Il colore rosso nelle fotografie di Artmajeur

Il colore rosso nelle fotografie di Artmajeur

Olimpia Gaia Martinelli | 9 dic 2023 9 minuti di lettura 0 commenti
 

Esordiamo col dire che ci sono due modi per farvi comprendere che sto parlando del colore rosso, uno semplice, visivo e intuitivo, l’altro complesso, scientifico e nozionistico...

LE RELAZIONI SOGGETTO-OGGETTO 2 (2018)Fotografia di Natasha Yankelevich

Introduzione al colore rosso

Esordiamo col dire che ci sono due modi per farvi comprendere che sto parlando del colore rosso, uno semplice, visivo e intuitivo, l’altro complesso, scientifico e nozionistico. Posso infatti fare appello alla tonalità che percepite quando osservate la pietra del rubino, ma anche quella dell’agata, oltre che, nel mondo vegetale, al colore che contraddistingue le fragole, le ciliege, i melograni, unitamente alle rose, ai tulipani, ai papaveri, etc. A proposito del mondo animale, invece, colgo l’occasione per menzionare le coccinelle, le stelle marine, alcuni pappagalli e molte altre specie ancora. Il racconto può comunque continuare, in quanto la cromia in questione è anche visibile in alcuni fenomeni atmosferici, quali l’arcobaleno, i tramonti e, addirittura, nell’evento della luna rossa e dell’aurora australe. Adesso tocca alla parte difficile, che rubo da Wikipedia: “Il rosso è uno dei colori dello spettro percepibile dall'occhio umano, classificato come "colore caldo". Ha la frequenza minore e, conseguentemente, la lunghezza d'onda più lunga rispetto a tutti gli altri colori visibili (tra 625 e 740 nanometri circa). Frequenze ancora minori ricadono nell'infrarosso. Esso è inoltre uno dei colori primari secondo il modello RGB, insieme al blu e al verde. Il colore complementare del rosso è il ciano.” Tornando ad un linguaggio comprensibile, procedo brevemente a parlare della storia del rosso, che, in veste di pigmento fatto dall’ocra, è stato utilizzato sin dall’arte preistorica, proseguendo nel suo successo presso gli Egizi e i Maya, oltre che i Romani, civiltà in cui era usato nelle cerimonie o per celebrare le vittorie. Le opere medievali e rinascimentali svelano invece la popolarità della tonalità nell’abbigliamento delle autorità e della nobiltà, punto di vista mantenuto nel tempo, fino a che, successivamente, esso assunse anche connotazioni politiche (mi riferisco al collegamente tra rosso e comunismo). Infine, è bene giungere al rapporto tra rosso e arte fotografica, in quanto tale colore caldo, associato al fuoco, alla passione e all’amore, ma anche alla violenza, tanto da accostarsi, sia a Cupido, che al Diavolo, appare di sovente nelle opere degli artisti di Artmajeur. Per arrivare a parlare di questi ultimi illustreremo, allo stesso tempo, il rapporto tra la fotografia, il colore rosso, i generi artistici e le particolarità dei singoli scatti.

COLLEZIONE " CHANEL AUTREMENT " / ZUPPA / OMAGGIO A. WARHOL (2020)Fotografia di Doat

LA NUVOLA (2021)Fotografia di Emmanuel Passeleu

La fotografia e il colore rosso: generi artistici

Partiamo da un concetto immutabile: il colore nell’arte è fondamentale, in quanto è ad esso che si lascia il compito di trasmettere una gran parte dei significati e delle sensazioni, volte a prenderci per mano e a condurci all’interno di un particolare racconto, che, a tutti gli effetti, è cromaticamente in grado di far variare il nostro stato d’animo. Di conseguenza, è fondamentale lo studio dei colori che vanno a disporsi in una composizione fotografica, la quale deve nascere tendendo ad eliminare tutto quello che non è importante, per sottolineare quello che lo è, al fine di lanciare un determinato messaggio, oltre che promuovere una prestabilita emozione. Quando un fotografo sceglie di dialogare con il fruitore mediante l’uso del rosso, egli sa di aver scelto il colore, sia della passione, che del pericolo, in entrambi i casi altamente capace di attirare tutta l’attenzione di chi sta di fronte all’opera. Per di più, tale nuance apporta allo scatto anche un peculiare dinamismo e forza, fattori ulteriormente capaci di far risaltare le parti della fotografia pronte a coinvolgere l’uso della sopra citata cromia. Queste caratteristiche rendono il rosso, e il suo conseguente essere al centro dell’attenzione, perfetti per qualsiasi tipo di progetto d’immagine fotografica, sicuramente comprensivo del genere del ritratto, del paesaggio, della natura morta, dell’astrazione e della Street photography, proprio come ci insegnano le opere degli artisti di Artmajeur Marta Lesniakowska, Carlos Canet Fortea, Arnold Mariashin, Carmen Carbonell e Sergio Capuzzimati.  

