista. Per Savina, un
intervento artistico non dialoga con la memoria dei luoghi, ma con gli archetipi universali, veri
contenuti delle emozioni che il carattere dei luoghi suggerisce.
Con il progetto "L'isola che vuoi" vince nel 2005 la borsa di ricerca artistica “Odissea”
promosso dal Ministero francese per la Cultura e la Comunicazione e gestito dal Network Europeo
per la valorizzazione dei monumenti storici in Europa con sede a Parigi. Con i risultati artistici
ottiene il rinnovo della borsa fino al 2008, e la vede impegnata in diversi paesi.
Dal 2004 ad oggi, è stata ospitata e ...
- Nazionalità: ITALIA
- Data di nascita : 1970
- Domini artistici:
- Gruppi: Artisti Italiani Contemporanei
Influenze
Formazione
Valore dell'artista certificato
Realizzazioni
Attività su Artmajeur
Ultime notizie
Tutte le ultime notizie dall'artista contemporaneo Savina Tarsitano
MidnightSun
Imaneq 21 Postboks 1622
Il tour internazionale della mostra Sole di Mezzanotte/MidnightSun dell'artista Savina Tarsitano continua il suo viaggio. La prossima tappa sarà la città di Nuuk presso il Centro d'Arte di Katuaq. Il tour Groenlandese è stato realizzato grazie alla cooperazione dell'Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen.
La mostra sarà inaugurata il 4 febbraio 2010 in presenza dell'artista. Sarà in presenza del Console Italiano Erik Bjerregaard. Resterà aperta sino al 23 febbraio 2010.
La Groenlandia e' la piu' grande isola del mondo, questa sua singolarità quantitativa ne segna il carattere. La condizione geografica polare correda l'estensione complicandone l'identità. Si osserva la cultura di una limitatio incerta, che non e' solo modalità dell'abitare ma anche possibilità di presenza liminare, uno spazio di natura che resiste al rito moderno del repertare. La Groenlandia e' segno di un altro modo di marcare il tempo e le sequenze, una sorta di fuori campo nell'Europa della storia; non una provincia sperduta ma un'altra regione. Savina Tarsitano, la cui ricerca artistica e' incentrata sul concetto di -approdo-, ci consegna questo volto della grande isola nordica. I suoi scatti fotografici non sono istantanee di un altrove esotico dell'immaginario, ma immagini di vissuto artico dentro lo spazio di una comunità contemporanea. Un invito a tarare lo sguardo sui confini della terra degli altri, che e' anche territorio intimo. La testimonianza di una relazione visiva che si fa carico del gusto degli altri portandolo dentro una narrazione estetica. Non un mito, ma un luogo in cui le ghirlande sulle croci di un cimitero innevato consegnano la prova di una memoria vivente.- (Antonia Balestra)
Savina Tarsitano e' nata in Calabria nel 1970; attualmente vive in Germania, in residenza artistica presso il Castello di Coswig (nelle vicinanze di Berlino). Fotografa e pittrice, lavora da diversi anni al progetto artistico L'Isola che vuoi, grazie al programma Odissea promosso dal Ministero francese per la Cultura e la Comunicazione, l'Association des Centres Culturels de Rencontre, il Museo di Upernavik in Groenlandia, la Fondazione Bogliasco in Italia e il progetto europeo Et in Arcadia Ego. La sua ricerca e' incentrata sul concetto di -approdo' e si snoda attraverso soggiorni in luoghi a tema, come le isole, le abbazie, i castelli. Le opere, realizzate con differenti tecniche e linguaggi, assumono la forma di -visioni incarnate' attraverso una relazione con l'ambiente che, al di là dei suoi caratteri manifesti, si configura come territorio visivo. L'artsita riferisce che -I soggiorni sull'isola di Suomenlinna in Finlandia, di Frioul in Francia, a Bogliasco in Liguria, in Martinica, in Groenlandia, ad Ambronay in Francia, e successivamente a Coswig in Germania e a Bereguardo in Italia, sono stati insieme fase di sperimentazione empirica e momento di elaborazione creativa. Arrivavo corredata di uno studio sulla teoria del caos che aveva determinato un nuovo modo di guardare la natura, con l'idea che la strategia dello sguardo, facendosi carico del diaframma delle teorie scientifiche, determinasse uno spazio inedito per le immagini. L'opera registra la visione irreversibile dei luoghi tra la matematica e il paesaggio-. Le opere di Savina Tarsitano sono state esposte in Danimarca, Francia, Martinica, Groenlandia, Italia, Germania, Finlandia, Belgio, Olanda, Stati Uniti (Los Angeles).
