Cristina Carusi
LE MOSTRE
CRISTINA CARUSI
Nata a Torano (Carrara), a due anni si trasferisce con la famiglia nel Vermont U.S.A. Rientra in Italia e si diploma al Liceo Artistico di Carrara.
Grazie all'attività del padre, noto scultore, fin da giovanissima matura la propria vocazione, collaborando nello studio pubblicitario dello zio, interessandosi di vetrinistica scultura in
tecnica mista e grafica pubblicitaria.
Nel 1992 apre con il padre Lucio e il fratello Roberto un laboratorio di scultura, partecipa e collabora a commissioni importanti quali riproduzioni per artisti internazionali come
Santiago Calatrava ed Inizia a partecipare a mostre e concorsi con ottimi risultati.
Nello stesso anno, con il padre Lucio e il fratello Roberto, Partecipa ad una importante mostra internazionale, “L’età della pietra e le ragioni della materia” con l'esecuzione di un bassorilievo di metri 6 x 3, nel settore "workshop" nella Internazionale Marmi e Macchine di Carrara.
2010 :
Estemporanea di scultura, Fuori Fiera di Verona 30 – 2 | 9|2010 (VR)
1° Simposio Internazionale di scultura su marmo Botticino Orzinuovi (BS)
17-29 August 2010
2009 :
Personale in occasione della riunione di studio dell’ Accademia Aruntica di Carrara, Teatro Animosi Carrara con Presentazione di Cristina Andrei e pubblicazione negli Atti e Memorie della Accademia Aruntica di Carrara anno 2010. welcome.html
2008 :
Art&fortE, mostra : posSESSO, Corpo Ossessioni, Spazio Eventi Mondadori San Marco Venezia e Premio Freud di Lavarone/Trento. index.php?option=com_events&task=view_detail&agid=9&year=2008&month=5&day=17&Itemid=43 announcement-archive/article/ACTION/658/
11° Simposio internazionale di scultura su pietre del Friuli Reana Del Rojale (UD).
Comune Di Paratico Simposio di scultura su pietra 9° edizione scolpire in piazza 2008 (BS).
The Emerging Session, , sala Radetzky, Peschiera del Garda (VR)
Workshop di scultura e Mostra alla Edsvik konsthall, Stoccolma, Svezia. ENGLISH/home.html
2007 :
Primo premio “1,2,tlè…Evolution” Bardolino (VR). italiano/dettaglioevento.asp?ID=19&L=I
7° premio nazionale di pittura e scultura città di Novara.
mostra annuale di pittura e scultura al femminile “insieme è di più…” Palazzo ducale di massa.
2° edizione della rassegna di arti visive “Corpo Segno Superficie” Castello Estense Ferrara.
2006 :
Personale all'associazione culturale Satura “Sei Artisti a Satura” (Ge).
Simposio di scultura "portici e percorsi" Sitran (Bl).
Noneart in collaborazione con le cantine Guerrieri Rizzardi "Mostra di arte contemporranea e romanticismo del cavatappi" sede espositiva Barchessa Rambaldi, Bardolino (Vr).
Seconda personale c/o Satura Arte (GE).
Biennale d’Arte Contemporanea GENOVA ARTE07 (GE).
Collettiva Eroticart (TV-BO-TO).
Collettiva Intuizione Globale 2007 (GE).
mostra annuale di pittura e scultura al femminile “insieme è di più…” Palazzo ducale di massa.
2005 :
mostra di scultura in ...
Scopri opere d'arte contemporanea di Cristina Carusi, naviga tra le opere recenti e acquista online. Categorie: artisti italiani contemporanei. Domini artistici: Scultura. Tipo di account: Artista , iscritto dal 2007 (Paese di origine Italia). Acquista gli ultimi lavori di Cristina Carusi su ArtMajeur: Scopri le opere dell'artista contemporaneo Cristina Carusi. Sfoglia le sue opere d'arte, compra le opere originali o le stampe di alta qualità.
Valutazione dell'artista, Biografia, Studio dell'artista:
Carusi Cristina Sculture • 34 opere
Guarda tuttoTecnica esecutiva dell'opera • 21 opere
Guarda tuttoRiconoscimento
Le opere dell'artista sono state notate dalla redazione
Biografia
LE MOSTRE
CRISTINA CARUSI
Nata a Torano (Carrara), a due anni si trasferisce con la famiglia nel Vermont U.S.A. Rientra in Italia e si diploma al Liceo Artistico di Carrara.
