La Difficile Distinzione tra Realismo e Iperrealismo nell'Arte

La Difficile Distinzione tra Realismo e Iperrealismo nell'Arte

Olimpia Gaia Martinelli | 9 lug 2024 17 minuti di lettura 3 commenti
 

Qual è uno dei concetti più difficili da capire della storia dell'arte? La risposta, signore e signori, risiede nella complicata e a tratti esasperante differenziazione tra Realismo e Iperrealismo. Ma non temete! Faremo luce su questo enigma artistico con esempi fornitici dai talentuosi artisti di Artmajeur...

ABOUT OF SOCKS. (2024) Dipinto di Igor Shulman

Qual è uno dei concetti più difficili da capire della storia dell'arte? 

La risposta, signore e signori, risiede nella complicata e a tratti esasperante differenziazione tra Realismo e Iperrealismo. Un vero e proprio rompicapo che ha fatto grattare la testa a più di un critico e appassionato d'arte. Ma non temete! Faremo luce su questo enigma artistico con esempi fornitici dai talentuosi artisti di Artmajeur. Ma prima, facciamo un tuffo nella storia e nelle definizioni dei singoli movimenti, per poi chiarirne una volta per tutte le differenze.

ZITRONE 2 (2024) Dipinto di Elena Tronina

Realismo: Storia, Caratteristiche e Maggiori Esponenti

Il Realismo è nato in Francia nella metà del XIX secolo come risposta alle idealizzazioni del Romanticismo. Questo movimento si proponeva di rappresentare la realtà quotidiana senza abbellimenti, concentrandosi su soggetti comuni e scene di vita ordinaria. Le opere realiste si caratterizzano per la loro attenzione ai dettagli, l'uso della luce naturale e una resa autentica della società. 

Il suddetto movimento emerse in un contesto di profonde trasformazioni sociali ed economiche, che si diffusero intorno al 1840. La rivoluzione industriale e l'urbanizzazione stavano effettivamente cambiando radicalmente la vita delle persone. In risposta a questi mutamenti, gli artisti realisti decisero di allontanarsi dai temi eroici e dai paesaggi idilliaci del Romanticismo, per concentrarsi invece sulla quotidianità dell'epoca. Aspettate un attimo, ma dove avvenne tale evoluzione dell'arte figurativa? La Francia, con la sua effervescenza culturale e le sue dinamiche sociali in evoluzione, fu il terreno fertile per la nascita del movimento!

Adesso, è però giunto il momento di precisare per quali peculiarità le opere realiste si distinguono nel panorama artistico: in primo luogo, la rappresentazione fedele del dato reale è un elemento centrale. Gli artisti realisti si proponevano di catturare il mondo così com'è, evitando filtri, idealizzazioni o abbellimenti. Questo modus operandi portava a scegliere tematiche di tutti i giorni, come scene di vita comune, situazioni di lavoro, condizioni di povertà e momenti ordinari, che venivano immortalati con una forte carica emotiva e sociale, al fine di offrire al fruitore uno spaccato autentico e spesso critico della società del tempo.

In aggiunta, un'altra caratteristica distintiva del Realismo è quella di porre grande attenzione ai dettagli e alla precisione: gli artisti del movimento osservavano minuziosamente ciò che si palesava di fronte ai loro occhi, dedicando grande cura alla rappresentazione dei particolari, spostandosi da quelli contraddistintivi del paesaggio, a quelli peculiari del viso umano. Il tutto aveva la ragion d'essere di conferire un alto grado di verosimiglianza all'opera d'arte.

Inoltre, l'uso della luce naturale era fondamentale per gli artisti realisti. Quest'ultima non solo aggiungeva autenticità alle scene raffigurate, ma contribuiva anche a creare profondità e veridicità nelle composizioni, sottolineando la tridimensionalità e la concretezza dei soggetti dipinti. Attraverso tutte queste caratteristiche sopra elencate, il Realismo ha segnato un importante capitolo nella storia dell'arte, ponendosi come un movimento che rifletteva e criticava la realtà dell'epoca, mediante l'uso di un linguaggio visivo estremamente diretto e coinvolgente.

Parlando adesso delle figure di spicco del movimento, Gustave Courbet è stato spesso considerato il padre del Realismo, poichè egli ha sfidato le convenzioni artistiche del suo tempo con opere come "L'Atelier del pittore" e "Funerale a Ornans". In queste composizioni dettagliate, emotivamente intense e quotidiane il suo punto di vista ha rotto con le tradizioni idealizzanti del passato, elevando la vita comune a soggetto degno di considerazione artistica.

