Tutte le opere di Cavallaro & Martegani
"Il vaso di Pandora" • 3 opere
Guarda tutto
Questa serie di opere rappresenta un ciclo visionario e intensamente evocativo, in cui la natura, la [...]
Questa serie di opere rappresenta un ciclo visionario e intensamente evocativo, in cui la natura, la mitologia e l’immaginazione si intrecciano in un gioco di sovrapposizioni e trasformazioni. Il titolo, ispirato al mito greco di Pandora, evoca un’idea di apertura verso l’ignoto e il caos, un tema che permea l’intero ciclo, in cui la bellezza dei fiori e la mutazione delle creature si fondono in una danza inquietante tra realtà e finzione.
Il gioco di sovrapposizioni è un elemento chiave nelle nostre opere. Le carte stropicciate e i tagli che sembrano appartenere a un processo di disgregazione, vengono “ricomposti” nella pittura, dando vita a una narrazione visiva che mette in discussione la separazione tra ciò che è reale e ciò che è immaginato. Ogni strato pittorico, ogni piega della tela, ogni dettaglio minuzioso dei fiori e delle creature mutaforma è un rimando alla fragilità e alla potenza del mondo che stiamo osservando. È un mondo dove le forme non sono mai del tutto stabili, dove la realtà può essere sempre alterata, dove il naturale e il sovrannaturale si mescolano in un equilibrio precario.
In sintesi, “Il Vaso di Pandora” è un ciclo pittorico che esplora il confine tra la realtà e la finzione, un dialogo continuo che emerge dalla sovrapposizione di immagini, fiori e creature mutaforma. L’opera, pur mantenendo un realismo pittorico impeccabile, suggerisce una realtà in continua trasformazione, dove l’immaginazione non è mai solo un riflesso della realtà, ma una forza capace di modificarla, dissolverla e rigenerarla in un costante divenire.
Il gioco di sovrapposizioni è un elemento chiave nelle nostre opere. Le carte stropicciate e i tagli che sembrano appartenere a un processo di disgregazione, vengono “ricomposti” nella pittura, dando vita a una narrazione visiva che mette in discussione la separazione tra ciò che è reale e ciò che è immaginato. Ogni strato pittorico, ogni piega della tela, ogni dettaglio minuzioso dei fiori e delle creature mutaforma è un rimando alla fragilità e alla potenza del mondo che stiamo osservando. È un mondo dove le forme non sono mai del tutto stabili, dove la realtà può essere sempre alterata, dove il naturale e il sovrannaturale si mescolano in un equilibrio precario.
In sintesi, “Il Vaso di Pandora” è un ciclo pittorico che esplora il confine tra la realtà e la finzione, un dialogo continuo che emerge dalla sovrapposizione di immagini, fiori e creature mutaforma. L’opera, pur mantenendo un realismo pittorico impeccabile, suggerisce una realtà in continua trasformazione, dove l’immaginazione non è mai solo un riflesso della realtà, ma una forza capace di modificarla, dissolverla e rigenerarla in un costante divenire.
"Scollature" • 3 opere
Guarda tutto
In questo nostro tempo le immagini si moltiplicano e si mescolano freneticamente, durante la nostra [...]
In questo nostro tempo le immagini si moltiplicano e si mescolano freneticamente, durante la nostra ricerca il tentativo è quello di fermare alcuni istanti sovrapposti, lasciando che sia il nostro doppio sguardo a raccontarne la realtà apparente. Intrecciamo attimi presenti a ricordi, ritratti di altri tempi e immagini di natura animale in un gioco antropomorfico che ci colloca vicino ad un linguaggio surrealista. La fotografia diventa fondamentale in quanto motore stesso della nostra ricerca; è dal passato che attingiamo per realizzare i nostri personaggi, ma è nel presente che li manipoliamo, frammentandoli attraverso l’utilizzo del collage, rendendoli quasi tangibili con una pittura realistica e misteriosi attraverso cancellature e tratti appena abbozzati.
"Eden a Milano. L'arte, la mela, il Paradiso" • 1 opera
Guarda tutto
Nell’epoca del contemporaneo, in un mondo che ha rinunciato al meraviglioso e all’irrazionale, delegando [...]