Grazie all'attività del padre, noto scultore, fin da giovanissima matura la propria vocazione, collaborando nello studio pubblicitario dello zio, interessandosi di vetrinistica scultura in
tecnica mista e grafica pubblicitaria.
Nel 1992 apre con il padre Lucio e il fratello Roberto un laboratorio di scultura, partecipa e collabora a commissioni importanti quali riproduzioni per artisti internazionali come
Santiago Calatrava ed Inizia a partecipare a mostre e concorsi con ottimi risultati.
Nello stesso anno, con il padre Lucio e il fratello Roberto, Partecipa ad una importante mostra internazionale, “L’età della pietra e le ragioni della materia” con l'esecuzione di un bassorilievo di metri 6 x 3, nel settore "workshop" nella Internazionale Marmi e Macchine di Carrara.
2010 :
Estemporanea di scultura, Fuori Fiera di Verona 30 – 2 | 9|2010 (VR)
1° Simposio Internazionale di scultura su marmo Botticino Orzinuovi (BS)
17-29 August 2010
2009 :
Personale in occasione della riunione di studio dell’ Accademia Aruntica di Carrara, Teatro Animosi Carrara con Presentazione di Cristina Andrei e pubblicazione negli Atti e Memorie della Accademia Aruntica di Carrara anno 2010. welcome.html
2008 :
Art&fortE, mostra : posSESSO, Corpo Ossessioni, Spazio Eventi Mondadori San Marco Venezia e Premio Freud di Lavarone/Trento. index.php?option=com_events&task=view_detail&agid=9&year=2008&month=5&day=17&Itemid=43 announcement-archive/article/ACTION/658/
11° Simposio internazionale di scultura su pietre del Friuli Reana Del Rojale (UD).
Comune Di Paratico Simposio di scultura su pietra 9° edizione scolpire in piazza 2008 (BS).
The Emerging Session, , sala Radetzky, Peschiera del Garda (VR)
Workshop di scultura e Mostra alla Edsvik konsthall, Stoccolma, Svezia. ENGLISH/home.html
2007 :
Primo premio “1,2,tlè…Evolution” Bardolino (VR). italiano/dettaglioevento.asp?ID=19&L=I
7° premio nazionale di pittura e scultura città di Novara.
mostra annuale di pittura e scultura al femminile “insieme è di più…” Palazzo ducale di massa.
2° edizione della rassegna di arti visive “Corpo Segno Superficie” Castello Estense Ferrara.
2006 :
Personale all'associazione culturale Satura “Sei Artisti a Satura” (Ge).
Simposio di scultura "portici e percorsi" Sitran (Bl).
Noneart in collaborazione con le cantine Guerrieri Rizzardi "Mostra di arte contemporranea e romanticismo del cavatappi" sede espositiva Barchessa Rambaldi, Bardolino (Vr).
Seconda personale c/o Satura Arte (GE).
Biennale d’Arte Contemporanea GENOVA ARTE07 (GE).
Collettiva Eroticart (TV-BO-TO).
Collettiva Intuizione Globale 2007 (GE).
mostra annuale di pittura e scultura al femminile “insieme è di più…” Palazzo ducale di massa.
2005 :
mostra di scultura in ...
-
Nazionalità:
ITALIA
- Data di nascita : 1964
- Domini artistici:
- Gruppi: Artisti Italiani Contemporanei
Eventi d'arte in corso e a breve
Influenze
Formazione
Valore dell'artista certificato
Realizzazioni
Attività su ArtMajeur
Ultime notizie
Tutte le ultime notizie dall'artista contemporaneo Cristina Carusi
EROTICART
Officine Artistiche (TV) - De Forma (BO) - Ass. Artigianato nell'Arte (TO)
Collettiva itinerante di arte erotica.
Comunicato stampa
PORTICI & PERCORSI - Sitran, Puos d'Alpago BELLUNO
Simposio di scultura dal 20/05 al 27/05
Portici&Percorsi 2007
Sitran d’Alpago
Dopo aver accolto 13 edizioni di Portici Inattuali, nel 2004 Sitran ritorna a presentarsi sulla scena artistica grazie ad una nuova manifestazione chiamata Portici & Percorsi – sitranellarte.
Si instaura così un nuovo dialogo tra i luoghi su cui si adagia questa frazione di Puos d'Alpago e gli artisti che, unendosi in coppie per l'occasione, realizzano delle opere collocate stabilmente fino a costituire, nel prosequio delle edizioni di Portici & Percorsi, un percorso articolato nel paese e nel territorio che lo circonda.
