Isis
diploma di maturità liceo artistico N.Tonitza Bucharest - Pittura - 2001
2002 corso di fotografia artistica preso l'Università di Iasi
2003-2004-collabora con Abraxas Gallery International a Roma
Laurea - Accademia di Belle Arti - Iasi 2005 pittura - restauro
Coordinatore artistico Art Georgie's 2004-2007
2008 adotta e continua sviluppare le tecniche dell'affresco su tavola con Stefan Tomsa
attualmente vive e lavora a Roma.
Discover contemporary artworks by Isis, browse recent artworks and buy online. Categories: contemporary italian artists. Artistic domains: Painting, Photography. Account type: Artist , member since 2008 (Country of origin Italy). Buy Isis's latest works on ArtMajeur: Discover great art by contemporary artist Isis. Browse artworks, buy original art or high end prints.
Artist Value, Biography, Artist's studio:
Latest works / opere recenti 2012 • 13 artworks
View allaffreschi 2010 - 2011 frescoes on wood • 38 artworks
View allwatercolor 2010 • 18 artworks
View allstill life 2008-2009 • 13 artworks
View allhuman shapes 2008 - 2009 • 23 artworks
View allshapes of light 2008-2009 • 16 artworks
View allPrivate Collections • 27 artworks
View allwinter scapes • 15 artworks
View allPieces of Italy • 11 artworks
View allSold Artworks • 104 artworks
Recognition
Biography
diploma di maturità liceo artistico N.Tonitza Bucharest - Pittura - 2001
2002 corso di fotografia artistica preso l'Università di Iasi
2003-2004-collabora con Abraxas Gallery International a Roma
Laurea - Accademia di Belle Arti - Iasi 2005 pittura - restauro
Coordinatore artistico Art Georgie's 2004-2007
2008 adotta e continua sviluppare le tecniche dell'affresco su tavola con Stefan Tomsa
attualmente vive e lavora a Roma.
-
Nationality:
ITALY
- Date of birth : 1982
- Artistic domains:
- Groups: Contemporary Italian Artists
Ongoing and Upcoming art events
Influences
Education
Artist value certified
Achievements
Activity on ArtMajeur
Latest News
All the latest news from contemporary artist Isis
Isis selected works
ISIS FRESCOE selected works 2008 - 2011 Album
Metamophfosys
Castellinaria - Polignano a Mare
Comunicato stampa
(Alfredo Mariani)
L'EVOLUZIONE DELLA FORMA
PALAZZO SANTORO
Due artisti davvero importanti, che hanno scelto la nostra terra etrusca per vivere, per respirare aria salubre, per gustare i profumi dei mille ed unici soggetti colorati che fanno ansimare chi ha la fortuna di essere in Tuscia.
Una collezione, quella esposta, che fa gustare il sapore del colore, l’odore della terra, il profumo del corpo umano femminile e maschile, il calore delle fredde statue, la natura morta mai vista così viva e vivace… il tutto condito, come fa il sapiente cuoco, sulla tavola di un legno pregiato, appositamente preparato per accogliere le setole del pennello piene zeppe e intrise di colore.
Colore che la mano dell’artista sa dosare, sa distribuire sulla superficie lignea, lanciando a chi osa guardare con superficialità quei lavori, segnali indelebili, moniti di vita, chicche di saggezza, finestre aperte sul mondo delle forme gentili e sinuose.