Comunicato stampa
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Selezione XI Concorso Nazionale di Arte Contemporanea SATURARTE Genova per la fotografia
Selezione Rassegna di Arte Contemporanea "SEGNI" Torino, Italia
La Mostra "Soleil de Minuit" sarà ospitata dall'Istituto di Cultura Danese di Bruxelles fino al 1 giugno 2008.
Artmajeur Silver Award 2008
Selezione XIII Concorso Nazionale di Arte Contemporanea SATURARTE Genova per la fotografia
Selezione Concorso d'Arte Contemporanes "Genova e il Mare" Hotel Sheraton, Saturarte, Genova.
Selezione Biennale di Arte Contemporanea Genova.
Selezione Selezione XV Concorso Nazionale di Arte Contemporanea SATURARTE Genova per la fotografia
Pubblicazione Antologia di poesia del poeta Dinu Flamand ispirate ai miei lavori fotografici sulle ombre.
Prossima apertura mostra "MidnightSun" presso il Centro d'Arte di Katuaq, Nuuk, Groenlandia.
Comunicato stampa
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Selezione XI Concorso Nazionale di Arte Contemporanea SATURARTE Genova per la fotografia
Selezione Rassegna di Arte Contemporanea "SEGNI" Torino, Italia
La Mostra "Soleil de Minuit" sarà ospitata dall'Istituto di Cultura Danese di Bruxelles fino al 1 giugno 2008.
Artmajeur Silver Award 2008
Selezione XIII Concorso Nazionale di Arte Contemporanea SATURARTE Genova per la fotografia
Selezione Concorso d'Arte Contemporanes "Genova e il Mare" Hotel Sheraton, Saturarte, Genova.
Selezione Biennale di Arte Contemporanea Genova.
Selezione Selezione XV Concorso Nazionale di Arte Contemporanea SATURARTE Genova per la fotografia
Pubblicazione Antologia di poeasi del poeta Dinu Flamand ispirate ai miei lavori fotografici sulle ombre.
Soleil de Minuit
Galleria Gallerati Via Apuania
XV Concorso Saturarte
Palazzo Stella, Piazza Stella
Biennale di Arte Contemporanea
Piazza Stella
Comunicato stampa
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Selezione XI Concorso Nazionale di Arte Contemporanea SATURARTE Genova per la fotografia
Selezione Rassegna di Arte Contemporanea "SEGNI" Torino, Italia
La Mostra "Soleil de Minuit" sarà ospitata dall'Istituto di Cultura Danese di Bruxelles fino al 1 giugno 2008.
Artmajeur Silver Award 2008
Selezione XIII Concorso Nazionale di Arte Contemporanea SATURARTE Genova per la fotografia
Selezione Concorso d'Arte Contemporanes "Genova e il Mare" Hotel Sheraton, Saturarte, Genova.
Regardes d'Artistes
Place de l'Abbaye
Quelle émotion se dégage d’un monument en pleine métamorphose ? Traces du passé, recouvertes par le présent ? Entre le dedans et le dehors, le passé et l’avenir, Savina Tarsitano, artiste en résidence depuis 2007 au Centre culturel de rencontre d’Ambronay ouvre un passage, éveille l’imaginaire, rend sensible les émois de la pierre et des hommes. Un parcours magique le long des bâtiments de l’abbaye d’Ambronay !
Résidence réalisée en collaboration avec l’Association des Centres culturels de rencontres dans le cadre du programme Odyssée.
Avec le support de ARSCOLOR
XIII Concorso Saturarte
Saturarte Piazza Stella
Comunicato stampa
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Selezione XI Concorso Nazionale di Arte Contemporanea SATURARTE Genova per la fotografia
Selezione Rassegna di Arte Contemporanea "SEGNI" Torino, Italia
La Mostra "Soleil de Minuit" sarà ospitata dall'Istituto di Cultura Danese di Bruxelles fino al 1 giugno 2008.
Artmajeur Silver Award 2008
Soleil de Minuit
Istituto di Cultura Danese
Upernavik è uno spazio di luce i cui confini densi
sono segnati dagli strati di neve che marcano il
tempo. Il buio è un miraggio lontano. Un territorio
anti-urbano che cancella velocemente le tracce
antropiche e provoca una creatività/istinto, mediata
dai riflessi di un cervello sempre allerta perchè
privato del sonno e del buio.