Forme e linguaggi andranno ad integrarsi al paesaggio ed alle architetture e sarà possibile ammirarle cogliendo in loro i riflessi del susseguirsi delle stagioni, riscoprendole ogni volta.
Firenze 2007 - Biennale Internazionale dell'arte Contemporanea
Fortezza da Basso
La sesta edizione della Biennale di Firenze si svolgerà dal 1 al 9 dicembre 2007 nei locali espositivi della storica Fortezza da Basso. Gli Artisti della Biennale, provenienti da tutto il mondo, diversi per tradizioni etniche, linguistiche e religiose, trovano attraverso l'arte il linguaggio comune per trasmettere i loro valori culturali. Per queste ragioni la Biennale è stata riconosciuta dalle Nazioni Unite, fin dal 2001, come partner ufficiale nel loro programma "Dialogo fra le Civiltà". In questi tempi difficili per l'umanità intera, l'arte esprime una speranza:
" ...apre nuove porte per imparare e capire, per raggiungere la pace fra Popolazioni e Nazioni (Kofi Annan)"
L'edizione 2005 della Biennale si è chiusa con un'ampia partecipazione di pubblico e la felice presenza di 768 artisti da tutto il mondo. Christo e Jeanne-Claude e Richard Anuszkiewicz hanno ricevuto il massimo riconoscimento della Biennale, il premio Lorenzo il Magnifico alla carriera. Sono stati i protagonisti di giornate indimenticabili, con conferenze e dibattiti che hanno attratto un numero impressionante di appassionati d'arte, di artisti e visitatori venuti da ogni parte del mondo.
Arte contemporanea e romanticismo del cavatappi
Associazione Noneart c/o Barchessa Rambaldi - Via S.Martino
NONEART, in collaborazione con le cantine GUERRIERI RIZZARDI, presenta una mostra di cavatappi antichi e recenti provenienti da alcune tra le migliori cantine d’Italia assieme alle interpretazioni di artisti esponenti della giovane arte Italiana.
La location dell’evento è la sede espositiva di Noneart: la Barchessa Rambaldi (XV secolo). Situata sulle sponde del meraviglioso Lago di Garda in Bardolino dove, in concomitanza a questo evento, si terrà il “ PALIO DEL CHIARETTO” : Stand enogastronomici del Chiaretto di Bardolino, concorsi di vini, mostra e degustazione guidata dei chiaretti d’Italia, concerti e fuochi d’artificio.
Noneart proporrà in questa mostra interessanti e rari cavatappi, fianco a fianco con un’esposizione d’arte contemporanea, illustrando il contributo del cavatappi nella storia e nella cultura del vino, il tutto accompagnato dalle performance di mimi ed altri artisti di strada.
La filosofia di Noneart è di portare l’arte più vicina alle persone e di proporre concetti attraverso mostre d’interpretazione artistica contemporanea.
“Cavare tappi” non significa semplicemente “sbottigliare”, non è soltanto il gesto necessario per “aprire una bottiglia”. Basta avere un po’ di dimestichezza con il vino, basta saper apprezzare i piaceri della tavola e della vita, per capire che parliamo di qualcosa molto simile ad un rito; un’azione esatta e meticolosa; un’arte. Si “cavano i tappi” per liberare la gioia di vivere.
“Il CAVATAPPI Arte contemporanea e romanticismo del cavatappi”, è patrocinata dal Comune di Bardolino e aprirà venerdì 08 Giugno 2007 dalle ore 18:00.
• Location: Barchessa Rambaldi - Bardolino (VR)
• Periodo: Dal 08/06/07 al 17/06/07
• Vernissage: Venerdi 08 Giugno 2007 dalle ore 18:00
• Orari d’apertura: tutti i giorni 11:00-13:00 15:00-20:00
• Ingresso libero
• Per informazioni:
- Flavio: 328 8941792 - 339 5054525 Daniele: 340 5215796
Comunicato stampa
Associazione Culturale Satura - Sala Pozzo
piazza stella, 5/1
Con il Patrocinio di Provincia e Comune di Genova, s’inaugura, nella sede dell’Associazione Culturale Satura (Piazza Stella 5/1), sabato 5 maggio 2007 alle ore 17:00, la mostra personale di Cristina Carusi. A cura di Rosa Maria Galleni Pellegrini.