La tecnica usata dai due artisti è simile, infatti, entrambi usano deliziose velature di tenui decisi colori bianchi, che vanno a ingentilire le forme, cercando di nasconderle, senza però riuscirci, infatti, Tomsa, con i suoi cubi e le sue figure geometriche, e Isis, con le sue deliziose e gentili forme figurative, fanno fatica a dominarli, tanto che le loro figure escono fuori dalla tavola e a stento riescono a restarne fuori, tanto che, come fossero legate da un collante etereo, rientrano nella superficie del quadro, e riprendono la loro originaria posizione, pronte per uscirne di nuovo.
Sì, opere, quelle di Tomsa e di Isis, piene di vita, piene di gioia, piene di voglia di esistere. Esistere assieme al legno su cui poggiano le loro radici, radici memori di quelle che un tempo davano vita alla tavola compresa nell’albero che ancora respira, proprio grazie a Tomsa e Isis, che sanno ridare vita a ciò che, apparentemente, pare statico, inerte, immobile.
Mauro Galeotti
Comunicato stampa
ed Stefan Tomsa.
Comunicato stampa
Grande successo a Viterbo
Grande successo a Viterbo per le opere di Tomsa e Poenaru. L’interesse suscitato dalla mostra di Stefan Tomsa e Irina Poenaru, ospitata nella prestigiosa sede di Palazzo Santoro a cura del Consorzio Biblioteche di Viterbo e recentemente conclusasi, ha portato a un nuovo allestimento delle opere dei due artisti rumeni presso la bella sala di esposizione della nuova Libreria del Teatro.
Alla inaugurazione della nuova Libreria del Teatro di Viterbo, avvenuta lo scorso sabato 20 dicembre 2008, ha fatto subito seguito l’apertura dell’ampio spazio espositivo della stessa libreria, con la presentazione di una importante mostra di pittura.
“L’evoluzione della forma” è il tema che raccoglie i più recenti lavori di Stefan Tomsa e Irina Poenaru, due artisti rumeni di altissimo livello internazionale e che padroneggiano raffinate e complesse tecniche esecutive.
Le loro opere sono infatti affreschi su tavola che riprendono l’antichissima tradizione della pittura murale, rinnovandola con contenuti contemporanei.
I soggetti preferiti della Poenaru sono studi anatomici di particolari del corpo, con particolare predilezione per le mani, delicati nudi, nature morte e soggetti storici, tra i quali segnaliamo le bellissime interpretazioni delle statue della Fontana dei Fiumi del Bernini, mentre Tomsa presenta il ciclo definito “Planet T”, costituito da composizioni architettoniche e volumetriche che creano spazi fantastici al limite dell’astrazione.
Stefan Tomsa è residente in Italia fin dal 1991, ha alle spalle un percorso artistico di altissimo livello ed ha esposto sue personali in tutto il mondo, raccogliendo successi e grande interesse della critica anche a Parigi, New York e Washington.
Irina Poenaru, pur giovanissima, ha un curriculum di tutto rispetto: diplomata in pittura al Liceo Artistico N.Tonitza Bucharest e in fotografia artistica presso l’Università di Iasi, è laureata in pittura e restauro presso l’Accademia di Belle Arti della stessa città.

