Bos
L'arte interpreta e cammina sempre, ogni giorno.
Sono del 1943 - nato a Bassano del Grappa (VI) Arrivo a Milano a 18 anni con la convinzione tra studio e lavoro che sarà il luogo del mio futuro. Entro nel settore pubblicitario come grafico che diventerà per oltre 40 anni la mia vera professione ottenendo buoni risultati. Uno su tutti la creazione della "mascotte Italia 90" - nella pittura mai trascurata, ho sempre cercato una mia identità - una ragione per dire e fare ciò che penso. (La frase che dice: occorrono 20 anni per diventare pittore e 50 anni per essere un'artista) è sempre presente. Tra le varie esperienze ecco l'ultima - AssorbArt - questa tecnica in pittura, mi ha preso l'anima, mi ha assorbito tutte le energie spingendomi verso un camminino straordinario, senza fine. E' da 2013 che realizzo opere con questa tecnica e l'adrenalina è sempre al settimo cielo. Penso alla gestualità nelle opere di Lucio Fontana,- sicura,- affermativa. Ecco; anche la mia diventa così.
Scopri opere d'arte contemporanea di Bos, naviga tra le opere recenti e acquista online. Categorie: artisti italiani contemporanei. Domini artistici: Pittura, Collages. Tipo di account: Artista , iscritto dal 2006 (Paese di origine Italia). Acquista gli ultimi lavori di Bos su ArtMajeur: Scopri le opere dell'artista contemporaneo Bos. Sfoglia le sue opere d'arte, compra le opere originali o le stampe di alta qualità.
Valutazione dell'artista, Biografia, Studio dell'artista:
Tra i segni Arcaici cerco... • 8 opere
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Lucio Boscardin ricerca costantemente tra i segni Arcaici un suo linguaggio un suo modo di rappresentare. [...]
Lucio Boscardin ricerca costantemente tra i segni Arcaici un suo linguaggio un suo modo di rappresentare. Rigore, gestualità, casualità sono gli ingredienti della sua pittura, dosati da un cromatismo essenziale, dinamico, pungente. Quadri realizzati su tela, alcuni su fondo legno.
Arte - pittura • 20 opere
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Presento alcuni miei lavori di pittura con lo scopo di abbinarla ai segni della pietra e rendere un [...]
Presento alcuni miei lavori di pittura con lo scopo di abbinarla ai segni della pietra e rendere un tutt'uno tutta l'opera.
2014 - Dopo alcuni anni di ricerche, eccomi con le ultime novità. AssorbArt è l'ultima creazione (linea di pittura) che mi permette di consolidare finalmente, tutte le esperienze in tanti anni di continue ricerche. AssorbArt, come dice la parola, è un linguaggio artistico
che permette di assorbire su qualunque materiale i colori desiderati. Presento alcune opere per constatare questa mia novità.
2014 - Dopo alcuni anni di ricerche, eccomi con le ultime novità. AssorbArt è l'ultima creazione (linea di pittura) che mi permette di consolidare finalmente, tutte le esperienze in tanti anni di continue ricerche. AssorbArt, come dice la parola, è un linguaggio artistico
che permette di assorbire su qualunque materiale i colori desiderati. Presento alcune opere per constatare questa mia novità.
Riconoscimento
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Biografia
Sono del 1943 - nato a Bassano del Grappa (VI) Arrivo a Milano a 18 anni con la convinzione tra studio e lavoro che sarà il luogo del mio futuro. Entro nel settore pubblicitario come grafico che diventerà per oltre 40 anni la mia vera professione ottenendo buoni risultati. Uno su tutti la creazione della "mascotte Italia 90" - nella pittura mai trascurata, ho sempre cercato una mia identità - una ragione per dire e fare ciò che penso. (La frase che dice: occorrono 20 anni per diventare pittore e 50 anni per essere un'artista) è sempre presente. Tra le varie esperienze ecco l'ultima - AssorbArt - questa tecnica in pittura, mi ha preso l'anima, mi ha assorbito tutte le energie spingendomi verso un camminino straordinario, senza fine. E' da 2013 che realizzo opere con questa tecnica e l'adrenalina è sempre al settimo cielo. Penso alla gestualità nelle opere di Lucio Fontana,- sicura,- affermativa. Ecco; anche la mia diventa così.