Biennale d'Arte Moderna - Castello Estense
Castello Estense
“Corpo/Segno/Superficie”: è questo il titolo della rassegna di arti visive in programma dal 1° al 9 aprile 2007 nella suggestiva cornice delle Sale degli Imbarcaderi del Castello Estense di Ferrara. Organizzata dall’Associazione Culturale Ferrara Pro Art in collaborazione con la Galleria d’Arte Contemporanea Sekanina e patrocinata dalla Provincia e dal Comune di Ferrara, la mostra “Corpo/Segno/Superficie” rimanda, già nel nome, a tre concetti e tre realtà concretizzanti l’espressione artistica a tutto tondo, di ogni epoca e tempo. Oggi come in passato le arti visive si oggettivizzano attraverso la fusione dello spazio col tempo psichico, cancellando la distinzione tra finito e infinito, tra mondo esterno e mondo interno, attraverso la formazione della materia, tanto bramata dagli alchimisti. Questa rassegna, dando un dignitoso spazio anche alla tridimensionalità dell’espressione artistica, vuole esplorare la “profondità o dimensione del nascosto”, aprendo un valico trasversale sul contemporaneo, liberato dalla costrizione rappresentativa e affidandosi al sentire piuttosto che al vedere, secondo gli insegnamenti di Paul Klee. Il tutto aggiornato anche alle nuove manifestazioni espressive arrivate con l’ingresso delle tecnologie nell’arte. Un viaggio di riflessione e di conoscenza, vissuto attraverso la partecipazione attiva della mano artistica, del corpo, dei suoi segni, nella loro più effettiva e coinvolgente realtà/spazio o superficie che dir si voglia.
Collettiva d'Arte Moderna "ARS HABITAT"
via San Luca 14/4 - Centro Storico
Tensioni Marmoree a cura di Francesca Mariotti
La ricerca teorica e pratica di Cristina, dopo l’esperienza giovanile nel laboratorio di famiglia, prosegue, arricchita dalle esperienze e dalle tradizioni che contano per un’artista, attraverso la continua sperimentazione sia materica che tematica. La sua padronanza nell’usare gli arnesi dello scultore come scalpelli, trapani, lime e abrasivi naturali (pomice, smeriglio), l’aiutano nelle rese perfette delle sue opere. E infatti le sue favolose sculture utilizzano i marmi statuari che tanto hanno dato alla nostra storia dell’arte con artisti come Michelangelo e Canova. E così ancora succede, per chi come la Carusi sa far affiorare da un blocco informe creature e volti come “Les Amant, imponente scultura in bardiglio imperiale alta due metri, in cui le due figure prendono corpo, svettando forti e sicure verso il cielo, salde nel sentimento espresso ed unite alle basi, o come “Omaggio a Rodin” o “Metamorfosi” dove figure femminili escono dinamiche o languide dal blocco di marmo in parte formate ed in parte “non finite” come segno della creazione continuamente tesa alla perfezione. Molte sue opere hanno infatti il riferimento al non finito che tanto ha segnato Michelangelo, limite alla perfezione di ciò che l’uomo può fare rispetto la perfezione ultraterrena. Dal marmo riesce a togliere ed a scoprire, con tenacia ed efficacia, corpi e volti dalla dolcezza classicheggiante, di una rara esperienza emozionale, di raffinatezza e penetrante fascino estetico. Le sue opere , seppur ricche di riferimenti e di riflessioni concettuali, ci fanno addentrare nel suo animo sensibile in un percorso che porta allo spirito delle cose , al soprasensibile che è in noi. Sembra cercare un continuo dialogo tra l’Uomo e il Cielo, inserendo spesso nella dinamicità verso l’alto o nell’abbandono al passare del vento (vedi “Fortunale” o “Rinascita”), una tensione ed una aspirazione verso il sovrannaturale che è oltre noi, nell’eternità e nello spazio infinito.

Cristina Carusi: ovvero spirito e materia
Si potrebbe affermare, senza tema di smentita, nell’osservare le sculture di Cristina Carusi che il bello interiore emerge sempre a tutto tondo e si palesa all’esterno anche quando la materia domina. Materia evidente nello specifico: marmo bianco di Carrara dove la nostra ha mosso i primi passi nel mondo dell’arte. Ma il marmo docile allo scalpello si lascia modellare e prende vita. Cristina Carusi non si nega, lavora con la tenacia dei giovani, con l’esuberante vitalità di chi crede nella sua opera alla quale conferisce la sacralità del messaggio. Sotto le sue mani la materia esce dall’inerte immobilità e assume una forma a privilegiare la donna che nel silenzio della pietra bianca pretende rispetto. Nel forgiarla la scultrice prende le distanze dal mondo classico, di cui sente tuttavia profondamente la matrice culturale per portare avanti un suo dettato artistico che, nell’urlo di scomposte capigliature a racchiudere volti morbidi e levigati, acquista una particolare forza espressiva.