L'afresco - Arte e Poesia
Un ampio muro in pietra accoglie le opere di Stefan Tomsa e Irina Poenaru presso il nuovo spazio espositivo della “Libreria del Teatro” a Viterbo. E si tratta di una collocazione ideale, dato che i lavori pittorici dei due artisti sono veri e propri affreschi su tavola eseguiti con assoluta maestria.
L’antica tecnica dell’affresco ha percorso i secoli per giungere fino a noi: nelle nostre zone praticata già ad alto livello dagli etruschi, ha raggiunto la perfezione tecnica fin dall’epoca degli antichi romani, come dimostrano, tra le altre, le pareti di Ercolano e Pompei, e successivamente le grandi opere bizantine. Questa modalità pittorica nell’antichità si è diffusa anche in oriente, fino all’India, dove veniva praticata su fondi diversi da quelli dell’area del Mediterraneo. Dal ‘300 in poi tutti i maggiori maestri della pittura si sono cimentati con questa tecnica. I nomi di grandi artisti come Cimabue, Giotto, il Lorenzetti, Beato Angelico, Andrea del Castagno, Piero della Francesca, il Correggio, Raffaello, Michelangelo, Giovambattista Tiepolo e molti altri, fino ai contemporanei, sono legati indissolubilmente alla “pittura a fresco”, che consiste nella stesura dei pigmenti colorati su un fondo murario di intonaco fresco, e pertanto bagnato, sul quale i colori (pigmenti di origine minerale) si fissano permanentemente.
È una tecnica scarsamente utilizzata proprio per le sue difficoltà esecutive: l’affresco non consente ripensamenti o correzioni: i pigmenti colorati, appena stesi col pennello, penetrano rapidamente nell’intonaco e ad esso si legano permanentemente, fissati dal carbonato di calcio prodotto dalla reazione di carbonatazione tra la calce e l’anidride carbonica presente nell’aria.
Per questo la mano dell’autore di un’opera ad affresco deve essere sicura e precisa, e ben chiaro deve essere alla sua mente l’obiettivo artistico da perseguire e le linee di sviluppo, estetico e temporale, della sua creazione. Una tecnica quindi che mette alla prova le capacità tecniche degli artisti, e che costituisce la migliore referenza della loro preparazione.
Le opere di Stefan Tomsa e di Irina Poenaru sono realizzate, invece che su muro, su tavole in legno, che ne permettono così il facile spostamento o il posizionamento nei vari ambienti della casa, come fossero quadri su tela. E sono opere che hanno la caratteristica di presentare valori estetici diversi in base alla distanza di osservazione, come se fossero costruite per livelli, o per moduli, e ad ogni livello o modulo corrispondesse una diversa ricerca artistica.
Sono riconoscibili almeno tre differenti livelli di osservazione e di godimento di queste opere: vi è una distanza dalla quale si apprezza la completezza del lavoro, i suoi valori formali ed estetici generali, la sua armonia. E’ la distanza classica di osservazione di un quadro di medie dimensioni, nell’ordine di pochi metri. Avvicinandosi, si raggiunge un’altra distanza che è quella che permette di scorgere dettagli e particolari, e di valutare ed apprezzare le grandi capacità tecniche di questi due artisti. La tecnica dell’affresco rivela la sua “matericità”, in base anche al tipo di luce che illumina le opere ed alla sua direzione. E’ la distanza alla quale si percepisce quel fenomeno visivo già noto per gli affreschi di qualità e per il quale la materia si fa luce e la luce diventa materia, costituendosi in spessori che rompono la perfetta planeità o la bidimensionalità tipiche dei lavori pittorici e rivendicano così la loro motivazione architettonica, tridimensionale. L’affresco non può prescindere dal luogo in cui è creato, dall’ambiente che arricchirà con la sua presenza, dalla luce da cui sarà raggiunto. Per questo motivo le opere di Tomsa e Poenaru sono presentate nude, senza cornici o vetri: le cornici sono gli elementi che hanno il compito di legare il quadro all’ambiente, e sarà cura dell’acquirente o dell’arredatore la loro delicata scelta, condizionata appunto dalle caratteristiche dei luoghi dove saranno esposti.
Ad una distanza ancora più vicina, più prossima alla superficie degli affreschi, si capisce che ogni centimetro quadrato di queste tavole può rivelare un mondo, un universo estetico e pittorico nel quale perdersi, opere che, così come i frattali in matematica, potrebbero essere ingrandite all’infinito e svelare sempre nuovi livelli di creatività ed invenzione. E’ questo, il più prossimo, il più vicino, l’ultimo, il livello nel quale queste pitture ad affresco dichiarano pienamente la loro astrattezza.
Stefan Tomsa e Irina Poenaru sono artisti che hanno alle spalle anni e anni di studi ufficiali in ambienti accademici e curriculum di grande rilievo. Ovviamente le differenze anagrafiche fanno sì che i trascorsi artistici di Tomsa abbiano spessore maggiore della più giovane Irina Poenaru, che però ha già ampiamente dimostrato l’alto livello delle sue capacità espressive e il grado di conoscenza delle tecniche esecutive.
L’affresco è opera che dura nel tempo, e che per le caratteristiche di stabilità e di fissazione dei colori rappresenta un autentico valore che può attraversare i secoli, e che è in grado da una parte di conferire interesse, prestigio, bellezza a qualunque ambiente e dall’altra di rappresentare un importante investimento.
(Alfredo Mariani)