Parallelamente, Jean-François Millet ha portato sulla tela la vita dei contadini, infondendo nei suoi dipinti un senso di dignità e realismo al racconto a riguardo di questa classe sociale. Opere come "L'Angelus" e "Le spigolatrici" non solo mostrano la durezza del lavoro rurale, ma esprimono anche il profondo legame tra i suddetti uomini e la terra. Millet, con il suo sguardo empatico e le sue pennellate morbide, illumina le vite dei lavoratori agricoli, offrendo una visione rispettosa e umanizzata del loro mondo.

In un contesto urbano e sociale differente, Honoré Daumier ha utilizzato l'arte come strumento di critica e riflessione sulle ingiustizie del suo tempo. Con le sue incisive caricature e opere come "Rue Transnonain", Daumier ha messo in luce le disuguaglianze e le contraddizioni della società. Il suo stile satirico e diretto ha reso le sue opere potenti commenti visivi sulle condizioni sociali e politiche, facendo emergere con forza la voce delle classi meno rappresentate.

Curiosità

Ora che ti ho raccontato tutto quello che puoi comunemente leggere sui libri e sul web, pensavi fosse finita qui? Ti pare che mi accontento di scrivere ciò che trovi ovunque? No, mio caro intenditore! Voglio stupirti con 'effetti speciali'! Prepara i popcorn, perché sta per iniziare lo spettacolo delle notizie poco conosciute, riservate ai veri appassionati come te. Ecco tre curiosità che ti faranno vedere il movimento del Realismo sotto una luce completamente nuova! 

  • Scandalo e Controversia

Immagina la scena: Parigi, metà del XIX secolo. Un pubblico elegante e benpensante si raduna in una sala espositiva, attendendo con impazienza di vedere le ultime opere. La tensione è palpabile. D'un tratto, viene svelata "Funerale a Ornans" di Gustave Courbet. Gli occhi si spalancano, bocche aperte in un misto di stupore e orrore. Alcuni si coprono gli occhi, incapaci di sostenere la vista di un evento così ordinario e crudo. Altri piangono, commossi dalla realtà brutale e innegabile rappresentata sulla tela. Un signore con un cilindro indica il dipinto con aria scandalizzata, mentre una signora dal cappellino decorato strilla: "Troppo ordinario!"

Questa scena basata su fatti reali, che ho amplificato con la mia fantasia, va intesa per far parte di un episodio legato ad un'epoca in cui i dipinti di santi e mitologie erano la norma, ma la rappresentazione di un semplice funerale di paese era un vero pugno nello stomaco. Courbet si dimostrò appunto pronto a sfidare le convenzioni, per portare un pezzo di verità nel mondo dell'arte.

  • Influenza sulla Fotografia

Volete un altro colpo di scena? Siete pronti? Pensate di poter immortalare questo momento di attesa con la macchina fotografica, perché parleremo proprio di lei. Di fatto, la fotografia non solo fu influenzata dal Realismo, ma divenne essa stessa una fonte d'ispirazione per il movimento!

Gli artisti realisti, affascinati dalle possibilità offerte da questa nuova tecnologia, iniziarono a vedere il mondo attraverso l'obiettivo. Adottarono una precisione quasi fotografica nelle loro opere, cercando di catturare la realtà con la stessa nitidezza e immediatezza dell'arte più giovane. La fotografia, con il suo potere di rendere istantaneamente il creato, divenne un alleato inaspettato per i pittori. Essa fornì nuovi strumenti e prospettive, offrendo loro una fonte di ispirazione per rappresentare il mondo così com'era, senza filtri o abbellimenti.

Questo scambio reciproco tra pittura e fotografia fu rivoluzionario. I grandi maestri potevano studiare le fotografie per comprendere meglio la luce, l'ombra e la composizione, e applicare queste conoscenze alle loro tele. Le immagini fotografiche permisero loro di osservare dettagli che l'occhio umano poteva facilmente trascurare, arricchendo così il loro lavoro con un realismo senza precedenti.

La fotografia non solo cambiò il modo di vedere e rappresentare il mondo, ma sfidò anche gli artisti a confrontarsi con il reale in modo più diretto e onesto: cercando di dar voce alla verità della vita quotidiana in tutta la sua complessità e bellezza.