Perché in lei insopprimibile l’attrazione per l’affascinante mondo femminile, di cui lei stessa parte integrante, principio e fine di un percorso artistico che le arma la mano per consegnare al tempo la delicata presenza di plastiche figure dove comanda l’interiorità.
I grandi blocchi di marmo si svegliano, si addolciscono, si rendono partecipi di eventi culturali, compenetrati da scintille d’anima a perdersi in grandi crateri di staticità. Nelle sue composizioni, imperante il bisogno di chiarezza: netta distribuzione di ruoli, ricerca di armonie nelle posture, decisa scelta di equilibrio che non cede mai al desiderio di raccontare sguaiatamente l’Eros. La silenziosa voce dello spirito si fa avanti e invade il marmo, interprete della volontà di chi opera. Così, nelle delicate fattezze di volti quasi interamente nascosti da chiome fluenti dove lo scalpello non incide, ma volutamente ignora e abbozza, mentre lascia al grezzo indefinito personali intuizioni, la ruvidezza del maschile trova la sua controparte nella morbidezza del femminile, o del tutto lavorato.
Un contrasto esaltante che mette in risalto la duplice natura della scultrice: aggressività da un lato, sensibilità dall’altro. E poi tutto non va dichiarato. Ci sono aspetti della psiche che si celano volentieri sia pure sotto una fluente capigliatura, ispida al pettine, scomoda alla vista; necessario così quando si vuole mascherare, giocare sui sentimenti. La rappresentazione di se stessa, se vogliamo, dolce e sensibile ma altrettanto caparbia e volitiva. Scatta sempre la voglia di superarsi per cercare percorsi allargati dove si può confluire per un maggiore completamento.
Pudore ce n’è tanto: le sue donne sono in prevalenza spirito. Qualsiasi accessorio è pretesto per coprirne le nudità: possono essere i capelli, la ruvidità di forme appena scalpellate, i tronchi di alberi suggeriti dall’immaginazione, sta di fatto che la Carusi non si espone mai in toto, ma ama giocare e celarsi dietro la suggestiva, provocante malizia dell’eterno femminile. Donne: allungate, distese o raccolte in posizione quasi fetale, in atteggiamento di sommessa richiesta di comprensione, o abbandono di resistenza. Ma la scultrice scopre soltanto parti: un seno, un ventre, una timida morbida coscia.
Un tacito desiderio di esporsi senza parere, per essere accettata per quello che è: nuda nella sua arte. Così lancia una sfida, scommette con se stessa nella proposta delle cbmposizioni dove il bello fisico si coniuga in armonica fusione con il bello interiore davanti al quale è difficile rimanere indifferenti.
GIULIANA MATTHIEU CHIOCCHINI
LA BALLATA n.1/98 anno XXII - Rivista trimestrale di arte e cultura

Intervento critico a cura di Ennio Concarotti
«Pur ricca di richiami arcaici e mitologici, la scultura di Cristina Carusi si stacca decisamente dall’iconografia classicheggiante e si avventura in un moderno linguaggio di scoperta e di proposta di una figurazione non di descrizione estetica ma di progettualità simbolistica. Il gesto esecutivo con cui incide e anima il marmo è morbido e rotondo (una rotondità piena e fascinante che dà il senso di una filosofia esistenziale armoniosa e serena), di liscai carezza su ritmi e movimento della materia. In questo splendore bianco e compatto del marmo di Carrara, la giovane scultrice sembra avvertire e cogliere una potenza primitiva e perenne della natura intesa come primigenia radice della vita dell’uomo...».
Ennio Concarotti

Intervento critico a cura di Enrico M. Cipollini
«...Per lei la forma spirituale si trova nel grezzo del blocco dal quale estrae gli archetipi del suo figurativo, fino a che non si librano in modo forte e nel contempo gentile nell’agile forma che lei ha voluto forgiare. La sua spiritualità si estrinseca proprio nelle composizioni che richiamano “l’intus” profondo dell’uomo con i suoi valori, problemi e contraddittorietà nel suo esistere “hic et nunc” del suo esser-ci. Non aliena alle filosofie contemporanee, contemporanea è ella stessa, non si estrania da un contesto duro come il lavoro e l’arte che caratterizzano gli Apuani che da secoli vivono “attorno e per” il marmo, dove tale è divenuto un “odi et amo” che solo un carrarese doc può sentire...».