Nell’epoca del contemporaneo, in un mondo che ha rinunciato al meraviglioso e all’irrazionale, delegando il sogno a interpreti, indovini e medici dell’anima, anche il Paradiso Terrestre ha perso la sua intatta bellezza. Oggetti, figure e paesaggi, sembrano aver attraversato le pareti delle camere come materializzazioni di un altrove improbabile, che sopravvive solo nell’inconscio o nell’anima. Frammenti di mondi diversi si ricompongono come in un collage - tecnica che le due pittrici sviluppano costantemente -, per evocare uno spazio interiore imprevedibile, risultato di una doppia visione che si esprime come unità nella creazione artistica. Tratti dai modelli della pittura del Rinascimento, nella loro bellezza delicata e immutabile, i personaggi di Cavallaro & Martegani sono bloccati nella rivelazione di una fuggevole verità, del mistero impenetrabile della vita, che consiste nella scelta di magiare la mela e precipitare nella solitudine dell’essere umani.
"il sogno sul fiume" • 2 opere
Guarda tutto
Osservando queste opere la nostra percezione viene disorientata, non capiamo se questi squarci, queste [...]
Osservando queste opere la nostra percezione viene disorientata, non capiamo se questi squarci, queste scollature della tela sono reali o dipinte. Allo stesso modo ci chiediamo se la donna che dorme placida sul ponte gobbo sia parte del sogno o sia colei che sta sognando il quadro stesso, con i mostri marini di ispirazione mediavele che si stagliano tra i piloni del ponte. Queste donne mutanti, metà creature umane metà esseri bestiali, da una parte eludono le nostre domande ma dall’altra ci accompagnano per altri luoghi simbolo di Bobbio e in paesaggi ispiratisi alla valle che ci circonda ma mediati da uno sguardo onirico, con la corrente dell’acqua che scorre in un gioco di rimandi da un quadro all’altro. Infatti è il blu dell’acqua a predominare e l’elemento acquatico appare come un riflesso da una tela all’altra, declinato in un gioco spaziale generato dal dialogo artistico, sempre in divenire, proprio come la corrente di un fiume.
Per il nostro "Sogno sul fiume" abbiamo realizzato anche una serie di opere con collage-disegni e stampe.
Per il nostro "Sogno sul fiume" abbiamo realizzato anche una serie di opere con collage-disegni e stampe.
"Il sogno sul fiume" (Collage con Disegni-Stampe-stoffe) • 3 opere
Guarda tutto
Osservando queste opere la nostra percezione viene disorientata, non capiamo se questi squarci, queste [...]
Osservando queste opere la nostra percezione viene disorientata, non capiamo se questi squarci, queste scollature della tela sono reali o dipinte. Allo stesso modo ci chiediamo se la donna che dorme placida sul ponte gobbo sia parte del sogno o sia colei che sta sognando il quadro stesso, con i mostri marini di ispirazione mediavele che si stagliano tra i piloni del ponte. Queste donne mutanti, metà creature umane metà esseri bestiali, da una parte eludono le nostre domande ma dall’altra ci accompagnano per altri luoghi simbolo di Bobbio e in paesaggi ispiratisi alla valle che ci circonda ma mediati da uno sguardo onirico, con la corrente dell’acqua che scorre in un gioco di rimandi da un quadro all’altro. Infatti è il blu dell’acqua a predominare e l’elemento acquatico appare come un riflesso da una tela all’altra, declinato in un gioco spaziale generato dal dialogo artistico, sempre in divenire, proprio come la corrente di un fiume.
Per il nostro "Sogno sul fiume" abbiamo realizzato una serie di stampe di collage e disegni con texture colorate a mano ad acquerello.
Per il nostro "Sogno sul fiume" abbiamo realizzato una serie di stampe di collage e disegni con texture colorate a mano ad acquerello.
Rebus • 5 opere
Guarda tutto
Una scatola: il contenitore di soggetti, colori, significati a noi cari. Un gesto: il gioco di estrarre [...]
Una scatola: il contenitore di soggetti, colori, significati a noi cari. Un gesto: il gioco di estrarre a caso un insieme di elementi che uniti, trovano nuovo significato. Un rebus: l’enigma ancora non svelato, che può trovare soluzione solo nell’occhio di chi osserva.
"Di notte quando la bestia appare" • 7 opere
Guarda tutto
Questo ciclo di opere affonda le sue radici nel sogno, i soggetti nascono da una visione notturna ed [...]
Questo ciclo di opere affonda le sue radici nel sogno, i soggetti nascono da una visione notturna ed è qui che prende vita il racconto, un mondo fantastico popolato da donne proteiformi. Esse mutano in un gioco antropomorfico, in cui appaiono spesso per metà umane e per metà bestiali, liberando la parte più profonda e nascosta che giace dentro di loro, la parte più oscura ma anche la meno contaminata dell’io più profondo. Per realizzare questi dipinti usiamo la tecnica del collage che ci permette di creare attraverso immagini già esistenti, un linguaggio tutto nostro.