Ho sorpreso il mio occhio a cercare come segugio
residui di civiltà, di storie, merluzzi appesi ad
essiccare, le reti dei pescatori, fiammiferi dalle
punte infuocate, piume della lontana Parigi che sulla
neve traducevano la vanità in un interrogativo
estetico. Ho visto nelle alghe di una natura brillante
elementi di poesia visiva e in un campo di croci,
segni di legno piantati ad intervalli regolati dalla
misura dei corpi deposti, l'illusione del buio che a
Upernavik è fuori dall'indice della natura. In questo
scenario il colore è intervallo di luce, sua capacità
negativa in grado di generare l'orizzonte della
visione che contiene i toni delle emozioni. E lo
spettacolo delle due sfere, il sole e la luna insieme
nel cono visivo, è metafora potente della infinite
posture del vedere.
(Appunti di Viaggio di Savina Tarsitano Groenlandia 2007)
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Selezione Rassegna di Arte Contemporanea "SEGNI" Torino, Italia
La Mostra "Soleil de Minuit" sarà ospitata dall'Istituto di Cultura Danese di Bruxelles fino al 1 giugno 2008.
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Selezione XI Concorso Nazionale di Arte Contemporanea SATURARTE Genova per la fotografia
Selezione Rassegna di Arte Contemporanea "SEGNI" Torino, Italia
biancoenero
In occasione dell’inizio del nuovo anno, la galleria QUADRATUREformedarte, sita in via Garibaldi 20 a Lamezia Terme, in collaborazione con l’ACQUA MINERALE SORBELLO e all’interno del programma “PRIMAVERA NEL CENTRO STORICO” presenta la mostra
biancoenero
dal 31 Marzo al 28 Aprile
La mostra propone un’accurata selezione di solo opere in bianco e nero di grandi maestri del ‘900, come De Chirico, Guttuso, Carrà, Notte, Cagli, Dova, Enotrio, artisti contemporanei come Borghese, Vespignani, Boyer e anche giovani emergenti come Tarsitano, Blanco, De Sensi, Basciano, tutti accomunati da un unico fattore, anzi due, il BIANCO e il NERO.
In esposizione questi due colori, usati con varie tecniche, olio, china, litografia, matita, incisione, fotografia, i due toni che sono la base di partenza ma molte volte anche il punto di arrivo dopo un lungo percorso artistico. Presenti in un disegno “veloce” con una matita, uno studio o in un bozzetto con una china, in opere fatte d’istinto, di getto, in cui spesso già trapela in maniera evidente la maestria o la grande genialità dell’artista (come le opere di Notte e Dova) e li ritroviamo ancora in opere più mature in cui c’è la ricerca più inseguita (come in Cagli e in Pingitore) e non di meno nelle opere grafiche: litografie, serigrafie, incisioni, in cui c’è spesso il lavoro più minuzioso e di studio.
In una mostra di sole opere in bianco e nero non si può certo dimenticare la fotografia, pura, semplice, elementare, come unico mezzo di espressione artistica o forse solo momento passeggero della propria produzione (come le foto di S. Tarsitano opere realizzate in occasione delle sua residenza artistica presso il centro d'arte Fonds Saint-Jacques Martinica - Programma Odyssea).
L’unica opera con il tocco di colore è del più grande, De Chirico, di cui viene esposta una litografia, molto ricercata, “Il ritorno di Ulisse”, acquerellata a mano dal maestro.
Durante l’inaugurazione, sabato 31 Marzo 2007 ore 18:30, verrà presentata una cartella di disegni dell’artista PAOLO BALISTRIERI dedicata ai grandi maestri del ‘900 e, in collaborazione con MILLE VOGLIE, saranno degustate specialità gastronomiche.
SEGNI
Cavalerizza Reale di Torino Via Verdi, 9
Satuarte
Piazza Stella
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Selezione XI Concorso Nazionale di Arte Contemporanea SATURARTE Genova per la fotografia
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Selezione XI Concorso Nazionale di Arte Contemporanea SATURARTE Genova per la fotografia
Geo-Tropia: The Island you want..! by Savina Tarsitano
Galleria Augusta, Suomenlinna, Helsinki
Through my project “The island you want,” I am investigating the character, the differentia specifica of island space to develop an artistic theme. This hermeneutic operation touches upon both nature and history. Thanks to the “Odyssée programme”, a residency program for foreign artists set up by ACCR with the support of the French Ministry of Culture and Communication, I had the opportunity to stay in some islands around the world.
