Todas las obras de Luigi De Giovanni
arte di luigi de giovanni • 16 obras de arte
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Galleria d'arte III Millennio San Marco 1047 30124 Venezia Tel. 0412413561 email: ------------------------------------------------------------------------ [...]
Galleria d'arte III Millennio
San Marco 1047 30124 Venezia Tel. 0412413561
email:
------------------------------------------------------------------------
COMUNICATO STAMPA
a cura della Galleria d'arte III Millennio
dal 15 al 30 Novembre personale di Luigi De Giovanni
Artista di origini pugliesi, presenta le sue opere per la prima volta a Venezia presso la Galleria d'arte III Millennio.
L'inaugurazione della manifestazione di svolgerà sabato 15 Novembre alle ore 17, presenterà il Prof. Eugenio Manzato Dir. Musei Civici di Treviso.
...le tele di Luigi De Giovanni sono mosse, delicatamente ma decisamente trattengono una grande forza spirituale, idealizzandola...
Prof.ssa Rinalda Truffi
direzione artistica
aperto dalle 10 alle 13 – dalle 15 alle 20 lunedì chiuso
open from 10 am to 1 pm – from 3 pm to 8 pm closed on monday
ingresso libero – free entrance
San Marco 1047 30124 Venezia Tel. 0412413561
email:
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COMUNICATO STAMPA
a cura della Galleria d'arte III Millennio
dal 15 al 30 Novembre personale di Luigi De Giovanni
Artista di origini pugliesi, presenta le sue opere per la prima volta a Venezia presso la Galleria d'arte III Millennio.
L'inaugurazione della manifestazione di svolgerà sabato 15 Novembre alle ore 17, presenterà il Prof. Eugenio Manzato Dir. Musei Civici di Treviso.
...le tele di Luigi De Giovanni sono mosse, delicatamente ma decisamente trattengono una grande forza spirituale, idealizzandola...
Prof.ssa Rinalda Truffi
direzione artistica
aperto dalle 10 alle 13 – dalle 15 alle 20 lunedì chiuso
open from 10 am to 1 pm – from 3 pm to 8 pm closed on monday
ingresso libero – free entrance
IL MIO STUDIO A SPECCHIA • 16 obras de arte
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Le opere, tecniche miste, una su tela e sei su carta, parlano con i colori e i materiali usati. I rossi [...]
Le opere, tecniche miste, una su tela e sei su carta, parlano con i colori e i materiali usati.
I rossi sono delle ferite che sanguinano, i neri sono angosce che attanagliano l’animo, le garze cercano di tamponare le ferite e danno forma a libri che raccolgono il dolore del vivere.
Grovigli, sempre di garze e colore, descrivono pensieri e azioni non più chiare ma offuscate dalla sete di potere. Con questi simboli l’artista cerca di tamponare i fiotti di sangue che i più deboli versano per l’arroganza dei più forti.
Tutto parla. I frammenti di jeans raccontano i sogni, del mitico sessantotto, infranti in un tradimento generazionale. Le parole disegnate (caos, morte, guerra, aiuto) sono emblema dell’autodistruzione dell’uomo che ha perso il senso della vita e della misura. Dei pertugi di speranza si ritrovano nei verdi ma sono così chiusi da simboli aggressivi che la fanno apparire lontanissima.
“Beyond the line”, oltre l’orizzonte, sensibilità dell’artista che avverte e descrive le angosce proprie e del nostro tempo. In queste opere c’è un ritrovarsi nel caos degli eventi, delle guerre, della morte, dell’inquinamento insensato, sordi agli urli muti di una terra in distruzione.
Federica Murgia
I rossi sono delle ferite che sanguinano, i neri sono angosce che attanagliano l’animo, le garze cercano di tamponare le ferite e danno forma a libri che raccolgono il dolore del vivere.
Grovigli, sempre di garze e colore, descrivono pensieri e azioni non più chiare ma offuscate dalla sete di potere. Con questi simboli l’artista cerca di tamponare i fiotti di sangue che i più deboli versano per l’arroganza dei più forti.
Tutto parla. I frammenti di jeans raccontano i sogni, del mitico sessantotto, infranti in un tradimento generazionale. Le parole disegnate (caos, morte, guerra, aiuto) sono emblema dell’autodistruzione dell’uomo che ha perso il senso della vita e della misura. Dei pertugi di speranza si ritrovano nei verdi ma sono così chiusi da simboli aggressivi che la fanno apparire lontanissima.