-
Nazionalità:
ITALIA
- Data di nascita : 1943
- Domini artistici:
- Gruppi: Artisti Italiani Contemporanei

Eventi d'arte in corso e a breve
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Influenze
Formazione
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Realizzazioni
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Attività su ArtMajeur
Ultima data di modifica: 20 nov 2024
(Iscritto dal 2006)
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Opere di Bos aggiunte alle raccolte preferite: 3
Ultime notizie
Tutte le ultime notizie dall'artista contemporaneo Bos
Aggiunto il 27 ago 2019
Opere in vendita - volendo anche copie stampate ad alta risoluzione.
Tra breve metterò a disposizione - vendita - di alcune mie opere su questo sito Armajeur.
Aggiunto il 7 lug 2014
Comunicare sempre
Con AssorbArt desidero comunicare, comunicare sempre. Questa tecnica mi ha preso l'anima, mi assorbe
con grande morbosità tutte le energie spingendomi verso un camminino straordinario, senza fine.

Aggiunto il 28 set 2006
Mi presento
Lucio Boscardin nato a Bassano del Grappa il 20 / 02 /1943. Trascorro in famiglia i primi 16 anni a "Enego" ma é Milano il mio grande sogno. Arrivo nel 1961 con grande entusiasmo e tanta voglia di fare. Scuole serali, corsi professionali mi permetteranno di entrare nel mondo della pubblicità. L’arte, vista come un miraggio sin da bambino é nei miei pensieri combattuta tra continue ricerche, attraverso i capolavori dei grandi maestri e le avanguardie storiche. Un punto d’arrivo sarà: codificare ed esaltare la "PIETRA" attraverso il lato segnico, cromatico ed espressivo sia in pittura e in scultura. Dal 2000 in avanti, porto avanti la pittura con inserito musica e commento. Nell’ampio lavoro di grafico pubblicitario, i maggiori successi sono stati: la creazione della Mascotte Italia 90 “ciao” per i mondiali di calcio, il progetto per la diffusione del calcio Italiano nel mondo “Italian Football League” per la Lega Italiana Calcio, il marchio per la federazione nazionale disabili "FISD", il Gioiello dell’amore “L’ora del primo incontro”, il marchio per la Comunità ”Asiago 7 Comuni”, la mascotte di Enego “NeNé” e tanti altri nei settori dell’editoria, industria e commercio. Numerosi saranno i premi e i riconoscimenti conseguiti in concorsi di grafica, fotografia e pittura.
Mostre personali di pittura:
Carugate (Mi) - Galleria Filmer 1975 -
Lesmo (Mi) - Galleria Civica 1976 -
Concorezzo (Mi) - Arte Blu 1976 -
Muggiò (Mi) - Centro Culturale 1977 -
Como - Galleria Ego/id 1980 -
Padova - Caffé Pedrocchi 1982 -
Casatenovo (Lc) - Studio Boscardin 1984 -
Carate Brianza (Mi) - Area International 1988 -
Milano - Esposizione Trau 1990 -
Torino - Esposizione Trau 1990 -
Roma - Esposizione Trau 1990 -
Villasanta (Mi) - Villa Camperio 1993 -
Asiago (Vi) - Comunità Montana 1994 -
Missaglia (Lc) - Caffé Boulevard 1994 -
Mosca (URSS) - Palazzo delle esposizioni 1995 -
Concorezzo (Mi) - Villa Zoia 2004 -
Usmate Velate (Lc) - Villa Scaccabarozzi 2005.
