Gianni Fornaresio è nato a Torino da autodidatta. Nel 1975 si trasferisce a Venezia per studiare e partecipa a un gruppo di giovani artisti chiamato "Artisti Associati". Inizia a svolgere il lavoro di aiuto corniciaio e, dopo poco tempo, inizia a gestire le vendite esterne. Nel 1977 si trasferisce nuovamente a Torino, continuando la collaborazione con gli "Artisti Associati", occupandosi della distribuzione di quelle opere "commerciali" ai negozi di mobili e ai corniciai di tutto il Nord Italia. Nei primi anni '80 Gianni Fornaresio entra in contatto con uno "studioso" e stimatore di stampe antiche, che lo introduce in questo affascinante mondo. Viaggia in Francia e in Inghilterra, partecipa a diverse fiere per acquisire nuovo materiale e ne ricava una notevole esperienza e competenza, sia iconografica che tecnica. Nel frattempo continua a occuparsi di arte contemporanea. Diventa agente di molti editori di opere grafiche, tra i più importanti lo Studio Marconi di Milano. Negli stessi anni si realizza il suo sogno di aprire una galleria d'arte, nel centro della città, dove si occupa di grafica moderna e stampe antiche. Nel 1984 viene inaugurato il Museo di Rivoli con una mostra in cui espone, tra gli altri, Emilio Vedova, per il quale Fornaresio realizza un'edizione. Vedova, solitamente restio a commercializzare le sue opere, accettò. La strada per contattare altri artisti era aperta, così produsse alcuni dei più importanti protagonisti italiani di quel periodo, maestri come Munari, Veronesi, Boetti, Guccione, Mondino, Carena, Ruggeri e altri artisti più giovani: Barovero, Fissore, Haka. Produsse anche artisti internazionali: il tedesco Otto Hofmann, l'americano Roger Selden, il giapponese Aoi Huber, il francese Jean Gaudaire Thor e il già citato Janusz Haka (polacco). Oltre allo spazio espositivo, Fornaresio avviò un laboratorio serigrafico dove venivano prodotti gli orologi progettati da Nespolo, Del Pezzo e Veronesi. Avendo a disposizione un laboratorio serigrafico, Fornaresio ha prodotto egli stesso alcuni orologi da parete e la serie "Icone". Nel 2014 Gianni Fornaresio ha esposto la sua serie di opere serigrafiche "Icone" insieme a molte altre sue opere, realizzate a partire dagli anni '80. Da qui in poi seguono lavori calcografici con la tecnica del carborundum e interventi manuali eseguiti nel suo laboratorio. Tra questi, la "Gioconda" è stata scelta per illustrare la copertina del numero dell'estate 2015 di Torino Magazine, ricevendo un grande apprezzamento. Nel 2020 fonda l'Archivio Fornaresio. Nell'ottobre del 2021 ospita nella sua galleria Micro-Macro una mostra con 70 artisti iraniani. Nel novembre 2021 espone alla Galleria Vista di Teheran. Nel maggio 2022 la mostra personale "Animals" alla Galleria Fornaresio.Nel luglio 2022 espone la sua "Animals" alla Galleria Caruso di Milazzo.