“Beyond the line”, oltre l’orizzonte, sensibilità dell’artista che avverte e descrive le angosce proprie e del nostro tempo. In queste opere c’è un ritrovarsi nel caos degli eventi, delle guerre, della morte, dell’inquinamento insensato, sordi agli urli muti di una terra in distruzione.
Federica Murgia
Il Calore del Colore • 15 obras de arte
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Luigi De Giovanni è un’artista, sardo d’adozione, che usa con sentimento innato il colore. Mediterraneo [...]
Luigi De Giovanni è un’artista, sardo d’adozione, che usa con sentimento innato il colore. Mediterraneo nei cromatismi, irruente e gestuale nel segno, con pennellate istintive e cariche, alcune volte quasi rabbiose, ci dona scorci di natura
pervasi da un vitalità impetuosa e ci immerge nel colore.
I dipinti in mostra parlano dei tempi dell’universo, dei cromatismi che cambiano con le stagioni della vita e della caducità della vita stessa quasi un invito a fermarci per riflettere sul senso dell’esistenza. Le vibrazioni del colore, diventato medium di sentimento, amalgamano i pensieri sino a rendere il dipinto un mondo magico da scoprire.
pervasi da un vitalità impetuosa e ci immerge nel colore.
I dipinti in mostra parlano dei tempi dell’universo, dei cromatismi che cambiano con le stagioni della vita e della caducità della vita stessa quasi un invito a fermarci per riflettere sul senso dell’esistenza. Le vibrazioni del colore, diventato medium di sentimento, amalgamano i pensieri sino a rendere il dipinto un mondo magico da scoprire.
IL CALORE DEL COLORE • 23 obras de arte
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Oli su tela, tecniche miste su jeans e installazione di pittosculture, in un suggestivo ambiente recuperato [...]
Oli su tela, tecniche miste su jeans e installazione di pittosculture, in un suggestivo ambiente recuperato all’arte, concorrono a dare uno scorcio del mondo dell’artista.
PRIMAVERA • 10 obras de arte
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I dipinti in mostra parlano dei tempi dell’universo, dei cromatismi che cambiano con le stagioni della [...]
I dipinti in mostra parlano dei tempi dell’universo, dei cromatismi che cambiano con le stagioni della vita e della caducità della vita stessa quasi un invito a fermarci per riflettere sul senso dell’esistenza.
il mio essere • 16 obras de arte
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DOMENICA ALL’INSEGNA DELL’ARTE A BORGO CARDIGLIANO Pittura, musica, letteratura e quel tocco di inafferrabile [...]
DOMENICA ALL’INSEGNA DELL’ARTE A BORGO CARDIGLIANO
Pittura, musica, letteratura e quel tocco di inafferrabile magia che contrassegna Borgo Cardigliano, “Città del sole e del vento” nei pressi di Specchia. Sarà insomma una domenica sera d’eccezione, il 30 luglio, nel piccolo centro del Basso Salento restituito a nuova vita e consegnato alla cultura. Nell’ambito della mostra delle opere di Luigi De Giovanni, “Elios”, allestita nella Sala degli Ulivi fino al 5 agosto, la casa editrice “Il Raggio Verde” presenterà infatti a partire dalle 20.30 le sue “Locandine letterarie”, introdotte da Carmen De Stasio e Maurizio Nocera e recitate dall’attore Salvatore Della Villa.
Colonna sonora della serata la performance del pianista Gabriele De Carlo, nuovo, giovanissimo talento sfornato dal Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce sotto l’abile guida del maestro Carlo Scorrano e già vincitore di numerosi riconoscimenti. De Carlo eseguirà brani di Bach-Busoni (“Ciaccona”), di Chopin (“Mazurka op. 17 n.4”, “Ballata n.4”, “Notturno opus extra in Do diesis minore”), Liszt (“Parafrasi su Rigoletto”).
Scheda tecnica della mostra
Coniugare arte e territorio, l’uomo e l’artista alla propria terra d’origine.
E’ questo lo spirito di Elios, non una semplice mostra personale ma un tassello significativo
nella carriera artistica di Luigi De Giovanni che pur vivendo lontano dalla propria terra
continua con la sua arte a portare i colori del Salento nel mondo.
ELIOS
…il luogo e l’arte, la terra e l’artista in un’alchimia che proprio nella luce trova la sua essenza…
Un luogo da vita ad un artista e questi ne diventa l’espressione, l’humus loci di quel posto l’accompagna, gli suggerisce luci, colori, sentimenti, anima.
