Luigi Bartolini (Cupramontana, Italia, 1892 – Roma, 1963) è stato un pittore, incisore e scrittore italiano, noto soprattutto per il suo lavoro nell'acquaforte. La sua carriera artistica è stata caratterizzata da una dedizione alle tecniche dell'incisione, attraverso le quali ha ottenuto un ampio riconoscimento. Bartolini ha studiato a Firenze e Roma, dove ha sviluppato uno stile che combinava elementi di realismo con una sensibilità poetica.
Bartolini è stato una figura chiave nella rinascita dell'acquaforte italiana nel XX secolo, creando opere altamente dettagliate ed espressive che raffiguravano paesaggi, scene urbane e vita quotidiana. Le sue acqueforti spesso si concentravano sulle realtà rurali e sociali dell'Italia, trasmettendo una profonda sensibilità sia per la natura che per l'esperienza umana. La sua precisione e padronanza del mezzo dell'acquaforte gli hanno fatto guadagnare il plauso della critica e le sue opere sono considerate alcuni dei migliori esempi di arte grafica italiana del suo tempo.
Oltre ai suoi contributi all'arte visiva, Bartolini è stato uno scrittore prolifico. Ha scritto diversi libri, tra cui romanzi, saggi e poesie, che spesso riflettono le sue opinioni personali sulla società, l'arte e la vita. La sua opera letteraria più famosa è Ladri di biciclette , che ha ispirato l'iconico film del 1948 diretto da Vittorio De Sica.
Nel corso della sua vita, Bartolini ha partecipato a numerose mostre in Italia e all'estero, ottenendo riconoscimenti per il suo approccio innovativo sia all'incisione che alla pittura. Le sue opere sono ospitate in molte collezioni prestigiose e rimane una figura rispettata nella storia dell'arte italiana per la sua duplice eredità di artista visivo e scrittore.