INNO ALLA GALLANTERIA (2022)Scultura di Zhao Yongchang
L'oroscopo cinese secondo Albrecht Dürer
Come avremo modo di illustrare in seguito, secondo il calendario cinese il 2024 è l’anno del drago, arco temporale comprensivo di 12 mesi, durante i quali i segni zodiacali saranno più o meno beneficiati dalla presenza dell’animale in questione. Sicuramente l’oroscopo sarà influenzato dalle caratteristiche del drago, riscontrabili anche in contesti che esulano da quelli della tradizione cinese. Ecco che arriva l’interpretazione “astrologica” di Albrecht Dürer, espressasi nella resa xilografica dell’Apocalisse di San Giovanni, in cui l’animale del 2024 appare nell’opera volta a raffigurare La donna vestita di luce e il drago a sette teste. La xilografia racconta dell’episodio nel quale una donna in cinta, dopo aver appena partorito, riesce a salvare il figlio, che viene portato in salvo nel cielo dagli angeli, scampando alla presenza di un enorme drago rosso, il cui intento era quello di divorare il bambino, ovvero colui che sarà messia. Di conseguenza, l’animale in questione da effettivamente le fattezze a Satana, il Maligno, che Giovanni ci presenta come il Serpente antico, che spinse Eva a compiere il peccato originale. Parlando di stile, l’opera, di formato verticale, ospita poche ma grandi figure, esulando dalla consuetudine di immortalare gli episodi biblici, mediante piccoli personaggi su supporto orizzontale. Ad ogni modo, la narrazione del maestro del Rinascimento tedesco risulta essere meno drammatica rispetto a quelle di soggetto affine, poiché concepita per enfatizzare il contrasto tra il bianco e il nero, mediante la realizzazione di un sistema graduale di tratteggi paralleli, volti a dar forma a un racconto naturalistico e monumentale di stampo classico. Ora che ho finito di spaventarvi associando il 2024 alla figura di un essere maligno sempre pronto ad attentare alla vostra quotidianità, spingendovi a mettervi in discussione e a trovare nuove soluzioni, talvolta alquanto inusuali, procederò al più ottimistico pronostico astrologico effettivo.
LA RAGAZZA E IL DRAGO ROSSO (2021)Dipinto di Vladimir Pronkin
LA RAGAZZA, IL CAVALIERE E IL DRAGO (2013)Dipinto di Svetlana Rumak
Arrivano le consolazioni!
Lo so che Dürer storcerebbe il naso, ma in realtà, nello zodiaco e nella cultura cinese, il drago rappresenta un leader positivo e visionario dall’indole romantica, ovvero una creatura che si prodiga per ottenere il successo anche nelle situazioni più difficili. Infatti, esso si associa al potere, alla nobiltà, alla fortuna e al successo, quest’ultimo sempre rincorso in modo competitivo, al fine di ottenere il massimo risultato. Tali peculiarità lo rendono un ottimo lavoratore, sempre entusiasta, indipendente e generoso, oltre che onesto e impavido. Ciò nonostante, l’impeto di tali animali subisce alcune variazioni a seconda degli elementi a loro associati, l’esemplare del 2024 è effettivamente il drago verde di legno, pronto a promettervi fortuna, prosperità, stabilità e successo negli affari, oltre che energia positiva. Tali incoraggiamenti si faranno soprattutto sentire all’inizio dell’anno, mentre marzo sarà maggiormente infuso di speranza, cambiamenti positivi e un ritrovato romanticismo, che vi porterà a elevare le vostre relazioni a un nuovo livello di profondità e comprensione. Verso la fine dell’anno invece, ovvero nei mesi d’autunno e d’inverno, ci sarà da rimboccarsi un po' le maniche, perché, giunti al “capolinea” dei 365 giorni decisamente stanchi, sentiremo un forte desiderio di riposo, riflessione e introspezione. Ad ogni modo, saremo ben disposti a esprimere al meglio i nostri sentimenti, restando sempre in contatto con gli altri, in quando l’animale di legno verde facilita la comunicazione e la comprensione in ogni contesto. Allora, buon 2024 alla faccia di Dürer!