Elios è il titolo di questa mostra, perché il variare della luce è ciò che ricerca Luigi De Giovanni nelle sue opere, perché il sole è motore della vita, luce e ombra delle cose.
Il Salento è luce e Specchia, borgo che ha dato i natali all’artista, (Specla) è cumulo di pietre che riflettono la luce che lo colpisce e la riverbera sulle cose che in un istante si animano di vita in modo tale che l’artista possa fissarla nei quadri.
L’arte di De Giovanni è racconto concatenato di luce, luogo e colori.
Le opere in mostra, non necessariamente solo paesaggi, sono riconducibili al Salento, ma in esse, nella loro multiforme luce che palesa allo spettatore un luogo, spesso dell’animo, si avverte questa, da lui amatissima, terra.
Gli alberi, contorti dal tempo, degli ulivi, la terra rossa, i fiori, i colori, le luci dei dipinti raccontano di questa terra in un rimando costante che porta al tempo che passa e all’immutata natura.
Cardigliano è una piccola parte di Specchia ma ne è l’essenza concettuale, infatti, in esso si ritrovano tutte le antiche fatiche degli Specchiesi fissate in una struttura che, se pur riattata, conserva intatte le simbologie e gli elementi della vita contadina e della lavorazione del tabacco.
Oggi è un posto elegante, bello, razionalmente ristrutturato nel rispetto dell’esistente e dell’ambiente, adibito a vacanze, convegni e arte.
Le opere dell’artista, cantico alla natura, sono esposte nella “Sala degli Ulivi e il critico d’arte Toti Carpentieri ne dà un lettura che è proprio un riscoprire l’interiorità dell’artista legato al luogo. F. Murgia
Pittura, musica, letteratura e quel tocco di inafferrabile magia che contrassegna Borgo Cardigliano, “Città del sole e del vento” nei pressi di Specchia. Sarà insomma una domenica sera d’eccezione, il 30 luglio, nel piccolo centro del Basso Salento restituito a nuova vita e consegnato alla cultura. Nell’ambito della mostra delle opere di Luigi De Giovanni, “Elios”, allestita nella Sala degli Ulivi fino al 5 agosto, la casa editrice “Il Raggio Verde” presenterà infatti a partire dalle 20.30 le sue “Locandine letterarie”, introdotte da Carmen De Stasio e Maurizio Nocera e recitate dall’attore Salvatore Della Villa.
Colonna sonora della serata la performance del pianista Gabriele De Carlo, nuovo, giovanissimo talento sfornato dal Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce sotto l’abile guida del maestro Carlo Scorrano e già vincitore di numerosi riconoscimenti. De Carlo eseguirà brani di Bach-Busoni (“Ciaccona”), di Chopin (“Mazurka op. 17 n.4”, “Ballata n.4”, “Notturno opus extra in Do diesis minore”), Liszt (“Parafrasi su Rigoletto”).
Scheda tecnica della mostra
Coniugare arte e territorio, l’uomo e l’artista alla propria terra d’origine.
E’ questo lo spirito di Elios, non una semplice mostra personale ma un tassello significativo
nella carriera artistica di Luigi De Giovanni che pur vivendo lontano dalla propria terra
continua con la sua arte a portare i colori del Salento nel mondo.
ELIOS
…il luogo e l’arte, la terra e l’artista in un’alchimia che proprio nella luce trova la sua essenza…
Un luogo da vita ad un artista e questi ne diventa l’espressione, l’humus loci di quel posto l’accompagna, gli suggerisce luci, colori, sentimenti, anima.
Elios è il titolo di questa mostra, perché il variare della luce è ciò che ricerca Luigi De Giovanni nelle sue opere, perché il sole è motore della vita, luce e ombra delle cose.
Il Salento è luce e Specchia, borgo che ha dato i natali all’artista, (Specla) è cumulo di pietre che riflettono la luce che lo colpisce e la riverbera sulle cose che in un istante si animano di vita in modo tale che l’artista possa fissarla nei quadri.
L’arte di De Giovanni è racconto concatenato di luce, luogo e colori.
Le opere in mostra, non necessariamente solo paesaggi, sono riconducibili al Salento, ma in esse, nella loro multiforme luce che palesa allo spettatore un luogo, spesso dell’animo, si avverte questa, da lui amatissima, terra.