E…molte altre
Simposi di Scultura:
Casatenovo (Lc) - Espressioni sulla “Mulera” 1999
Viganò (Lc) - Espressioni sulla pietra di Oggiono
Triuggio (Mi) - Espressioni su marmo di Carrara
Arcore (Mi) - Scultura - l'uomo porta e rispetta la sua croce

Aggiunto il 28 set 2006
Presentazione critica
Non conosco altri artisti che facciano, della ricerca pura nel campo delle arti visive, in particolare della pittura, l’essenza stessa del proprio lavoro, e in modo così ossessivo, oltre che con risultati costantemente di grande rilievo e di grande efficacia emozionale, quanto Lucio Boscardin, che si presenta qui con una retrospettiva delle opere più importanti e significative, e allo stesso tempo anche più emblematiche, delle sue ultime fasi creative e che già alcuni anni fa scriveva eloquentemente di sé e delle proprie aspirazioni: “Quando da ragazzo, ammiravo stupito le opere dei grandi maestri dell’arte, non mi sembrava possibile che qualcuno avesse potuto raggiungere simili livelli di perfezione e di bellezza. Fu allora che cominciai a chiedermi quale fosse il linguaggio dell’arte, quale percorso si dovesse intraprendere per avvicinare – sarebbe troppo presuntuoso dire raggiungere – simili espressioni artistiche”.
E il suo percorso artistico, dopo gli esordi figurativi, il cromatismo astratto del 1975, il periodo delle bandiere e degli scudetti del calcio italiano e internazionale (all’epoca dei mondiali svoltisi in Italia nel ’90), è proseguito in maniera quanto mai personale fino a sfociare in una sorta di analisi, di esplorazione, o meglio ancora di originale rivisitazione dei simbolismi, antichi e contemporanei, legati alle varie forme di grafia e ai molteplici alfabeti della storia, sempre ricreati con le peculiari modalità e gli specifici linguaggi propri dell’espressione artistica. Uno studio dei “segni arcaici e dei segni attuali”, come afferma lo stesso artista, tradotti in chiave cromatica moderna, con quei colori cioè che in sé la comunicazione non ha, in vista dell’arte digitale come naturale approdo della sua ricerca.
Strettamente collegati a questo, la suggestiva idea dei “libri aperti cromatici” e dei “libri non letti”, volumi aperti su due pagine casuali con tutte le altre incollate fra di loro, e lo studio delle venature e delle stratificazioni, ricreate poi sulla tela o sulla tavola, delle pietre, anch’esse singolari fonti di pregnanti simbolismi storici, seppure, in questo caso, di storia naturale relativa alle vicende geologiche di nostra Madre Terra. Ricordiamo, fra le opere di questa particolare ispirazione relative agli ultimi anni, a solo titolo esemplificativo, Ricerche, Preistoria e moderno, Uniforme, Nella roccia, Segni primordiali, Dai segni primordiali alla figura.
Per quanto riguarda tecniche e materiali, Boscardin predilige la tecnica mista, con l’uso, oltre che dei classici olio, acrilico,
Non conosco altri artisti che facciano, della ricerca pura nel campo delle arti visive, in particolare della pittura, l’essenza stessa del proprio lavoro, e in modo così ossessivo, oltre che con risultati costantemente di grande rilievo e di grande efficacia emozionale, quanto Lucio Boscardin, che si presenta qui con una retrospettiva delle opere più importanti e significative, e allo stesso tempo anche più emblematiche, delle sue ultime fasi creative e che già alcuni anni fa scriveva eloquentemente di sé e delle proprie aspirazioni: “Quando da ragazzo, ammiravo stupito le opere dei grandi maestri dell’arte, non mi sembrava possibile che qualcuno avesse potuto raggiungere simili livelli di perfezione e di bellezza. Fu allora che cominciai a chiedermi quale fosse il linguaggio dell’arte, quale percorso si dovesse intraprendere per avvicinare – sarebbe troppo presuntuoso dire raggiungere – simili espressioni artistiche”.