RED DRAGON (2023)Dipinto di Elena Razina
Parentesi storico artistica
Adesso il racconto prosegue in ambito storico-artistico, al fine di svelare come in tale contesto l’animale del 2024 è principalmente apparso in capolavori volti a riassumere, piuttosto che il testo di San Giovanni, l’episodio di San Giorgio e il Drago. Secondo un antico racconto, Giorgio, un nobile cavaliere errante dalla Cappadocia (odierna Turchia) e devoto cristiano, cavalcando un cavallo bianco, giunse un giorno nel regno di Silene, in Cirenaica. Questo luogo era devastato da un drago terribile che richiedeva sacrifici umani per non scatenare la sua ira. In tale contesto, il "soldato di Cristo" riuscì a salvare la figlia del re dalle grinfie della bestia. Come ricompensa per il suo eroico gesto, Giorgio non chiese né onori né ricchezze, ma soltanto che la popolazione si convertisse al cristianesimo attraverso il battesimo. In pittura la storia del santo prende forma mediante il pennello di grandi maestri, come, ad esempio, Paolo Uccello, Raffaello, Pisanello, Antonio Cicognara e Tintoretto. Presentando il primo tra loro, San Giorgio e il drago è in dipinto di Paolo Uccello databile 1460 circa, in cui il fiorentino ha ritratto il cavaliere nell’atto di trafiggere la bestia, che, dopo essere stata ferita, viene legata dalla principessa, al fine di essere portata in città a giunzaglio come una cagna. In questo luogo essa verrà uccisa, simboleggiando il trionfo della ragione sulla bestialità, oltre che della fede sul male. Nello sfondo è importante notare la presenza del turbine di nuvole sopra il santo, che pare anticipare gli studi dal vero di Leonardo da Vinci, mentre la composizione dimostra la conoscenza di una prospettiva centrale, che però non è scientifica, quanto alquanto intuitiva. Ciò nonostante, la disposizione dei protagonisti non permette la resa di un’adeguata idea di profondità spaziale, fatto che ben si abbina con la figura longilinea della principessa di gusto decisamente tardogotico. In effetti, il capolavoro di Paolo Uccello si colloca come un’opera di transizione tra il Rinascimento e la cultura gotica, ricca di elementi fiabeschi e paradossali, come, ad esempio, quello della presenza di una lancia troppo sottile per scalfire la dura pelle dell’animale protagonista. Infine, adesso è il turno di alcuni draghi che sono stati realizzati dagli artisti di Artmajeur!
DRAGON GIRL II (2023)Dipinto di Janusz Orzechowski
DRAGON GIRL II di Janusz Orzechowski
Sembra di vedere la grafica di un cartone animato, in cui una ragazza sta per trasformarsi sotto la guida dell’elemento fuoco. In questo cambiamento l’accompagna la figura di un nobile, potenete e valoroso drago, animale giuda che le si tatua sulla schiena scoperta. Non sappiamo a quali cambiamenti stia andando incontro la fanciulla, anche se ella appare estremamente sicura e tranquilla, mentre è avvolta dal cerchio di fuoco. Quest’ultima forma geometrica è assai ricorrente nell’operato dell’artista di Artmajeur, attorno alla quale ambienta le sue scene a cavallo tra Realismo, Surrealismo e Pop art. Di fatto, Janusz Orzechowski, pittore polacco classe 1982, crea composizioni comprensive di citazioni, sia oniriche, che realtive al mondo dei film, dei fumetti, della realtà, ma anche tratte dai famosi dipinti di maestri noti. Tale narrazione viene spesso arricchita da molteplici e simbolici dettagli, di sovente messi in risalto dall’uso di colori vivaci in grado di catturare facilmente l’attenzione dello spettatore. Tornando al drago, in questo caso di fuoco, esso rappresenta, nella già sopramenzionata cultura cinese, un leader indipendente, onnipresente e onniscente, estremamente capace di consigliare, aiutare e condurre gli altri con grande onestà. Possiamo dire che, rispetto al drago verde di legno, esso può avvicinarsi talvolta anche a un gentile tiranno, ovvero un leader capace, che però vuole essere trattato come un messia. Ad modo, la protagonista dell’opera è una ragazza probabilmente nata sotto il segno del drago di fuoco: signora estremamente sicura di sé, che percorre il cammino della vita con fierezza, dignità e attitudine di leadership.
