Massimo Quadrelli è un artista italiano contemporaneo riconosciuto per la sua esplorazione dell'espressionismo astratto e informale, con opere presenti in collezioni private sia in Italia che a livello internazionale. Il suo approccio unico unisce la spontaneità del gesto con una profonda riflessione concettuale, sottolineando la relazione dinamica tra pensiero e forma artistica. Affascinato dai movimenti europei dell'arte informale e dell'espressionismo astratto, Quadrelli ha sviluppato uno stile distintivo che impiega vari media (acrilici, carboncino, vernice spray, pastelli e persino cuciture su carta o tela) per creare composizioni che evocano sensazioni grezze anziché significati strutturati.
Il lavoro di Quadrelli non segue i metodi tradizionali di creazione delle immagini; al contrario, tratta la tela come una superficie espressiva per proiettare forme, segni e texture direttamente dalle sue risposte intuitive. La sua tecnica rispecchia le pratiche di incisione e fotografia, ma rinuncia a qualsiasi processo meccanico o digitale, basandosi esclusivamente sull'impatto diretto della mano sulla tela. Per Quadrelli, la mano ha lo stesso significato della mente nell'atto della creazione, fungendo da protagonista indipendente nel suo viaggio artistico.
I dipinti risultanti pulsano di vita, dove macchie e forme si spostano liberamente sulla superficie, invitando ulteriori interventi e modifiche da parte dell'artista. Il suo processo creativo, radicato nella profonda contemplazione, prospera soprattutto nel monocromo, consentendo a sottili cambiamenti e intricate variazioni di dire molto. Attraverso la sua arte, Quadrelli si addentra nell'enigma dell'esistenza, creando un sofisticato linguaggio visivo che risuona con sensibilità, dedizione e una ricerca di comprensione degli elementi inspiegabili del nostro mondo.