E il suo percorso artistico, dopo gli esordi figurativi, il cromatismo astratto del 1975, il periodo delle bandiere e degli scudetti del calcio italiano e internazionale (all’epoca dei mondiali svoltisi in Italia nel ’90), è proseguito in maniera quanto mai personale fino a sfociare in una sorta di analisi, di esplorazione, o meglio ancora di originale rivisitazione dei simbolismi, antichi e contemporanei, legati alle varie forme di grafia e ai molteplici alfabeti della storia, sempre ricreati con le peculiari modalità e gli specifici linguaggi propri dell’espressione artistica. Uno studio dei “segni arcaici e dei segni attuali”, come afferma lo stesso artista, tradotti in chiave cromatica moderna, con quei colori cioè che in sé la comunicazione non ha, in vista dell’arte digitale come naturale approdo della sua ricerca.
Strettamente collegati a questo, la suggestiva idea dei “libri aperti cromatici” e dei “libri non letti”, volumi aperti su due pagine casuali con tutte le altre incollate fra di loro, e lo studio delle venature e delle stratificazioni, ricreate poi sulla tela o sulla tavola, delle pietre, anch’esse singolari fonti di pregnanti simbolismi storici, seppure, in questo caso, di storia naturale relativa alle vicende geologiche di nostra Madre Terra. Ricordiamo, fra le opere di questa particolare ispirazione relative agli ultimi anni, a solo titolo esemplificativo, Ricerche, Preistoria e moderno, Uniforme, Nella roccia, Segni primordiali, Dai segni primordiali alla figura.
Per quanto riguarda tecniche e materiali, Boscardin predilige la tecnica mista, con l’uso, oltre che dei classici olio, acrilico, acquerello, anche di smalti, gesso, cemento, sabbia, ferro, nitro, collanti, il tutto, volta a volta, su tela, su formelle a strati, su pannelli, su cartone, tavole di legno o altri tra i più svariati supporti. Per l’artista, infatti, l’importante è lasciare il segno nel fruitore della sua opera, in modo che egli possa “sfogliare” le emozioni stratificate dal pittore nell’opera stessa.
Altra fase di capitale importanza nel cammino artistico di Lucio Boscardin è quella che lui stesso ha ribattezzato “Mitoarte”, fase caratterizzata dalla realizzazione di insolite composizioni molto materiche a tecnica mista e per lo più in rilievo e ad avvallamenti, quasi dei bassorilievi pittorici, che ambiscono a creare o ricreare, nelle precise intenzioni dell’inventore, un’atmosfera di grande intensità artistica con l’ideale apporto di varie modalità espressive, dalla pittura alla scultura, dalla poesia e, più in generale, dalla letteratura alla grafica, dalla musica al cinema.
Tanto è vero che l’artista ha allegato a ciascuna di queste opere, molte delle quali dedicate ai grandi maestri del recente e anche del più lontano passato, da Giotto a Michelangelo, da Kandinsky a Mondrian, da Sironi a Santomaso, da Fontana a Morlotti, da Afro a Burri, da Nicholson a Klee, da Cézanne a Picasso a Brancusi, delle schede o cartelle illustrative dell’opera e a commento dello spirito che ne ha sotteso la realizzazione, schede redatte dall’autore stesso e comodamente inseribili ed estraibili dal retro del dipinto, con la possibilità, sperimentata in alcuni prototipi, dell’ascolto di una musica in sottofondo ed eventualmente anche di immagini video. Da segnalare, tra le innumerevoli opere di questa fase, Sulla gobba di una pietra, dedicata a Wassily Kandinsky, Frammenti di muro rivisitato, dedicata a Ben Nicholson, Dialogo tra frammenti, dedicata ad Afro Basaldella, Visioni e interpretazioni, dedicata a Giuseppe Santomaso.
Un indomito sperimentatore, Lucio Boscardin, all’avanguardia nella ricerca artistica e capace di far vibrare le corde del sentimento più profondo. E con un avvenire artistico dalle mille potenzialità.
Silvano Valentini
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