Power of gaze # 31 (2010)Fotografia di Marta Lesniakowska

Per quanto riguarda la prima artista e il genere del ritratto, ho preso in cosiderazione Power of gaze #31, fotografia digitale perlopiù in bianco e nero, il cui scopo, come proclamato dal titolo, è proprio quello di riconoscere nello sguardo dell’effigiata il punto focale del racconto figurativo. Come questo intento è stato raggiunto? Esso, tornando al discordo del potere d’attrazione del rosso, è stato realizzato concentrando la presenza di questa cromia all’altezza dello sguardo della donna vestita all’antica, i cui occhi sono stati ridotti a due cerchi, aventi nel mezzo una pupilla resa sinteticamente da un punto.  A questo punto, allo spettatore non resterà molto da decidere, in quanto il suo sguardo, che egli voglia o meno, cadrà sempre pricipalmente all’altezza degli occhi appena descritti, luogo in cui ha preso vita la narrazione in rosso.  

 Red night (2022)Fotografia di Carlos Canet Fortea

Eccoci giunti al genere del paesaggio, che ho voluto far rappresentare dall’operato minimalista in rosso e in nero di Carlos Canet Fortea, ovvero Red night, scatto pronto a divulgare l’immagine di una superficie a mio parere quasi indistinta, sulla quale, a contrasto con l’oscurità di un misterioso spazio ombroso, si sono andati a posare tanti piccoli pallini rossi, probabilmente intesi per interpretare le fattezze di un quieto mare, in cui si specchia un intenso e “focoso” calare del sole. Ancora una volta ciò che conferisce effettivamente senso alla composizione è l’antitesi cromatica, resa dall’accostamento di due colori sostanzialmente opposti: il nero, simbolo di fine, chiusura e morte e il rosso, sinonimo di amore, sentimento, vitalità, oltre che del sopra discusso coinvolgimento, sempre capace di  attirare ogni sguardo su di sè.

Red bottle (2021)Fotografia di Arnold Mariashin

Oltre a quanto detto fin ora, è bene evidenziare come la nostra attenzione venga attirata anche da cosa ci da piacere o ci rende lieti, tanto che risulta quasi impossibile non soffermare il nostro sguardo sulle prelibatezze disposte sul tavolo di una natura morta, che, a maggior ragione, diventa  irresistibile quando si tinge di rosso, probabilmente spingendo lo spettatore anche ad allungare le mani sul supporto, al fine di fare suo ciò che vede! Ecco, quanto appena descritto si trova in Red bottle di Arnold Mariashin, fotografia in cui, dopo aver riflettuto su che cosa potesse contenere la brocca, tra vino, acqua e cosa altro vuoi tu, mi sono soffermata a fissare con desiderio il melogramo, improvvisamente vogliosa di attaccarci un morso, per poi lasciarlo “mutilato” al suo posto. 

ROUGE (2017)Fotografia di Carmen Carbonell

Parlando di astrazione, tale movimento artistico è noto per abbandonare la rappresentazione della realtà, al fine di valorizzare sentimenti e ideali, volti a prendere vita sotto le sembianze di forme, linee e colori. Proprio questi ultimi si trovano a giocare un ruolo fondamentale nelle composizioni di tali stilemi, poiché ogni singola sfumatura, o accostamento cromatico, viene inteso per esporre specifiche emozioni, oltre che idee immutabili, oggettive, intellegibili, immateriali, eterne e assolute. Una fotografia che dialoga mediante i significati insiti nel colore rosso è Rouge di Carmen Carbonell, dove delle piume rosse, perlopiù sfuocate, e di conseguenza astratte, fluttuano riempiedo l’atmosfera, all’interno della quale, solo in lontananza e a sprazzi, fa capolino anche la presenza di cromie decisamente più scure.

Red velvet (2022)Fotografia di Sergio Capuzzimati

Infine, per ciò che concerne la Street photography, sono molti i soggetti nelle città che possono catturare l’attenzione, sia di chi guarda nell’obiettivo, che di chi si trova successivamente a contemplare lo scatto. Ciò nonostante, nel caso della fotografia di Sergio Capuzzimati, titolata Red Velvet, la vita della città di Hong Kong pare passare in secondo piano, in quanto i protagonisti della scena non sono più i passanti, le macchine e i palazzi, ma le luci rosse che evidenziano i soggetti della parte destra del supporto fotografico, rendendoli maggiormente vivaci, accattivanti, attivi e degni d’interesse.