  • Movimento Politico

Siamo arrivati alla curiosità numero tre, cosa vi aspettate adesso? La risposta risiede tutta nella politica! Il Realismo non era appunto solo una questione di pennelli e colori, ma anche di "cuori e ideali". I maestri non si limitavano a dipingere, ma si impegnavano attivamente per la società. I loro capolavori erano veri e propri manifesti politici, concepiti per gridare contro le ingiustizie e chiamare all'azione. Il sopra citato Honoré Daumier, ad esempio, non si limitò a ritrarre viaggiatori nelle sue opere, ma dette concretamente voce alla loro fatica e alla loro condizione. Nel suo "Vagone di terza classe", infatti, ogni figura diventa un potente simbolo della lotta e della resilienza della classe lavoratrice, il cui desidero di cambiamento sociale viene espresso tramite il loro quotidiano viaggio sui treni meno confortevoli...

Quindi, la prossima volta che viaggerai su di un vagone...Scherzo, quindi, la prossima volta che vedrai un'opera realista, ricorda: dietro quella tela c'è una storia di scandalo, innovazione e passione politica. Un vero e proprio ribaltamento dell'arte, che ha reso la realtà degna di essere dipinta e celebrata!

Esempi contemporanei

PAUL AVAIT FROID AUX PIEDS MAIS PAS AUX YEUX (2024) Dipinto di G. Carta

GIRL WITH WINGS (2017) Dipinto di Roman Rembovsky

Doppia Visione del Realismo: G. Carta e Roman Rembovsky a Confronto

G. Carta, nel dipinto "Paul avait froid aux pieds mais pas aux yeux", ritrae un giovane uomo seduto, che si infila un calzino bianco, mentre indossa solo un paio di slip arancioni. Alle sue spalle si può notare la presenza di una parete decorata con fiori colorati, che prendono vita su di uno sfondo nero. Il tutto è stato realizzato dalla pittrice con colori ad olio stesi su di una tela di lino, supporto sul quale si palesa la notevole attenzione con cui sono stati realizzati i dettagli muscolari e la texture della pelle, che rende l'opera affine alle peculiarità del sopra celebrato realismo. Inoltre Carta, solitamente incline a stili diversi, sorprende per la precisione e vivacità della rappresentazione in questione.

Parallelamente, Roman Rembovsky, in "Girl with Wings", raffigura una giovane ragazza con body rosa, che appare seduta in una posa alquanto "personale" su di una sedia da lavoro nera. Alle sue spalle, ali di piume appese al muro suggeriscono un elemento onirico o simbolico, inteso per trasmettere introspezione e tranquillità all'interno di una meticolosa e accurata composizione ad olio (vedi i dettagli del corpo e dell'espressione della ragazza).  

Carta e Rembovsky condividono proprio quest'ultima fedeltà al dato reale, nonostante la pittura della prima opera è stata stesa in maniera più veloce e "approssimata", oserei dire, talvolta, a "macchie" o "zone" cromatiche. Ad ogni modo, la voglia di rappresentare fedelmente la quotidianità, nella semplicità dei suoi gesti o dei suoi momenti, si presenta in stessa maniera nei due dipinti, anche se, ancora una volta, la vivacità dei colori di Carta si distingue. Quest'ultima pare avvicinarsi a un'ispirazione tratta da dall'esempio della Pop Art e dalla Street Art, tendenze effettivamente estremamente care all'artista. Rembovsky, al contrario, risponde con un realismo più "tradizionale", oltre che contemplativo e introspettivo, volto a concentrarsi sui dettagli anatomici e la postura della ragazza, che vuole fissare nella sua realtà fisica e psicologica. 

In conclusione, sebbene entrambi gli artisti utilizzino il realismo nelle loro opere, le loro tecniche e intenzioni variano significativamente, offrendo una ricca gamma di interpretazioni e sensazioni visive.

SUBMERGED #2 2023 (2023) Disegno di Paul Stowe

Iperrealismo: Storia, Caratteristiche e Maggiori Esponenti

L'Iperrealismo è un movimento artistico che si propone di rappresentare la realtà con una precisione estrema, utilizzando tecniche avanzate per creare immagini che spesso sembrano fotografie. Gli artisti iperrealisti si concentrano su scene di vita quotidiana, ritratti e paesaggi urbani, catturando ogni minimo particolare con meticolosità.

L'Iperrealismo è nato negli Stati Uniti tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70, contesto all'interno del quale è emerso come reazione alle due tendenze artistiche predominanti dell'epoca: l'Espressionismo Astratto e la Pop Art.

