L'ascesa dell’arte latino-americana

L'ascesa dell’arte latino-americana

Olimpia Gaia Martinelli | 19 giu 2022 7 minuti di lettura 0 commenti
 

La realtà contemporanea, segnata fortemente dalla crescita della popolazione dei "latinos" negli Stati Uniti, ha determinato un notevole aumento dell’attenzione, e dell’interesse, verso i generi musicali, la letteratura e l’arte latino-americana. Infatti, le tradizioni artistiche del Sud America sono diventate sempre più note ed accessibili, poiché di sovente promosse e valorizzate da istituzioni culturali e musei d’arte di tutto il mondo...

Valeria Feliú, The Chilean flaming, 2022. Olio su tela, 120 x 70 cm.

La realtà contemporanea, segnata fortemente dalla crescita della popolazione dei "latinos" negli Stati Uniti, ha determinato un notevole aumento dell’attenzione, e dell’interesse, verso i generi musicali, la letteratura e l’arte latino-americana. Infatti, le tradizioni artistiche del Sud America sono diventate sempre più note ed accessibili, poiché di sovente promosse e valorizzate da istituzioni culturali e musei d’arte di tutto il mondo. Possibile però che, dopo molti decenni in cui grandi artisti "latinos" hanno creato opere determinanti per la storia dell'arte, si parli dell'ascesa della produzione culturale latino-americana soltanto adesso? Sicuramente, l'arte del Sud America è stata per molti anni emarginata dalla scena artistica mondiale, in primis per ragioni politiche e, in secondo luogo, perché i movimenti artistici dominanti sono per lo più emersi in Europa e negli Stati Uniti.

Victor Manuel Ojeda Collado, Serie lugares vectoriales, 2020. Olio su tela, 130 x 115 cm.

Antonio Spinosa, Fita laranja com base de madeira, 2020. Scultura, metallo su legno, 35 x 28 x 25 cm / 5.30 kg.

Identità artistica latino-americana

Per America Latina si intendono i paesi del Sud America, che sono contraddistinti da una lingua nazionale derivata dal latino e, in particolare, dallo spagnolo, dal portoghese o dal francese. Di conseguenza, il termine America Latina affonda le sue radici nell'epoca coloniale, durante la quale queste lingue furono introdotte nell'area dai rispettivi colonizzatori europei. Oggi, “America Latina” è considerato da molti studiosi essere un vocabolo impreciso e altamente problematico, poiché prescrive un'entità collettiva a un conglomerato di paesi, che rimangono, tuttavia, molto diversi tra loro. Detto questo, i trascorsi comuni delle conquiste, della schiavitù e dell'imperialismo, compreso l’odierno sottosviluppo, degrado ambientale, povertà e disuguaglianza, si rivelano essere un’innegabile forza unificante, riscontrabile anche nelle opere d'arte che mettono in luce l’esistenza di un'esperienza collettiva. Ciò nonostante, è anacronistico parlare di una tradizione artistica latinoamericana prima dell'indipendenza, tanto che l'arte precolombiana e coloniale vengono discusse in base a regioni specifiche. Per quanto riguarda invece l'arte del XIX e del XX secolo, grazie all'emergere del latinoamericanismo e del panamericanismo, essa è da considerarsi come un “insieme unico”. A proposito del contesto contemporaneo, e in particolare, all’interno di un mondo dell'arte ormai unificato, i "latinos" dimostrano cosa significhi essere un’artista globale.

Renato Ferrari, Fragmento, 2017. Olio su tela, 50 x 40 cm. 

Roni Kane, Surving love, 2021. Olio su tela,  40 x 40 cm.

L’arte latino-americana contro i pregiudizi

È noto come, con il termine "arte occidentale" si intenda quella produzione artistica, che, risalente agli antichi Greci e Romani, proviene prevalentemente dall’Europa e dall’America, mentre, con il vocabolo "arte non occidentale" si indica tutto il resto. Proprio tale distinzione ha afflitto l'arte latino-americana, che, fatta eccezione per quella precolombiana, rientra per lo più nella categoria della storia dell'arte occidentale. Di conseguenza, essa è stata spesso presentata come una semplice derivazione dell'arte europea o nordamericana, se non, addirittura, trattata come “altro”, ovvero qualcosa di diverso dalle correnti artistiche più note, valorizzate e promosse. In realtà però, gli artisti "latinos" adottarono, piuttosto che imitare, le influenze “occidentali”, spesso dimostrando come in realtà tali forme di scambio fossero reciproche, piuttosto che unilaterali. 

Dek, What's up uncle?, 2021. Acrilico su tela,  136 x 146 cm. 

Danco, Alegoria a Gustav Klimt I, 2020, Olio su tela di lino, 70 x 50 cm.

Gli artisti "latinos" nel mercato dell’arte contemporanea

A proposito invece dell’attualità, è bene mettere in luce come, finalmente, sia stata promossa, valorizzata e riconosciuta l’unicità, e il valore, dell’arte dei "latinos". Infatti, questi ultimi sono più che mai presenti all’interno del mercato dell'arte globale, dove hanno riscontrato notevoli successi, come, ad esempio: le vendite all'asta di Christie's, Sotheby's e Phillip's di New York del 2014, che hanno totalizzarono una cifra pari a 34.237.600 dollari e la grande vendita all’asta di arte moderna e contemporanea latino-americana di Sotheby's di New York del maggio 2015, che ha raccolto circa 13 milioni di dollari. Naturalmente, sarebbe possibile aggiungere a quanto sopra ancora molti altri esempi, in grado di darci la misura dell’odierna popolarità delle opere "latinos", immancabilmente presenti in tutte le principali vendite all'asta e grandi fiere d'arte del mondo. Pertanto, se sei un collezionista, ti invito, facendo riferimento a questi dati, a frequentare un corso di spagnolo, portoghese o francese, poiché l'arte latino-americana è diventata un “must” che sta battendo molti record!