Enrico Marco Cipollini

Curriculum Artistico
LE MOSTRE
CRISTINA CARUSI
Nata a Torano (Carrara), a due anni si trasferisce con la famiglia nel Vermont U.S.A. Rientra in Italia e si diploma al Liceo Artistico di Carrara.
Grazie all'attività del padre, noto scultore, fin da giovanissima matura la propria vocazione, collaborando nello studio pubblicitario dello zio, interessandosi di vetrinistica scultura in
tecnica mista e grafica pubblicitaria.
Nel 1992 apre con il padre Lucio e il fratello Roberto un laboratorio di scultura, partecipa e collabora a commissioni importanti quali riproduzioni per artisti internazionali come
Santiago Calatrava ed Inizia a partecipare a mostre e concorsi con ottimi risultati.
Nello stesso anno, con il padre Lucio e il fratello Roberto, Partecipa ad una importante mostra internazionale, “L’età della pietra e le ragioni della materia” con l'esecuzione di un bassorilievo di metri 6 x 3, nel settore "workshop" nella Internazionale Marmi e Macchine di Carrara.
2010 :
Estemporanea di scultura, Fuori Fiera di Verona 30 – 2 | 9|2010 (VR)
1° Simposio Internazionale di scultura su marmo Botticino Orzinuovi (BS)
17-29 August 2010
2009 :
Personale in occasione della riunione di studio dell’ Accademia Aruntica di Carrara, Teatro Animosi Carrara con Presentazione di Cristina Andrei e pubblicazione negli Atti e Memorie della Accademia Aruntica di Carrara anno 2010. welcome.html
2008 :
Art&fortE, mostra : posSESSO, Corpo Ossessioni, Spazio Eventi Mondadori San Marco Venezia e Premio Freud di Lavarone/Trento. index.php?option=com_events&task=view_detail&agid=9&year=2008&month=5&day=17&Itemid=43 announcement-archive/article/ACTION/658/
11° Simposio internazionale di scultura su pietre del Friuli Reana Del Rojale (UD).
Comune Di Paratico Simposio di scultura su pietra 9° edizione scolpire in piazza 2008 (BS).
The Emerging Session, , sala Radetzky, Peschiera del Garda (VR)
Workshop di scultura e Mostra alla Edsvik konsthall, Stoccolma, Svezia. ENGLISH/home.html
2007 :
Primo premio “1,2,tlè…Evolution” Bardolino (VR). italiano/dettaglioevento.asp?ID=19&L=I
7° premio nazionale di pittura e scultura città di Novara.
mostra annuale di pittura e scultura al femminile “insieme è di più…” Palazzo ducale di massa.
2° edizione della rassegna di arti visive “Corpo Segno Superficie” Castello Estense Ferrara.
2006 :
Personale all'associazione culturale Satura “Sei Artisti a Satura” (Ge).
Simposio di scultura "portici e percorsi" Sitran (Bl).
Noneart in collaborazione con le cantine Guerrieri Rizzardi "Mostra di arte contemporranea e romanticismo del cavatappi" sede espositiva Barchessa Rambaldi, Bardolino (Vr).
Seconda personale c/o Satura Arte (GE).
Biennale d’Arte Contemporanea GENOVA ARTE07 (GE).
Collettiva Eroticart (TV-BO-TO).
Collettiva Intuizione Globale 2007 (GE).
mostra annuale di pittura e scultura al femminile “insieme è di più…” Palazzo ducale di massa.
2005 :
mostra di scultura in alabastro “Pensieri Paralleli “ presso la chiesa di San Pietro in Porto Venere.
Collettiva d’arte “Master Olofsgården” di Stoccolma in Svezia.
mostra annuale di pittura e scultura al femminile “insieme è di più…” Palazzo ducale di massa.
2004 :
Personale “Immenso e rosso” con Borghesi “pittura”, Carusi “scultura”, Dal Degan “poesia” , ex convento delle Clarisse, Levanto.
Mostra annuale di pittura e scultura al femminile “insieme è di più…” Palazzo ducale di massa.