Gli alberi, contorti dal tempo, degli ulivi, la terra rossa, i fiori, i colori, le luci dei dipinti raccontano di questa terra in un rimando costante che porta al tempo che passa e all’immutata natura.
Cardigliano è una piccola parte di Specchia ma ne è l’essenza concettuale, infatti, in esso si ritrovano tutte le antiche fatiche degli Specchiesi fissate in una struttura che, se pur riattata, conserva intatte le simbologie e gli elementi della vita contadina e della lavorazione del tabacco.
Oggi è un posto elegante, bello, razionalmente ristrutturato nel rispetto dell’esistente e dell’ambiente, adibito a vacanze, convegni e arte.
Le opere dell’artista, cantico alla natura, sono esposte nella “Sala degli Ulivi e il critico d’arte Toti Carpentieri ne dà un lettura che è proprio un riscoprire l’interiorità dell’artista legato al luogo. F. Murgia
OLIO SU JEANS • 14 obras de arte
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CRITICA …Il mondo poetico di Luigi De Giovanni è il simbolo di un canto fecondo, ma anche il palcoscenico [...]
CRITICA
…Il mondo poetico di Luigi De Giovanni è il simbolo di un canto fecondo, ma anche il palcoscenico di presenze felici , anche se quella umana è assente. E’ artista che avverte il desiderio di vivere la tela del dipinto come pagina di un diario infinito, perché infiniti sono i particolari e i messaggi della natura. Egli sente la necessità di portare in superficie risposte alle nostre inquietudini esistenziali. Nei suoi lavori l’albero, rappresenta l’archetipo che sulla tela si tramuta in poetica fantasia, esaltato in forme riconducibili al vero. Sono sufficienti pochi temi per Luigi De Giovanni per comunicare le proprie illuminazioni che si rivelano come esclamazioni interiori. Il suo intimismo postimpressionista vive tramite la necessità di captare l’assoluto e di guardare alla staticità del paesaggio, come a qualcosa di definito, di eterno.
Paolo Levi
…Il mondo poetico di Luigi De Giovanni è il simbolo di un canto fecondo, ma anche il palcoscenico di presenze felici , anche se quella umana è assente. E’ artista che avverte il desiderio di vivere la tela del dipinto come pagina di un diario infinito, perché infiniti sono i particolari e i messaggi della natura. Egli sente la necessità di portare in superficie risposte alle nostre inquietudini esistenziali. Nei suoi lavori l’albero, rappresenta l’archetipo che sulla tela si tramuta in poetica fantasia, esaltato in forme riconducibili al vero. Sono sufficienti pochi temi per Luigi De Giovanni per comunicare le proprie illuminazioni che si rivelano come esclamazioni interiori. Il suo intimismo postimpressionista vive tramite la necessità di captare l’assoluto e di guardare alla staticità del paesaggio, come a qualcosa di definito, di eterno.
Paolo Levi
sutta e capanne u ripa • 22 obras de arte
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“Profiles of his soul” Personale di pittura di Luigi De Giovanni “SUTTA E CAPANNE U RIPA” Via Umberto [...]
“Profiles of his soul”
Personale di pittura di Luigi De Giovanni
“SUTTA E CAPANNE U RIPA” Via Umberto I°, 1 Specchia (Lecce)
Dal 14 al 26 agosto 2006
Organizza “Il Raggio Verde” Lecce
SUTTA E CAPANNE U RIPA: un piccolo ma caratteristico spazio, che vanta un bel porticato che, anche questo, si anima dei colori d’opere, Profiles of his soul.
Le opere di Luigi De Giovanni diventano per lo spettatore un dialogo con il suo animo.
Parlano raccontando gioie e drammi, dolore e felicità, serenità e angoscia, guerra e pace: sensazioni dell’esistere.
I colori, le pennellate, tracciano il profilo dell’animo dell’artista rendendoci partecipi di quel suo vivere intimo, che si manifesta solo con le opere: libri aperti dei suoi sentimenti.
La lettura talvolta può apparire semplice, ma all’attento osservatore è chiara la realtà del suo percepire e del suo raccontare.
I tocchi neri di colore sembrano uno squarcio nell’anima, un urlo che si sente anche se celato dall’apparente gioia dei fiori.
L’urlo si fa più chiaro, quando si osservano i jeans, in essi squarci, brandelli, tagli e colori lanciano all’unisono un grido di morte, non sempre ascoltato.
E’ la vita su questa terra che si fa sempre più drammatica e l’artista ne coglie appieno il significato ferale fissandolo sulle tele.
