Aggiunto il 3 apr 2005
Giovan Battista Rotella, pittore e grafico è nato a Gimigliano nel 1947. Ha un rapporto quasi trentennale con la produzione artistica, avendo presentato al pubblico le sue opere, per la prima volta, agli inizi degli anni settanta. A venezia entra in contato con Virgilio Guidi, che, in seguito, gli esprime il desiderio di vedere a Venezia una sua mostra alla galleria Il Traghetto. Sarà lo stesso Guidi a presentarlo in cataloigo.
Contemporaneamente rafforza i contatti con un altro maestro, Ernesto Treccani: nel 1979 realizzza un manifesto che Treccani definirà 'umano e gentile'. Nello stesso anno viene allestita a Roma una personale nella sede di Prospettive nel mondo ( la rivista di Carlo Bo) presentata in catalogo da Domenico Guzzi e inaugurata da Amintore Fanfani; conosce Ugo Attardi e Gastone Breddo e stringe con loro una solida amicizia.
Un'antologica tenuta nel Palazzo del comune di Soverato conclude un ciclo interamente dedicato ad un mondo femminile fatto di 'schiave, fate e amanti lussuriose, fanciulle perdute sensa sapere ancora in che cosa consista fino in fondo irrimediabilmente la perdizione'(Marcello Venturoli).
A metà degli anni '90 dà inizio a un ciclo di opere 'immagini d'autore' e poi 'itinerario di una esistenza'. Una ricca e vasta serie di immagini frutto di ispirazioni e testimonianze ciascuna delle quali si nutre di poesia, malinconia, eleganza segnica e coloristica. Comincia un'attività di grande intensità che lo porta a partecipare a importanti manifestazioni artistiche italiane.
Nel '97 riceve da Vittorio Sgarbi il 'Premio alla carriera' con la motivazione 'per le favole naturalistiche che, dalla forma all'orma, si fanno memoria o lontananza nel desiderio'.
Sono numerose le personali e le partecipazioni a diverse fiere d'arte. La Rai e le televisioni private realizzano ampi servizi sulla sua pittura, così come parecchi cataloghi d'arte, giornali e riviste specializzate parlano della sua opera.