Simposio internazionale di scultura in alabastro “Pensieri Paralleli” Volterra e collettiva fine simposio spazio espositivo della pinacoteca civica di Volterra, piazza dei Priori, mostra itinerante nel comune di Pomarance (Pi) ,comune di Bibbona , comune di Montecatini , Val di Cecina.
2002 :
Intervento bottega di scultura, fiera d'arte e artigianato," L'oro d'Abruzzo" Pescara.
mostra annuale di pittura e scultura al femminile “insieme è di più…” Palazzo ducale di massa.
2001 :
personale in occasione della rassegna teatrale di Borgio Verezzi.
2000 :
esibizione di scultura, rievocazione medievale di Finalborgo, Pietra Ligure.
1999 :
mostra "Artisti per il 2000" ex convento del Carmine Firenze gruppo artistico “Art Point Black”.
1995 :
Collaborazione ed esposizione nella 2° e 3° edizione del Festival Lunense di Lorenzo Ciompi Benelli col patrocinio dell’assessorato alla cultura e spettacolo del comune di Ortonovo (Sp).
1994 :
2° classificata nel concorso internazionale dell’ “Associazione Artisti di Genova” e personale presso gli spazi espositivi.
Mostre personali e collettive presso i padiglioni della Marmo Macchine e Galleria d’arte Marini a Carrara.
1993 :
concorso nazionale premio” Golfo del Tiglio” 1° classificata sezione scultura.
1992 : Mostra itinerante in occasione della 11° mostra dei vini d.o.c. Francia Corta di Rovato Brescia, esposizione personale in palazzo Quistini.
Pubblicazioni:
Atti e Memorie della Accademia Aruntica di Carrara anno 2010
Inserita nella pubblicazione “Artigiani ed artisti nella Carrara del 2000” edita da “Bandecchi e Vivaldi”. 2007
“La Ballata” rivista specializzata trimestrale in arte e cultura.
La rassegna antologica “Angeli demoni e altri miti” collana “Interferenze Creative” di Vercelli .
Rivista d’arte e cultura dell’università di Padova “Punto Di Vista”.
Critici che hanno scritto dell’artista:
Giampietro Tonon
Rosa Maria Galleni Pellegrini
Cristina Andrei
Giuliana Mtthieu Chiocchini
Enrico Marco Cipollini
Francesca Mariotti
Ennio Concarotti
Gallerie:
Edsvik Konsthall Svezia
Beyond Factory
Satura Arte Genova
Artect Esposizione permanente Carrara
Cristina Carusi vive ed opera a Carrara nel suo Atelier Carusi Sculture viale xx settembre loc. Turigliano snc. 54033 Carrara (ms) Italia tel. + 039 392 572 4963
cristina carusi ®

Biografica critica a cura di Rosa Maria Galleni Pellegrini
Biografia Cristina Carusi
Il paese in cui nasce, Torano, è una delle più illustri vicinanze carraresi per tradizioni culturali ed artistiche legate ad una millenaria attività estrattiva.
Lo sovrasta, caratterizzandone il paesaggio, l’aguzza cima di Crestola che, secondo una fama consolidata, Michelangelo aveva ideato di scolpire quale faro per i naviganti.
Incuneato in quello che, dei tre bacini marmiferi, può essere definito sopra le altre “valle dei marmi”, ha fornito materiale pregiato per le opere massimi scultori tra cui il Buonarroti che lo prediligeva.
A Torano sono nati alcuni tra i maggiori statuari carraresi che raggiunsero fama nazionale come Domenico Guidi e Pietro Tenerani.
In una delle sue case, tutte elevate in bianchi sassi e blocchi pesanti, all’ombra dell’oratorio dedicato ai Santi Quattro Coronati, protettori dei marmisti , vede la luce il 15 aprile 1964 Cristina, e tutto intorno a lei parla di arte e cultura del marmo .