In molte opere si palesa l’angoscia, la disperazione, la paura, ma questo non significa che la felicità non sia presente nell’animo dell’artista.
La felicità è presente in paesaggi sfiorati dalle tempeste, in fiori scompigliati da una brezza impertinente, nei dipinti che raccontano il trascorrere delle stagioni, nei colori che parlano rasserenando il suo animo e il nostro.
Essa è, inoltre, presente nei colori che delineano scorci di natura illuminata da una solare luce di vita; in fiori che sprizzano colori vitali ma anche in quelli che hanno perso i petali e parlano di vita compiuta. E’ l’artista che ci dona un profilo dell’esistere che è quello del suo animo.
Paesaggi, fiori sono opere prive di scritte urlanti, apparentemente in contrasto con i jeans ma profondamente riconducibili ad essi nelle pennellate violente e cariche e nei colori.
Basta osservare le pennellate, alcune volte date come se si usasse uno stiletto affilatissimo altre date come una carezza. Graffi sulla tela che scavano, incidono, come incidono le ferite su un corpo o su un animo, o un soffio di pennello che raddolcisce i cuori.
Un animo sensibile che non si lascia governare dall’angoscia, ma, trova motivi in uno spiraglio alla fiducia alla vita, all’amore, alla natura.
Il racconto sulle tele, autobiografico, traccia il profilo dell’animo di De Giovanni, profiles of his soul.
Specchia 9 agosto ’06 Federica Murgia
Personale di pittura di Luigi De Giovanni
“SUTTA E CAPANNE U RIPA” Via Umberto I°, 1 Specchia (Lecce)
Dal 14 al 26 agosto 2006
Organizza “Il Raggio Verde” Lecce
SUTTA E CAPANNE U RIPA: un piccolo ma caratteristico spazio, che vanta un bel porticato che, anche questo, si anima dei colori d’opere, Profiles of his soul.
Le opere di Luigi De Giovanni diventano per lo spettatore un dialogo con il suo animo.
Parlano raccontando gioie e drammi, dolore e felicità, serenità e angoscia, guerra e pace: sensazioni dell’esistere.
I colori, le pennellate, tracciano il profilo dell’animo dell’artista rendendoci partecipi di quel suo vivere intimo, che si manifesta solo con le opere: libri aperti dei suoi sentimenti.
La lettura talvolta può apparire semplice, ma all’attento osservatore è chiara la realtà del suo percepire e del suo raccontare.
I tocchi neri di colore sembrano uno squarcio nell’anima, un urlo che si sente anche se celato dall’apparente gioia dei fiori.
L’urlo si fa più chiaro, quando si osservano i jeans, in essi squarci, brandelli, tagli e colori lanciano all’unisono un grido di morte, non sempre ascoltato.
E’ la vita su questa terra che si fa sempre più drammatica e l’artista ne coglie appieno il significato ferale fissandolo sulle tele.
In molte opere si palesa l’angoscia, la disperazione, la paura, ma questo non significa che la felicità non sia presente nell’animo dell’artista.
La felicità è presente in paesaggi sfiorati dalle tempeste, in fiori scompigliati da una brezza impertinente, nei dipinti che raccontano il trascorrere delle stagioni, nei colori che parlano rasserenando il suo animo e il nostro.
Essa è, inoltre, presente nei colori che delineano scorci di natura illuminata da una solare luce di vita; in fiori che sprizzano colori vitali ma anche in quelli che hanno perso i petali e parlano di vita compiuta. E’ l’artista che ci dona un profilo dell’esistere che è quello del suo animo.
Paesaggi, fiori sono opere prive di scritte urlanti, apparentemente in contrasto con i jeans ma profondamente riconducibili ad essi nelle pennellate violente e cariche e nei colori.
Basta osservare le pennellate, alcune volte date come se si usasse uno stiletto affilatissimo altre date come una carezza. Graffi sulla tela che scavano, incidono, come incidono le ferite su un corpo o su un animo, o un soffio di pennello che raddolcisce i cuori.
Un animo sensibile che non si lascia governare dall’angoscia, ma, trova motivi in uno spiraglio alla fiducia alla vita, all’amore, alla natura.
Il racconto sulle tele, autobiografico, traccia il profilo dell’animo di De Giovanni, profiles of his soul.