Negli anni '50 e '60, l'Espressionismo Astratto, rappresentato da artisti come Jackson Pollock e Willem de Kooning, dominava la scena artistica con un'enfasi sull'astrazione e l'espressione individuale. Parallelamente, la Pop Art, con figure di spicco come Andy Warhol e Roy Lichtenstein, incorporava elementi della cultura popolare e della pubblicità, rompendo le barriere tra arte alta e cultura di massa. Tuttavia, alcuni artisti si sentivano insoddisfatti da queste direzioni e cercavano una rappresentazione più fedele e dettagliata del dato reale: proprio questo desiderio di un nuovo "realismo" portò alla nascita dell'Iperrealismo. 

Gli artisti di quest'ultimo movimento iniziarono a utilizzare le fotografie come base per le loro opere, impiegando tecniche avanzate per creare immagini che sfidavano la percezione visiva. Tali procedimenti includevano anche, sia l'uso dell'aerografo per applicare il colore in strati sottili e uniformi, che quello della griglia, usata al fine di trasferire accuratamente i particolari dalle immagini fotografiche alle tele.

Mediante le suddette peculiarità l'Iperrealismo vuole celebrare, appunto, la resa di dettagli minuziosi, che sono intesi per dimostrare anche una spiccata maestria e tecnica, capace di riflettere profondamente, sia la percezione visiva, che ogni aspetto della vita moderna. Per raggiungere questo scopo ogni opera è di fatto il risultato di un lungo processo di osservazione e realizzazione, che invita gli spettatori a riscoprire la bellezza e la complessità di quello che ci capita ogni giorno. 

Adesso, come ho già fatto nel caso del sopra menzionato Realismo, siamo giunti alla parte in cui presento i maestri del movimento in questione: gli iperrealisti! Prima, però, vi invito a immaginare di osservare un volto umano non come un semplice insieme di lineamenti, ma come un paesaggio ricco di dettagli da esplorare, conoscere, scoprire e contemplare. È proprio questo che Leng Jun riesce a fare con i suoi ritratti!

Nello stesso modo in cui Leng Jun si immerge nell'intimità dei tratti fisionomici, rivelando con grande maestria anche la natura degli interni, degli oggetti e del vestiario presenti nelle composizioni, possiamo immaginare Juan Francisco Casas perdersi nelle minute espressioni facciali, che animano la vita quotidiana. Le sue opere, infatti, spesso create utilizzando semplici penne a sfera blu, immortalano momenti intimi e personali con una precisione straordinaria. "Selfie", serie di opere che è un perfetto esempio del suo stile, dimostra come l'artista non si limita a disegnare figure umane; attraverso il suo meticoloso tratteggio, ci fa vedere ogni singola linea e ombra come una parte essenziale della composizione, trasformando l'ordinario in qualcosa di straordinario.

Ora è il turno di Gottfried Helnwein, un artista che porta l'iperrealismo nel regno del ritratto con un tocco provocatorio e spesso inquietante, poichè indelebilmente legato a temi di denuncia sociale e psicologica. In "The Disasters of War", ad esempio, Helnwein ritrae bambini con un realismo incredibile, utilizzando la precisione del dettaglio per enfatizzare l'innocenza e la vulnerabilità dei soggetti. Anche in questo caso, però, il tutto è stato concepito per seguire uno scopo ben preciso: trasformare l'opera in una riflessione sulla fragilità della vita e la crudeltà umana, che viene rivelata scoprendo le storie nascoste dietro i volti ritratti. 

Infine, giungiamo nel mondo delle sculture di Ron Mueck, dove il movimento in questione prende vita nelle tre dimensioni, per forgiare figure umane, che, spesso in pose quotidiane o vulnerabili, sono intese per catturare l'essenza della vita umana. In capolavori come "In Bed", però, l'artista non si limita a riprodurre fedelmente il soggetto, ma, attraverso un uso sapiente delle proporzioni e dei dettagli, riesce anche evocare un senso di empatia e di intimità, al fine di coinvolgere emotivamente lo spettatore. 

Curiosità

Ho ancora voglia di stupirvi con chicche poco conosciute, così da conquistare le vostre simpatie! Questa volta, prendete appunti, perché con queste tre curiosità sull'Iperrealismo farete un figurone con chi vi piace. Pronti a conquistare anche la cotta più difficile da far innamorare?  