My stays on the island of Suomenlinna in Finland, on the island of Frioul in France, in the town of Bogliasco in Liguria (Italy) and on the Island of Martinique were times of empirical investigation and creative development. I arrived armed with a study of chaos theory. This gave me a new way to look at nature: the idea that a point of view informed by scientific theory marked an unusual space for artistic images. My work records an irreversible vision of the area between mathematics, landscape and historical monuments.
In Suomenlinna, the first island on which I stayed, I perceived nature as water. As a result, I was interested in the changing states of this substance from liquid to gas to solid, which I saw as fluid aperture through which light passed, creating spaces of chromatic tension. I discovered a balance between the nature and the historical monuments, the perfect order in a spiritual beauty. The memory of the past was perfectly integrated in the present. Art was a bridge between two worlds.
In Frioul, by contrast, I lived through emotional monuments, in part because the residence in which I stayed had been a hospital to treat those with malaria. This memory of the hospital atrophying in a lazaret has definitely avoided its own island’s identity through collective themes ( including monuments celebrating the collective spatial identity). On this island, I created strongly material works, marked by a form of “substituting” these monumental influences.
During my next stay, in Bogliasco, which isn’t an island but rather a coastal town, I felt the indelible influence of strong, chaotic forces of nature – and also of spatial memory infused into monuments. Here, I developed the “Shadow” series, photographs that synthesize the relationship between my eye, the expressive medium and the subject (nature and monuments). My hypothesis was to capture potential presence. In these works, in fact, I captured shadows of figures in a space defined by their profiles, working with the idea that places cannot be seen without projecting onto them a pre-conscious understanding.
In Martinique I investigated the expressive possibilities traceable between the rituality of the monuments and the rituals of the art. Martinique was the island of the mystery and imagination. Here, I realized my first “contemporary installation”, synthesizing the relation between the art and historical monuments. I represented the past through the contemporary art. I experimented the “beauty of the chaos” and the possibility to order the “chaos”.
Greenland is the next stop on my artistic journey. I look forward to further developing the theme of the island in these new locations, inspired not only by my surroundings but also by the insights provided by my prior experiences.
Geo-Tropia: The Island you want..! by Savina Tarsitano
Domaine Fonds Saint-Jacques Martinique
Through my project “The island you want,” I am investigating the character, the differentia specifica of island space to develop an artistic theme. This hermeneutic operation touches upon both nature and history. Thanks to the “Odyssée programme”, a residency program for foreign artists set up by ACCR with the support of the French Ministry of Culture and Communication, I had the opportunity to stay in some islands around the world.
My stays on the island of Suomenlinna in Finland, on the island of Frioul in France, in the town of Bogliasco in Liguria (Italy) and on the Island of Martinique were times of empirical investigation and creative development. I arrived armed with a study of chaos theory. This gave me a new way to look at nature: the idea that a point of view informed by scientific theory marked an unusual space for artistic images. My work records an irreversible vision of the area between mathematics, landscape and historical monuments.
In Suomenlinna, the first island on which I stayed, I perceived nature as water. As a result, I was interested in the changing states of this substance from liquid to gas to solid, which I saw as fluid aperture through which light passed, creating spaces of chromatic tension. I discovered a balance between the nature and the historical monuments, the perfect order in a spiritual beauty. The memory of the past was perfectly integrated in the present. Art was a bridge between two worlds.
In Frioul, by contrast, I lived through emotional monuments, in part because the residence in which I stayed had been a hospital to treat those with malaria. This memory of the hospital atrophying in a lazaret has definitely avoided its own island’s identity through collective themes ( including monuments celebrating the collective spatial identity). On this island, I created strongly material works, marked by a form of “substituting” these monumental influences.
During my next stay, in Bogliasco, which isn’t an island but rather a coastal town, I felt the indelible influence of strong, chaotic forces of nature – and also of spatial memory infused into monuments. Here, I developed the “Shadow” series, photographs that synthesize the relationship between my eye, the expressive medium and the subject (nature and monuments). My hypothesis was to capture potential presence. In these works, in fact, I captured shadows of figures in a space defined by their profiles, working with the idea that places cannot be seen without projecting onto them a pre-conscious understanding.
In Martinique I investigated the expressive possibilities traceable between the rituality of the monuments and the rituals of the art. Martinique was the island of the mystery and imagination. Here, I realized my first “contemporary installation”, synthesizing the relation between the art and historical monuments. I represented the past through the contemporary art. I experimented the “beauty of the chaos” and the possibility to order the “chaos”.
Greenland is the next stop on my artistic journey. I look forward to further developing the theme of the island in these new locations, inspired not only by my surroundings but also by the insights provided by my prior experiences.