Specchia 9 agosto ’06 Federica Murgia
mostra a lecce aprile 2007 • 27 obras de arte
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“IN-COLORE” LUIGI DE GIOVANNI al Beauty and Book Salon Via Fazzi, 20 - Lecce - Inaugurazione: 4 aprile [...]
“IN-COLORE”
LUIGI DE GIOVANNI al Beauty and Book Salon Via Fazzi, 20 - Lecce - Inaugurazione: 4 aprile 2007
Spazio espositivo: Beauty and Book Salon - Via Fazzi, 20 - Lecce
Cell. 339.4487602
E. mail:
Inaugurazione: 4 aprile 2007
Vernissage: ore 20
Dal 4 al 30 aprile 2007
Beauty and Book Salon e Il Raggio Verde edizioni presentano: “IN-COLORE”
A cura di: Carmen De Stasio
Presenta l’artista: Carmen De Stasio
Ingresso libero
Artista: LUIGI DE GIOVANNI
Un Beauty and Book Salon è un luogo inconsueto per una mostra d’arte, è un luogo dove si cura la bellezza del corpo che, in questo caso, diventa luogo, anche, per la bellezza dello spirito.
Si parla d’alchimia dei colori nei maquillage e nei dipinti: entrambi ricercano la poesia del bello.
Si… di bello si tratta, sia quando ci si riferisce ai sempre più sofisticati corpi o ai visi delle persone, che nell’arte dove la creazione d’opere, le cui emozioni di poesia dolce e malinconica si contrappongono a quel-le tragiche e di distruzione, indagano il bello o il brutto della vita. Questo incontrarsi e allontanarsi di senti-menti, che nella pittura originano armonie e dissonanze di colori, ben sposa i turbamenti di corpi “imperfetti” che in un beauty salon ricercano i sogni e gli ideali di bello, spesso appagati.
Nella presentazione critica la professoressa Carmen De Stasio ben descrive il mondo di “colori” dell’artista Luigi De Giovanni.
LUIGI DE GIOVANNI al Beauty and Book Salon Via Fazzi, 20 - Lecce - Inaugurazione: 4 aprile 2007
Spazio espositivo: Beauty and Book Salon - Via Fazzi, 20 - Lecce
Cell. 339.4487602
E. mail:
Inaugurazione: 4 aprile 2007
Vernissage: ore 20
Dal 4 al 30 aprile 2007
Beauty and Book Salon e Il Raggio Verde edizioni presentano: “IN-COLORE”
A cura di: Carmen De Stasio
Presenta l’artista: Carmen De Stasio
Ingresso libero
Artista: LUIGI DE GIOVANNI
Un Beauty and Book Salon è un luogo inconsueto per una mostra d’arte, è un luogo dove si cura la bellezza del corpo che, in questo caso, diventa luogo, anche, per la bellezza dello spirito.
Si parla d’alchimia dei colori nei maquillage e nei dipinti: entrambi ricercano la poesia del bello.
Si… di bello si tratta, sia quando ci si riferisce ai sempre più sofisticati corpi o ai visi delle persone, che nell’arte dove la creazione d’opere, le cui emozioni di poesia dolce e malinconica si contrappongono a quel-le tragiche e di distruzione, indagano il bello o il brutto della vita. Questo incontrarsi e allontanarsi di senti-menti, che nella pittura originano armonie e dissonanze di colori, ben sposa i turbamenti di corpi “imperfetti” che in un beauty salon ricercano i sogni e gli ideali di bello, spesso appagati.
Nella presentazione critica la professoressa Carmen De Stasio ben descrive il mondo di “colori” dell’artista Luigi De Giovanni.
BEYOND THE LINE • 27 obras de arte
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Galleria d"arte III Millennio San Marco 1047 30124 Venezia Tel. 0412413561 COMUNICATO STAMPA presso [...]
Galleria d"arte III Millennio
San Marco 1047
30124 Venezia
Tel. 0412413561
COMUNICATO STAMPA
presso la Galleria d"Arte III Millennio
dal 12 al 30 Novembre
opere di: Luigi De Giovanni
Vernissage Sabato 12 Novembre 2005 ore 18
presenterà il Dott. Nicola Eremita Direttore Artistico.
Luigi De Giovanni
Seconda edizione della personale di Luigi De Giovanni alla Galleria d"Arte III Millennio. Prosegue la collezione delle nature morte e dei paesaggi naturalistici di suggestiva bellezza.
L"artista fa della pittura un luogo in cui, solo chi ha affrontato le difficoltà della vita può abbandonare le membra e lasciare appese al chiodo le vesti umide.