  • Origini fotografiche dell'Iperrealismo 

Immagina di essere all'inaugurazione di una mostra, camminando tra le opere d'arte con la persona che ti piace. Ti poni di fronte a un dipinto iperrealista e, con un gesto delicato, avvicini la tua mano all'opera, senza però toccarla, ovviamente! Poi, con un sorriso complice, dici, stupendo l'interlocutore: "Lo sai che questo dipinto è stato probabilmente eseguito a partire da una fotografia?" 

L'Iperrealismo, infatti, utilizza spesso immagini fotografiche come tecnica di base. Gli artisti iperrealisti iniziano il loro processo creativo scattando fotografie estremamente dettagliate dei loro soggetti. Questi scatti non sono solo una guida visiva, ma servono come fondamenta su cui costruire i loro dipinti con una precisione sorprendente. E c'è di più: molti artisti impiegano proiettori per trasferire le immagini fotografiche sulla tela, combinando così tecnologia e arte in un modo innovativo e poco noto. Questo metodo permette loro di catturare ogni minimo dettaglio, rendendo le loro opere incredibilmente realistiche e affascinanti.

  • L'uso della scala macro 

Immagina di essere di nuovo alla mostra, questa volta per un secondo appuntamento galante, ma con una persona diversa. Non vuoi ripetere lo stesso aneddoto, quindi decidi di sorprendere con qualcosa di nuovo. Ti fermi davanti a un altro dipinto iperrealista e, con un sorrisetto, dici: "Sai che c'è un aspetto affascinante dell'Iperrealismo di cui pochi parlano? L'uso della scala macro."

Gli artisti iperrealisti spesso ingrandiscono i loro soggetti ben oltre le dimensioni naturali per rivelare dettagli che l'occhio umano normalmente non percepisce. Questo non è solo un esercizio di abilità tecnica, ma una scelta deliberata per sottolineare la bellezza e la complessità della realtà quotidiana: proprio mediante il suddetto approccio è possibile vedere il mondo con occhi nuovi, ammirando la straordinaria minuziosità e la bellezza nascosta nei dettagli!

  • Emozioni nascoste dietro il realismo 

Come si conclude un appuntamento se non con un racconto galante? Dì alla persona che ti piace che nonostante la tua facciata hai un cuore sensibile, proprio come l'Iperrealismo, che non è freddo come sembra.

Dietro l'apparente freddezza e precisione tecnica dell'Iperrealismo si celano spesso emozioni profonde e messaggi personali. Questo aspetto del movimento è fin troppo spesso poco pubblicizzato, ma aggiunge una dimensione ulteriore alle opere iperrealiste, rendendole non solo impressionanti per la loro tecnica, ma anche toccanti per il loro contenuto. A questo punto, per darti un esempio di quanto appena affermato, ti riporto per un attimo al sopra citato interesse psicologico riscontrabile nell'operato di Gottfried Helnwein...

Ora siete armati di tutte le curiosità necessarie per apparire come irresistibili intenditori d'arte! 

Esempi contemporanei

BALLERINA CURLED UP (2022) Dipinto di Chung Yau Shek

ACRYLIC PAINTING IN HYPERREALISM "JUST MARTINI..." (2021) Dipinto di Nataliya Bagatskaya

Interpretazioni Contrapposte dell'Iperrealismo: Chung Yau Shek e Nataliya Bagatskaya a Confronto

"Ballerina curled up" di Chung Yau Shek raffigura in bianco e nero il corpo di una ballerina accovacciata in posizione fetale su un pavimento a scacchi, anch'esso bianco e nero. I due colori appena menzionati, onnipresenti nel dipinto, sono stati concepiti per mettere in risalto la cromia fluorescente delle scarpette da ballo, elemento chiave della composizione, in quanto ci permette di capire l'identità dell'effigiata. Questo stesso vivace arancione, insieme al sapiente uso delle luci e delle ombre all'interno dell'opera, crea un effetto tridimensionale, inteso a rendere l'immagine incredibilmente realistica e illusoriamente palpabile.

Analogamente, Nataliya Bagatskaya dimostra una straordinaria abilità nel catturare i dettagli nel suo "Just martini", dipinto che mostra una bottiglia aperta, un tappo di sughero e due bicchieri di carta su un tavolo, come per alludere al momento successivo alla fine di una grande festa. Ma cosa rende questa scena palpabile? Come può lo spettatore assetato confondersi e allungare le mani sulla bottiglia? Bagatskaya utilizza una combinazione di acrilico e lacca su tela per riprodurre i riflessi sulla superficie lucida della bottiglia e la texture dei bicchieri di carta, una tecnica meticolosa che rende la visione estremamente verosimile.