 Paranoid vision. (2015)Fotografia di Abigail Gonzalez Pina

La fotografia e il colore rosso: peculiarità dello scatto

Dopo i sopra discussi generi metterò in evidenza, ancora una volta portando ad esempio l’operato degli artisti di Artmajeur, alcune peculiarità di scatto e di composizione, sempre pronte a coinvolgere e a valorizzare il colore rosso, mediante il ricorso all’abbinamento con altre cromie, al monocromo, all’uso dei complementari, all’uso degli analoghi, al triadico e al contrasto caldo freddo. Per mostrarvi sinteticamente l’abbinamento del rosso ad altri colori, ho pensato semplicemente alla ricorrenza con cui, all’interno del database fotografico di Artmajeur, vengono spesso messi a fianco il rosso e il nero, e, talvolta, anche il rosso e il bianco e il nero, proprio come avviene, ad esempio, nella fotografia surreale di Abigail Gonzalez Pina. Quest’ultima, titolata Paranoid vision, pone una foglia rossa alla stregua della chioma di albero, che, in questo particolare contesto, prevalentemente in bianco e nero, viene anche misteriosamente percorsa da alcune operose formiche.  

Red shadow (2021)Fotografia di Natalya Sleta

FEMME FATALE (2023)Fotografia di Lídia Vives

RED HAIR (2023)Fotografia di Bart Debo

Volendo invece rapidamente passare all’esempio di un monocromo, è possibile menzionare Red shadow di Natalya Sleta, scatto che, come descritto dal suo stesso nome, da visibilità a molteplici tonalità di rosso, pronte a disporsi sul corpo statico di una ballerina, oltre che sul più scuro scenario e nel climax di oscurità presentato dalle ombre. Se invece parliamo di colori comprementari, mi viene in mente di mostrarvi Femme fatale di Lídia Vives, dove la modella e fotografa, vestita in rosso per l’occasione, posa su di uno sfondo verde, tonalità appunto notorialmente complementare a quella oggetto di nostra attenzione. Sapevate che esistono anche le cromie analoghe? Ovvero quelle che, trovandosi accanto sul cerchio cromatico, contengono un colore comune, tanto da risultare simili e armoniose quando sono poste insieme? Le tonalità analoghe al rosso sono il giallo e l’arancione, tutte insieme appassionatamente in Red hair di Bart Debo, dove, però, si aggiunge a sorpresa anche una quarta tonalità: il celeste degli occhi dell’affigiata, volto a comparire quasi al centro di una composizione, in cui le restanti tinte si scambiano di posto con grande naturalezza (la quinta cromia è un pizzico di verde! L’hai notato?). 

LA CATRINAS and red roses(2022)Fotografia di R&N Photography

"RED turquoise NUDE" (2019) (2019)Fotografia di Spiros Politis

Quando parlo di triadici mi riferisco invece a quelle tonalità che si trovano equidistanti sul sopra citato cerchio cromatico, cosa che avviene, nel particolare caso del rosso, con il giallo e il blu, “triangolo” tonale pronto a creare un’immagine contrastante e, di conseguenza, energetica, vivace e giovanile. Queste sensazioni ce le suggerisce La Catrinas e red roses di R&N Photography, scatto in cui il colore del mare è reso dall’ombra degli alberi secchi, la tonalità dell’amore è presente nelle rose e nell’elegante abito della donna, mentre il giallo, che in parte filtra dai rami, si fa spazio a rischiarare la zona centrale dello sfondo. Infine, parlando del contrasto caldo freddo, esso è riscontrabile in Red turquoise nude di Spiros Politis, dove un corpo dinamico, ma apparentemente “congelato” nelle sue fredde cromie, si staglia su di uno sfondo rosso, pronto a far ritornare in vita la modella con il suo pulsante calore. Di fatto, i colori caldi, come il giallo, il rosso e l’arancione, trasmettono energia e ricordano la luce, mentre i colori freddi, come il verde e il blu, si legano alle sensazioni di armonia e connessione, facendoci pensare alle suggestioni del mare, del cielo e dei boschi.  


Visualizza più articoli

ArtMajeur

Ricevi la nostra newsletter per appassionati d'arte e collezionisti