Prof.ssa Rinalda Truffi
direzione artistica –
PRESS COMMUNIQUE"
from 12 to 30 November 2003
works of: Luigi De Giovanni
Opening Saturday 12 November 2005 6 p.m.
introduction by Mr. Nicola Eremita Art Director.
at the art gallery "Galleria d"Arte III Millennio"
Second edition of Luigi De Giovanni"s solo exhibition at Galleria d"Arte III Millennio. It goes on the collection of still lifes and naturalistic landscapes of impressive beauty.
The artist makes the painting a place where only who has faced the life troubles, can lay down limbs and hang up wet dresses.
Prof.ssa Rinalda Truffi
artistic direction
Profili dell’essere
Narrare con i colori, descrivere luoghi, scampoli di vegetazione nei percorsi della vita, sentimenti e passioni, questa è l’essenza della pittura di De Giovanni e delle opere che dal 12 novembre sono esposte alla galleria d’arte “III° Millennio” di Venezia.
Paesaggi, fiori: scorci di un animo che racconta, con i dipinti diventati fotogrammi di un film, le sensazioni che un uomo del nostro tempo avverte ed interpreta.
Per uno spettatore, troppo impegnato o distratto dai continui stimoli offerti da una tecnologia in progresso, ciò che dona la natura è così scontato che non si vede se non attraverso la mediazione di un artista del calibro di De Giovanni che riesce a coniugare i doni che essa offre con il vivere d’oggi.
Segni che tratteggiano i profili dell’essere pur rappresentando l’essere della natura con i fiori suoi prodotti meno duraturi o con scorci di paesaggi che nelle opere appaiono incontaminati nonostante siano spesso inquinati e deturpati.
Dipinti come luoghi spirituali per sentirsi compartecipi con l’ambiente.
Opere metafore di sentimenti, malinconie, turbamenti, gioia, desiderio di vivere appieno si ritrovano in fiori ormai sfioriti, in steli che hanno ancora attaccato il peduncolo in un ricordo di vita, in boccioli che appaiono timidi ma nascondono la sicurezza di un nuovo periodo dell’essere che li attende.
Il paesaggio in tagli che si perdono nell’infinito o che indagano ristretti ambiti di vegetazione sono icone di speranza nella salvezza della natura e dell’uomo, un soffio di vita.
I colori, attori, delineano i climi in interpretazioni originali ed efficaci.
Gli intrichi di pennellate creano luoghi dello spirito che riescono a suscitare sensazioni uniche ed indimenticabili.
Cagliari 5/11/2005 Federica Murgia
Luigi De Giovanni nasce il 12 Febbraio del 1950 a Specchia (Lecce).
Sin dalla più tenera età esegue disegni ed acquerelli seguito dalla madre.
- 1967 dipinge assiduamente e fa la sua prima mostra collettiva.
- 1969 si diploma all’Istituto d’Arte di Poggiardo.
- 1970 comincia a dipingere in maniera informale usando tecniche
miste e collage.
- 1974 si diploma all’Accademia delle Belle Arti di Roma.
- 1970 / 1978 segue il Corso Libero del Nudo.
- 1973 con il maestro Avanessian inizia lo studio dell’imprimitura delle
tele e l’uso delle terre.
- 1974 si perfeziona nella tecnica ad olio.
- 1980 sperimenta la tempera all’uovo; realizza alcune opere con un
unico filo conduttore “ le scalate sociali”.
- 1988 sperimenta tecniche miste con l’uso di materiali di scarto
simbolo di “rifiuto” quali: segatura, trucioli metallici, pezzi di
gomma inservibili, carta e tessuti.
- 1988 inizia il rapporto con la Galleria “Mentana” di Firenze che lo
presenta alla Fiera Arco di Madrid.
- 1990 comincia a realizzare e ad esporre opere che hanno come filo
conduttore “l’angoscia nella società attuale” e comincia ad
usare i vecchi jeans come tele per le sue opere a carattere
sociale.
Internet:
Cagliari 05 /11/2005 Federica Murgia
E.mail:
Tel. 070 664489 Cell. 3283516620
San Marco 1047
30124 Venezia
Tel. 0412413561
COMUNICATO STAMPA
presso la Galleria d"Arte III Millennio
dal 12 al 30 Novembre
opere di: Luigi De Giovanni
Vernissage Sabato 12 Novembre 2005 ore 18
presenterà il Dott. Nicola Eremita Direttore Artistico.