Confrontando i due dipinti, si nota che Shek si concentra sul corpo umano e sulla complessità delle forme organiche, mentre Bagatskaya esplora la bellezza delle cose semplici e quotidiane, come una bottiglia di Martini e dei bicchieri di carta. Entrambi gli artisti, tuttavia, riescono a trasformare l'ordinario in straordinario, rendendo i loro soggetti degni di tutta l'attenzione e la contemplazione del fruitore. L'osservatore non si limita a guardare, ma è anche tentato di toccare con mano per capire se ciò che osserva è realmente disponibile e tangibile.

A proposito della tecnica, invece, Shek utilizza olio su tela, sfruttando le sfumature e la gradazione della luce per creare profondità e realismo, suggerendo una narrazione emotiva e intima. Bagatskaya, invece, utilizza acrilico e lacca per ottenere una precisione quasi fotografica, in cui la protagonista è la lucentezza e le superfici riflettenti, intese a conferire agli oggetti un'aura di bellezza, serenità e frivolezza.

THE CONFIDANT (2023) Dipinto di Fabian Bertona

THE LOOK (2022) Dipinto di Andrii Bryzhak

Un Confronto tra Stili attraverso le Opere di Fabian Bertona e Andrii Bryzhak

Le opere "The Confidant" di Fabian Bertona e "The Look" di Andrii Bryzhak offrono una chiara distinzione tra realismo e iperrealismo. Il primo dipinto realista ritrae una donna dall'espressione intensa e penetrante, che stabilisce una connessione emotiva con lo spettatore, mentre è seduta su una poltrona e indossa un abito bianco delicatamente ricamato. In contrasto, "The Look" di Bryzhak mostra un primo piano del viso di un'altra figura femminile con una precisione tale da sembrare una fotografia: la pelle dell'effigiata è resa in maniera impeccabile, con i dettagli minuziosi e straordinario "realismo". In tutto questo, però, la donna volge il suo sguardo verso sinistra, evitando di stabilire un più verosimile, intenso e ravvicinato contatto con lo spettatore. 

A questo punto potremmo sintetizzare il tutto dicendo: Fabian Bertona utilizza una tecnica realista, concentrandosi sulla rappresentazione fedele della realtà e sulle emozioni del soggetto, creando un senso di intimità e comunicazione silenziosa. Dall'altra parte, Andrii Bryzhak adotta una tecnica iperrealista, spingendo i confini della percezione visiva esaltando ogni minimo dettaglio!

Infine, Fabian Bertona e Andrii Bryzhak rappresentano due approcci distinti alla rappresentazione della realtà. Mentre Bertona utilizza il realismo per creare connessioni emotive, Bryzhak impiega l'iperrealismo per affascinare con la sua precisione tecnica. Entrambi gli artisti, con le loro tecniche e visioni uniche, arricchiscono il panorama dell'arte contemporanea.

Cosa abbiamo imparato?

Per concludere, torniamo ancora una volta alla sopra menzionata mostra, questa volta da soli, ma desiderosi di attaccare bottone con qualcuno. Davanti a un'opera di Courbet, proponiamo il quesito di questo articolo al nostro vicino di osservazione: "Lei sa qual è la differenza tra realismo e iperrealismo?" Il mio interlocutore risponde di no, allora inizio a spiegare...

Il Realismo e l'Iperrealismo rappresentano la realtà in modi diversi. Il primo movimento cerca di catturare la vita quotidiana in modo fedele e senza idealizzazioni, mentre l'Iperrealismo porta la rappresentazione realistica a un livello estremo, creando opere che sembrano fotografie. 

Inoltre, anche le tecniche differiscono notevolmente: se i realisti usano metodi tradizionali di pittura e disegno, basandosi sull'osservazione diretta o sulle immagini fotografiche, gli iperrealisti impiegano direttamente gli strumenti fotografici avanzati per raggiungere una precisione estrema.

Al livello tematico, il Realismo si focalizza su argomenti critici e documentaristici della vita reale, mentre l'Iperrealismo esplora temi di memoria, nostalgia e la transitorietà della vita, utilizzando la precisione per evocare emozioni profonde.

In sintesi, il Realismo rappresenta la realtà in modo diretto e fedele, mentre l'Iperrealismo spinge questa rappresentazione ai limiti del fotografico, rivelando dettagli microscopici e una nuova dimensione della realtà.

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