Eden | 8 (2021) Arte digitale da Eric Scibor-Rylski

Ultime vestigia di un "secolo d'oro", un giardino pleistocenico... Il regno animale per eccellenza, perfetta simbiosi del mondo vegetale e animale, con una presenza diafana dell'uomo, non ancora uomo, il suo spirito fluttuava sul proprio animale condizione e lui, tra tutte le persone, era un osservatore con un sogno nascosto. Potevo solo vedere e sopravvivere nella grazia, ma era anche come il grano sotto i denti dei suoi fratelli animali. La steppa pietrosa, la landa assetata dove, grazie alla presenza dell'acqua sotterranea, è fiorito questo miracolo di umidità e di verde in mezzo a un orizzonte spoglio, rasato dal coltello del vento (André Chouraqui) A Dilmun, il corvo non gridare […] Il leone non uccide. Il lupo non afferra l'agnello. [...] Chi ha gli occhi cattivi non dice: "Ho gli occhi cattivi" [...] La vecchia non dice: "Sono una vecchia"; il vecchio non dice: "Io sono un vecchio. Il cantante non lascia rimpianti, gira per la città, non canta nenie. (Tavoletta sumera) Nell'Eden dobbiamo fissare gli occhi e riconoscere le forme, non ci sono nomi, non ci sono parole, solo il suono di ali che sbattono , vento e pioggia Tuono per ricordare il presente che sta per risvegliare Tuono con l'odore, con il gusto e immagini a metà.

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