Corriere di Viterbo

Frescoes on wood
A large stone wall houses the works of Stefan Toms and Irina Poenaru at the new exhibition space of the "Library of the Theater" in Viterbo. And this is an ideal location, as the pictorial work of two artists are true fresco painting executed with absolute mastery.
The ancient technique has traveled the centuries to reach us: in our area already practiced at high level by the Etruscans, has reached the technical perfection since ancient Roman times, as shown by, among others, the walls of Herculaneum and Pompeii, and the great works of Byzantine. This mode is in ancient pictorial spread in the east, up to India, where it was cut in funds other than those of the Mediterranean. From'300 onwards all the great masters of painting have grappled with this technique. The names of great artists such as Cimabue, Giotto, the Lorenzetti, Fra Angelico, Andrea del Castagno, Piero della Francesca, Correggio, Raphael, Michelangelo, Giovambattista Tiepolo and many others, to the contemporary, are inextricably linked to the "fresh paint" which consists in drawing the color pigments on a wall of fresh plaster, and so wet, where the colors (pigments of mineral origin) are fixed permanently.
It is a technique little used for its implementation difficulties: the fresco does not permit second thoughts or corrections: colored pigments, just drawn with the brush, quickly penetrate nell'intonaco and bind to it permanently, as set by the calcium carbonate produced by the reaction carbonation of the lime el'anidride carbon from the air.
That is the hand of the author of a work in fresco must be secure and accurate, and should be very clear to his mind the objective to be pursued artistic and lines of development, aesthetic and temporal, of his creation. A technique that tests the skills of artists, and that is the best reference for their preparation.
The works of Stefan Toms and Irina Poenaru are made, rather than on the wall, on wooden tables, so that it can easily shift the position or in different rooms of the house, like paintings on canvas. And they are works that have the characteristic of presenting aesthetic values vary depending on the distance of observation, as if they were built to levels, or modules, and at all levels or a different form corresponded artistic.
Be recognized at least three different levels of observation and enjoyment of these works: there is a distance from which appreciates the thoroughness of the work, its formal and aesthetic values overall, its harmony. E 'la classica distance of observation of a medium size, in the order of a few meters. Approaching, we reach a distance that is one that allows you to see details and particulars, and to assess and appreciate the great technical skills of these two artists. The technique reveals its "materiality", according to the type of light that illuminates the work and its direction. E 'a distance at which it perceives the visual phenomenon already known for its frescoes of quality and for which the material is light and the light becomes the subject, formed in thicknesses which break the perfect plan o the typical two-dimensional works of painting and claim so their motivation architectural three-dimensional. The fresco can not be divorced from the place where it is created, which will enrich the environment with his presence, by the light from which will be achieved. For this reason the work of Toms and Poenaru are presented naked, without frames or glass: the frames are the agencies involved to link the framework to the environment, and will be edited or street to their delicate choice, conditioned precisely the characteristics of the places where they will be exposed.
Even at a distance closer, closer to the surface of the frescoes, we understand that every square centimeter of these tables can reveal a world, an aesthetic and pictorial universe in which to lose, that works, like the fractals in mathematics, could be enlarged forever and always revealing new levels of creativity and invention. And 'this, the next closest, the last, the level in which these paintings fresco declare fully their abstractness.
Stefan Toms and Irina Poenaru are artists who have emerged from years and years of studies in academic and curriculum issues. Obviously the age differences mean that the art passed Toms have a thickness greater than the youngest Irina Poenaru, but has already amply demonstrated the high level of expression of its capabilities and the degree of knowledge of techniques.
The fresco is the work that lasts over time, and that the characteristics of stability and setting the color represents a real value that can cross the centuries and which is able to give a portion of interest, prestige, beauty to any environment and the other to represent a major investment.
(Alfredo Mariani)

l'evoluzione della forma
18/12/2008
"L'EVOLUZIONE DELLA FORMA": A VITERBO LA MOSTRA DI PITTURA DEGLI ARTISTI STEFAN TOMSA E IRINA POENARU
(OnTuscia) – VITERBO – (md) Dal 18 al 21 Dicembre 2008, presso la sala mostre del Consorzio Biblioteche di Viterbo, nel Palazzo Santoro, in Piazza Verdi, 3, si tiene la mostra di pittura degli artisti Stefan Tomsa ed Irina Poenaru, in arte Isis.
La mostra, ad ingresso libero, ha i seguenti orari, 8,30 – 13 e 14,30 – 19.
Due artisti davvero importanti, che hanno scelto la nostra terra etrusca per vivere, per respirare aria salubre, per gustare i profumi dei mille ed unici soggetti colorati che fanno ansimare chi ha la fortuna di essere in Tuscia.
Una collezione, quella esposta, che fa gustare il sapore del colore, l’odore della terra, il profumo del corpo umano femminile e maschile, il calore delle fredde statue, la natura morta mai vista così viva e vivace… il tutto condito, come fa il sapiente cuoco, sulla tavola di un legno pregiato, appositamente preparato per accogliere le setole del pennello piene zeppe e intrise di colore.
Colore che la mano dell’artista sa dosare, sa distribuire sulla superficie lignea, lanciando a chi osa guardare con superficialità quei lavori, segnali indelebili, moniti di vita, chicche di saggezza, finestre aperte sul mondo delle forme gentili e sinuose.
La tecnica usata dai due artisti è simile, infatti, entrambi usano deliziose velature di tenui decisi colori bianchi, che vanno a ingentilire le forme, cercando di nasconderle, senza però riuscirci, infatti, Tomsa, con i suoi cubi e le sue figure geometriche, e Isis, con le sue deliziose e gentili forme figurative, fanno fatica a dominarli, tanto che le loro figure escono fuori dalla tavola e a stento riescono a restarne fuori, tanto che, come fossero legate da un collante etereo, rientrano nella superficie del quadro, e riprendono la loro originaria posizione, pronte per uscirne di nuovo.
Sì, opere, quelle di Tomsa e di Isis, piene di vita, piene di gioia, piene di voglia di esistere. Esistere assieme al legno su cui poggiano le loro radici, radici memori di quelle che un tempo davano vita alla tavola compresa nell’albero che ancora respira, proprio grazie a Tomsa e Isis, che sanno ridare vita a ciò che, apparentemente, pare statico, inerte, immobile.

