Aggiunto il 20 set 2006
Arte & Sud - obiettivo contemporaneo
Piazza Castello (95021)
venerdì
29
settembre
2006
giovedì
19
ottobre
2006
L’immagine del Sud, ormai quasi irrimediabilmente considerato una periferia dell’arte, rischia
forse di rimanere legata all’immenso patrimonio storico e storico artistico dell’antichità,
al folklore, alle memorie del passato. Ma nel nostro presente, a contrastare positivamente questa
immagine, vi sono le energie, le ricerche sperimentali di giovani ed entusiasti artisti che guardano
al futuro con curiosità e l’ostinazione di studiosi ed operatori esperti che lottano a favore di una
più evidente apertura intellettuale. Con il generoso sostegno del comune di Acicastello e su idea
di Rosa Anna Musumeci, “Arte & Sud obiettivo contemporaneo” nasce allora dal desiderio di offrire
una ricognizione propositiva e vitale della ricerca visiva legata alle nuove generazioni, e pare
assumere quasi, in questo contesto, i connotati della “rivolta”, perché confrontarsi con il sud vuol
dire, anche, affrontare le sue molteplici contraddizioni.
Circa cento opere e cinquanta giovani artisti di provenienza nazionale (legati all’associazione
nazionale GAI e alla Fondazione Bartoli-Felter di Cagliari), sono stati selezionati da Antonio Arèvalo
per dar vita ad una rassegna che trova il suo baricentro nella “memoria del futuro” e che non vuole
proporre un tema, ma la dimensione stessa della ricerca creativa.
Performance, video, pitture, installazioni, opere in situ e site specific, sculture, sperimentazioni sonore,
saranno protagonisti di una manifestazione che, pur prendendo le distanze da ogni ottica o concezione
localista, vuole fare del sud un nuovo centro per l’arte contemporanea. La molteplicità di mezzi e
linguaggi espressivi restituisce esiti formali assai eterogenei; ma a fare la differenza sono soprattutto
la psicologia, la cultura, la sensibilità del singolo artista. “L'esperienza, l'appartenenza, i luoghi in cui
si vive, sono parte di un bagaglio che ognuno di noi si porta con sé, ovunque vada e ovunque si fermi” (A. Arèvalo).