Mariët Westermann, figura di spicco del mondo accademico e artistico, è stata recentemente nominata a un incarico prestigioso presso il Museo e Fondazione Solomon R. Guggenheim. Sarà la prima donna direttrice e amministratore delegato di questa rinomata istituzione, succedendo a Richard Armstrong, che ha annunciato la sua partenza l'estate scorsa.
Con un impressionante track record presso il campus di Abu Dhabi della New York University, dove ricopre il ruolo di vicerettore dal 2019 e in precedenza era preside fondatore, Westermann porta una vasta esperienza al Guggenheim. La sua vasta esperienza in storia dell'arte e filantropia umanistica sarà una risorsa preziosa mentre dirige la sede di New York, la Collezione e Fondazione Peggy Guggenheim a Venezia, e collabora con i direttori del Museo Guggenheim di Bilbao e del prossimo sito ad Abu Dhabi.
Westermann ha contribuito in modo significativo allo sviluppo della New York University Abu Dhabi, svolgendo un ruolo chiave nella sua espansione, reclutando docenti di rilievo e lanciando nuovi programmi. La sua formazione comprende un dottorato e un master presso la New York University, con particolare attenzione all'arte olandese.
La sua nomina è stata accolta con favore da personaggi di spicco del mondo dell'arte, tra cui Glenn D. Lowry, direttore del Museum of Modern Art di New York. La variegata esperienza di Westermann, incluso il suo ruolo di vicepresidente esecutivo della Andrew Mellon Foundation e le sue posizioni presso il NYU Institute of Fine Arts e il Clark Art Institute, la posizionano come leader altamente qualificato per il Guggenheim. Si prevede che assumerà il suo nuovo ruolo nel giugno 2024 e si stabilirà a Manhattan.
Wendy Fisher, presidente del Consiglio di amministrazione della Fondazione Guggenheim, ha espresso fiducia nella capacità di Westermann di guidare l'istituzione verso un futuro sostenibile, rafforzando al contempo il suo ruolo nel discorso pubblico e ampliando la sua portata.
Westermann si unì al Guggenheim in un momento difficile, con problemi al museo di Manhattan che andavano dalle trattative sindacali alle accuse di razzismo e discriminazione. Anche il Guggenheim Abu Dhabi, la cui apertura è prevista per il 2026, è sotto esame sulle condizioni di lavoro nella regione. Westermann riconosce la complessità del suo nuovo ruolo, vedendolo sia come una sfida che come un'opportunità adatta alla sua esperienza.
Selena Mattei