La famiglia in cui nasce proviene da Moneta, borgo murato con un possente castello, ormai in decadenza. Fra ricchi possidenti di cave e terreni, poi coinvolti nel disastro economico degli anni ’30 che segnò la fine di molte fortune di magnati del marmo come i Marchetti e i Fabbricotti, i Carusi o, per essere più esatti, i Carusi Cybei sono anche da secoli dediti alla scultura
Non diversamente da altre vere e proprie “dinastie” locali di statuari, i Carusi si tramandano di generazione in generazione le tecniche della lavorazione della bianca pietra di cui conoscono tutti i segreti e si fregiano della presenza tra loro di notevoli artisti. Come Giovanni Antonio Carusi Cybei, 1706 avviato a Roma alla scuola dei Cornacchini e nel 1769 fu il fondatore, primo direttore e docente di scultura dell'accademia di Belle Arti di Carrara, Demetrio Carusi,1788-1819, premiato dall'Accademia di Carrara, rivale di Tenerani nel concorso per il pensionato a Roma nel 1810 e quindi suo valente collega, in quella città, presso Thorvaldsen e il nipote omonimo Demetrio Carusi jr.(1830 1884),
che lasciò importanti tracce aprendo un importante laboratorio descritto dal Lazzoni con molti modelli di sculture di grande valore artistico.
Il padre di Cristina, Lucio, anch’egli scultore affermato, autore di opere pregevolissime, nel 1966 è chiamato nel Vermont ad illustrare il marmo di quella zona con la sua abilità artistica .
Parte con la famiglia: Cristina, la secondogenita, ha solo due anni. Cambia addirittura continente, ma continua ancora a respirare quella polvere impalpabile di marmo che esce dagli scalpelli e le gradine del Vermont, vive sempre a contatto con artisti e con la materia grezza che dalla loro mano si trasforma in una metamorfosi perpetua.
Quando, dopo anni, tornerà in Italia con i suoi, sceglie di frequentare un corso di studi che le fornisce le basi culturali consoni ai propri interessi: il liceo artistico.
A ventidue anni è pronta a dedicarsi alla vocazione che sente imperiosa dentro di sé: scolpire e ancora scolpire. Soprattutto il marmo della sua città natale, statuario, calacatta , cipollino, bardiglio ma anche la tenera pietra leccese, il rosso di Levanto e molto altro….. a secondo dell’ispirazione e della frugalità che vuole raggiungere.
Si impegna accanto al padre e al fratello Roberto - anch’egli scultore - nel laboratorio di famiglia, seguendo, il tipico iter degli statuari carraresi che abbinavano agli studi teorici la pratica della lavorazione personale della materia.
E uno studio importante quello dei Carusi ove alcuni dei migliori artisti del mondo giungono esprimendo la loro creatività e le loro esperienze: un osmosi culturale di cui Cristina è attiva e partecipe.
Cominciano cosi a prendere forma le sue opere che, come è secolare tradizione a Carrara, rivelano tutte una padronanza e una sicurezza considerevoli anche dal punto di vista tecnico.
Nello stesso tempo si assiste ad una ricerca teorica continua e instancabile dell’autrice che sperimenta materiali marmorei diversi e opera diverse scelte tematiche.
La figura femminile è predominante, ma si passa dalle iniziali rivisitazioni delle veneri del paleolitico, madri primigenie dalle forme piene e forti a figure sempre più agili, nuove, talora addirittura aeree che sembrano sprigionarsi dalla materia grezza.
Liscia e levigata l’immagine scultorea si snoda dal marmo scabroso ed irto, rozzo o scalpellato, quasi per librarsi dalla sua scorza o per immergersi ancora in essa. Il pensiero corre ai “prigioni” di Michelangelo che sembrano emergere dal blocco in cui sono costretti .
Seguendo tutta la cultura dotta e popolare del marmo, Cristina, come artista “libera” col suo scalpello libera la viva creatura che è celata nel masso .
Fu così per Michelangelo, per Fontana e per Rodin cui la Carusi dedica “un omaggio”, con un’opera emotivamente sentita.
Se predomina il figurativo modernamente reinterpretato (genesi, metamorfosi, rinascita, voluttà…..) è presente anche l’astrattismo dalle linee purissime e non manca l’approccio metafisico.
Nulla è casuale nell’opera di Cristina, nulla è superfluo.
Alla base delle sue creazione c’è una profonda capacità meditativa, filosofica ed ideativa che, unita all’abilità tecnica innata ed acquisita, le permettono di raggiungere risultati d’eccellenza.
Nell’arte “profana”, come in quella sacra, emergono per particolare suggestione dolcezza ed ingegno teorico come nei volti della “Pietas” de “il mattino che caddero gli angeli” ,
o “nosce te ipsum”, posto al centro del percorso labirintico spirituale ed esistenziale verso l’elevazione e l’estasi mistica.
Rosa Maria Galleni Pellegrini

Studio Carusi Sculture
Esterno del laboratorio di scultura con le cave di marmo di Carrara sullo sfondo

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