Luigi De Giovanni
Seconda edizione della personale di Luigi De Giovanni alla Galleria d"Arte III Millennio. Prosegue la collezione delle nature morte e dei paesaggi naturalistici di suggestiva bellezza.
L"artista fa della pittura un luogo in cui, solo chi ha affrontato le difficoltà della vita può abbandonare le membra e lasciare appese al chiodo le vesti umide.
Prof.ssa Rinalda Truffi
direzione artistica –
PRESS COMMUNIQUE"
from 12 to 30 November 2003
works of: Luigi De Giovanni
Opening Saturday 12 November 2005 6 p.m.
introduction by Mr. Nicola Eremita Art Director.
at the art gallery "Galleria d"Arte III Millennio"
Second edition of Luigi De Giovanni"s solo exhibition at Galleria d"Arte III Millennio. It goes on the collection of still lifes and naturalistic landscapes of impressive beauty.
The artist makes the painting a place where only who has faced the life troubles, can lay down limbs and hang up wet dresses.
Prof.ssa Rinalda Truffi
artistic direction
Profili dell’essere
Narrare con i colori, descrivere luoghi, scampoli di vegetazione nei percorsi della vita, sentimenti e passioni, questa è l’essenza della pittura di De Giovanni e delle opere che dal 12 novembre sono esposte alla galleria d’arte “III° Millennio” di Venezia.
Paesaggi, fiori: scorci di un animo che racconta, con i dipinti diventati fotogrammi di un film, le sensazioni che un uomo del nostro tempo avverte ed interpreta.
Per uno spettatore, troppo impegnato o distratto dai continui stimoli offerti da una tecnologia in progresso, ciò che dona la natura è così scontato che non si vede se non attraverso la mediazione di un artista del calibro di De Giovanni che riesce a coniugare i doni che essa offre con il vivere d’oggi.
Segni che tratteggiano i profili dell’essere pur rappresentando l’essere della natura con i fiori suoi prodotti meno duraturi o con scorci di paesaggi che nelle opere appaiono incontaminati nonostante siano spesso inquinati e deturpati.
Dipinti come luoghi spirituali per sentirsi compartecipi con l’ambiente.
Opere metafore di sentimenti, malinconie, turbamenti, gioia, desiderio di vivere appieno si ritrovano in fiori ormai sfioriti, in steli che hanno ancora attaccato il peduncolo in un ricordo di vita, in boccioli che appaiono timidi ma nascondono la sicurezza di un nuovo periodo dell’essere che li attende.
Il paesaggio in tagli che si perdono nell’infinito o che indagano ristretti ambiti di vegetazione sono icone di speranza nella salvezza della natura e dell’uomo, un soffio di vita.
I colori, attori, delineano i climi in interpretazioni originali ed efficaci.
Gli intrichi di pennellate creano luoghi dello spirito che riescono a suscitare sensazioni uniche ed indimenticabili.
Cagliari 5/11/2005 Federica Murgia
Luigi De Giovanni nasce il 12 Febbraio del 1950 a Specchia (Lecce).
Sin dalla più tenera età esegue disegni ed acquerelli seguito dalla madre.
- 1967 dipinge assiduamente e fa la sua prima mostra collettiva.
- 1969 si diploma all’Istituto d’Arte di Poggiardo.
- 1970 comincia a dipingere in maniera informale usando tecniche
miste e collage.
- 1974 si diploma all’Accademia delle Belle Arti di Roma.
- 1970 / 1978 segue il Corso Libero del Nudo.
- 1973 con il maestro Avanessian inizia lo studio dell’imprimitura delle
tele e l’uso delle terre.
- 1974 si perfeziona nella tecnica ad olio.
- 1980 sperimenta la tempera all’uovo; realizza alcune opere con un
unico filo conduttore “ le scalate sociali”.
- 1988 sperimenta tecniche miste con l’uso di materiali di scarto
simbolo di “rifiuto” quali: segatura, trucioli metallici, pezzi di
gomma inservibili, carta e tessuti.
- 1988 inizia il rapporto con la Galleria “Mentana” di Firenze che lo
presenta alla Fiera Arco di Madrid.
- 1990 comincia a realizzare e ad esporre opere che hanno come filo
conduttore “l’angoscia nella società attuale” e comincia ad
usare i vecchi jeans come tele per le sue opere a carattere
sociale.
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Cagliari 05 /11/2005 Federica Murgia
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