DRAGON ÉTHÉRÉ (2023)Arti digitali di Frédéric Font (Chroma)
DRAGON ÉTHÉRÉ di Frédéric Font (Chroma)
Descrivo l’opera facendo riferimento alle parole usate dal suo artefice: Dragon éthéré è una pittura digitale, che rappresenta il soggetto di una geisha, realizzato mediante la fusione di stili figurativi e astratti. I colori che trionfano, muovendosi sinuosamente nella composizione, sono pricipalmente quelli del blu e dell’arancione, la cui complementareità allude, sia alla dolcezza della donna, che alla potenza del drago che appare nello sfondo. Quest’ultimo animale è stato realizzato facendo riferimento agli stilemi artistici tradizionali giapponesi, volti a conferire all’opera un chiaro intento celebrativo nei confronti della cultura di quest’ultimo paese. Quanto all’artista, Frédéric Font, nato a Parigi nel 1988, si dedica principalmente all’arte digitale, mezzo d’indagine figurativa che esplora prendendo spesso a modello la figura femminile, che viene indagata, oltre che all’interno di differenti culture, anche in rapporto al mondo del cinema e della storia dell’arte. In maniera analoga si parla della figura maschile, senza tralasciare il racconto a riguardo del regno animale, talvolta anche umanizzato. Tra i generi i più popolari c’è sicuramente quello del ritratto, anche se le scene di genere ed i paesaggi urbani non vengono messi da parte. Il tutto permette di venire a conoscenza di diversi aspetti del reale, che adesso vengono narrati tramite il giovane linguaggio dell’arte digitale, sapientemente dominato dall’artista di Artmajeur.
DRAGO. (2024)Dipinto di Svetlana Samsonova
DRAGO di Svetlana Samsonova
L’intenso primo piano di un drago verde che spunta tra i fiori rosa posti su dei rami. Più osserviamo il volto della bestia, in particolar modo i suoi quieti e fissi occhi, e più lo vediamo quasi simile ad uno strano animale da compagnia, tanto che per esagerazione arrivo quasi a riconoscervi le fattezze mutanti del mio dolce e fedele cane. Visto così da vicino non sembra infatti poi così temibile, anche se possiamo intuire come il suo spirito si manifesti sempre nobile, elegante, deciso e fiero, proprio come quello che contraddistingue il condottiero leader del 2024. Di quest’ultimo parla proprio l’artefice dell’opera, che rivela il motivo per cui ha raffigurato l’animale: “il drago verde è forse il simbolo più famoso di prosperità e ricchezza. Protegge i tesori e funge da simbolo di fertilità. Il drago rappresenta forza e generosità, coraggio e resistenza, felicità e prosperità, fortuna e creatività. Vivendo all'interno della casa, il Drago protegge l'abitazione, scaccia da essa gli spiriti maligni e può anche controllare quelli buoni”. Infine, dopo aver ben compreso i benefici che potrebbe apportare Dragon in casa nostra, parliamo dell’artista di Artmajeur: Svetlana Samsonova è una pittrice autodidatta, la cui indagine figurativa ruota principalmente attorno al genere del paesaggio, del ritratto e della natura morta, contesti dove trionfano le raffigurazioni degli animali, principalmente realizzati ad olio.