Elsa Muñoz, Reunión, 2020. Scultura in bronzo, 31 x 19 x 10cm / 5.00 kg.

Ana Paula Luna, Abstraction of leg, 2020. Scultura / ceramica, 27 x  20 x 11 cm / 3.00 kg.

Artisti latino-americani di Artmajeur

Come anticipato, il legame con la tradizione artistica occidentale, ma anche la grande tendenza all’innovazione e alla “personalizzazione” di quest’ultima, contraddistingue da sempre l’arte latino-americana, che spesso ha reinterpretato, dandogli nuova vita, le più importanti tendenze, movimenti e correnti artistiche europee e americane. Quanto detto è riscontrabile dall’operato di alcuni artisti "latinos" di Artmajeur, come Reydel Espinosa Fernandez, Talu e Daniel Martínez.

Reydel Espinosa Fernandez, Abundance, 2018. Olio su tela, 70 x 50 cm.

Reydel Espinosa Fernandez: Abundance

Il dipinto ad olio Abundance, come più in generale tutta la produzione artistica di Reydel Espinosa Fernandez, ha subito con forza l’influenza del Surrealismo, movimento artistico nato negli anni Venti a Parigi. In questo contesto, aprendo una piccola parentesi di storia dell’arte, è bene mettere in evidenza come, il Sud America abbia offerto al Surrealismo una grande possibilità di reinventarsi, conferendogli una visione fantastica del mondo che, al fine di rappresentare la propria realtà, ha iniziato a introdurre temi e linguaggi diversi. Infatti, le proposte surrealiste dei "latinos" sono state il punto di partenza anche per rivendicazioni culturali d’identità nazionale, all’interno delle quali possiamo menzionare l’operato di grandi maestri, come, ad esempio María Izquierdo e Lola Álvarez Bravo. Tornando all’artista di Artmajeur, Reydel Espinosa Fernandez è pittore cubano classe 1985, che è riuscito innovativamente ad arricchire il Surrealismo con riferimenti all’operato di Bosch, attraverso una rievocazione di metafore oniriche medievali piene di streghe, alchimia, magia, bestiari, tesauri e agiografie, che convergono nel suo mondo immaginario.

Talu, ........ 2021. Spray / acrilico / pennarello / pigmenti / inchiostro su tela, 94 x 70 cm. 

Talu: ........

Il dipinto di Talu, invece, mette in luce le influenze che la Street art americana ha esercitato nel mondo dei "latinos", poiché raffigura un insieme di tag e graffiti sovrapposti e intrecciati tra loro. In realtà però, le origini della suddetta forma d’arte sono, molto probabilmente, Sud Americane. Infatti, il muralismo messicano è stato uno dei movimenti artistici che, forse anche involontariamente, ha influenzato i primi “graffiti-artist” statunitensi. Per trovare l’origine del possibile collegamento tra il muralismo messicano e la Street art, dobbiamo pensare ai seminari tenuti dagli artisti messicani nelle scuole ed università d’arte a New York a cavallo tra gli anni Quaranta e Cinquanta. Proprio durante queste lezioni, che principalmente trattavano l’utilizzo di forma e colore, si divulgarono anche le tematiche di denuncia sociale e di protesta generazionale successivamente emulate dai writers. A proposito dell’artista di Artmajeur, Talu, ovvero Felipe Dos Santos Barbosa Morais, egli è un writer brasiliano classe 1986, che ha iniziato il suo percorso nella Street art all'inizio degli anni duemila, come uno dei pionieri della pratica dei graffiti nella campagna dello stato di Rio de Janeiro. In questo contesto è importante sottolineare come, prendendo esempio dal muralismo messicano, anche la Street art di Talu punta a lanciare un messaggio importante, volto a promuovere una sorta di dialogo tra la strada, l’artista e le persone, al fine di raggiungere una reciproca comprensione. 

Daniel Martínez, Extraños, 2021. Fotografia digitale su Tela di lino, 60 x 90 cm.

Daniel Martínez: Extraños

A proposito invece del mondo della fotografia latino-americana, essa, per gran parte della sua storia, è passata spesso inosservata di fronte ai media, ai curatori e al mondo accademico occidentale. Nonostante ciò, una florida cultura della fotografia documentaria è fiorita dal Messico all'Argentina, tanto che, nel periodo delle più gravi turbolenze politiche dell’America Latina, i fotografi hanno di sovente messo in discussione e denunciato le condizioni sociali, sfidando i regimi repressivi. In questo contesto carico di significato possiamo inserire l’opera di Daniel Martínez, artista che fotografa intimi spaccati della sua epoca, narrati attraverso la ritrattistica e la fotografia concettuale. Inoltre, tutte le sue immagini offrono al fruitore un forte impatto visivo, spesso intensificato dal contrasto tra il bianco e il nero. In questo suo lavoro, definito un’interpretazione unica e altamente visionaria della vita, è stata però determinate l’influenza, seppur rielaborata e personalizzata, di artisti americani ed europei, tra i quali, Andres Serrano, Jan Saudek e Irving Penn.

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