GIRO DEL MONDO DELL’ARTE IN 80 ARTISTI
Irina Poenaru è nata nel 1982 a Iasi, in Romania. Vive e lavora a Roma. Dipinge parti del corpo femminile, che mutila di volta in volta di qualche elemento. Nelle due opere in galleria sono le teste a sparire, non tagliate via o tranciate di netto, ma sfumate, dissolte, sciolte nello sfondo color oro che la caratterizza. Il color oro, in due diverse tonalità, ricopre totalmente sia la superficie piatta, senza profondità, su cui viene dipinta la figura, sia il corpo umano. Il tutto viene arricchito da una sorta di pattern, di elementi geometrici o con effetti di stropicciatura o graffi circolari che aiutano a dare forza a quell’effetto “divorante” che risucchia verso se stesso la bellezza, attirandola all’interno dell’opera come un tornado

L'EVOLUZIONE DELLA FORMA
Una collezione, quella esposta, che fa gustare il sapore del colore, l’odore della terra, il profumo del corpo umano femminile e maschile, il calore delle fredde statue, la natura morta mai vista così viva e vivace… il tutto condito, come fa il sapiente cuoco, sulla tavola di un legno pregiato, appositamente preparato per accogliere le setole del pennello piene zeppe e intrise di colore.
Colore che la mano dell’artista sa dosare, sa distribuire sulla superficie lignea, lanciando a chi osa guardare con superficialità quei lavori, segnali indelebili, moniti di vita, chicche di saggezza, finestre aperte sul mondo delle forme gentili e sinuose.
Mauro Galeotti

"L'EVOLUZIONE DELLA FORMA": A VITERBO LA MOSTRA DI PITTURA DEGLI ARTISTI STEFAN TOMSA E IRINA POENARU
(OnTuscia) – VITERBO – (md) Dal 18 al 21 Dicembre 2008, presso la sala mostre del Consorzio Biblioteche di Viterbo, nel Palazzo Santoro, in Piazza Verdi, 3, si tiene la mostra di pittura degli artisti Stefan Tomsa ed Irina Poenaru, in arte Isis.
La mostra, ad ingresso libero, ha i seguenti orari, 8,30 – 13 e 14,30 – 19.
Due artisti davvero importanti, che hanno scelto la nostra terra etrusca per vivere, per respirare aria salubre, per gustare i profumi dei mille ed unici soggetti colorati che fanno ansimare chi ha la fortuna di essere in Tuscia.

Glass Painting
Dipinto sul vetro

opere pubbliche
Madonna di Vitorchiano
Per volontà di Dio e del Destino
Per commissione di Gemini Ciancolini (sindaco di Vitorchiano)
Rinasce il volto della madonna per vegliare e proteggere questo paese.
A.D. MMIX
con l''aiuto di Stefan Tomsa
dipinto e finito nel giorno di S. Michelle
di Irina Poenaru - ISIS-

opere pubbliche
Madonna di Vitorchiano

2010 Roma - Premio Ambiente official nomination

2010 Una Hotel Regina
mostra personale presso UNA HOTEL REGINA TORRE A MARE (BA)

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