Gino Gavazzi
La vita è come un’ombra Non si vende non si compra.
“Mi spezzo ma non mi spiego”: quello che dico si spezza in aria e giunge con un senso alterato. Dico la mia verità senza fronzoli, non mi sono mai rassegnato al fatto che la gente crede in ciò che desidera sia vero e non in quello che stai dicendo. Tra gli amici e in famiglia sono il Clown mai il gladiatore, non so litigare, piuttosto mettere tutto in ironia e sarcasmo, cercando sempre il lato comico degli eventi. Questo causa qualche allergia al mio umorismo a volte troppo diretto e incensurato.
Come dice mio cugino Egidio la memoria non è un film, è un cassetto pieno di foto alla rinfusa, qualcuna anche sfuocata e stinta, senza note e senza data, ci pesco solo le mie avventure più allegre e interessanti sperando di essere frainteso divertendo. La realtà è un po’ fantasia, e così vale la pena di essere raccontata. Col tempo si gonfiano le reminiscenze e i ricordi come le ciliegie uno tira l’altro, anche se a differenza delle ciliegie, si accumulano senza cronologia e quindi vado avanti indietro in disordine.
Ho cominciato le mie memorie qualche anno fa, rosicchiandolo fin ora, penso forse sia l’ultimo, mi si aiuti a finirlo, e comincio a ringraziare. Prima me stesso per la residua lucidità alla mia età, e poi Fatima mia meravigliosa moglie, amante e chef, che mi spinge a finirlo per avermi di nuovo presente invece che assorto nei fumi nebbiosi del passato, pieno, secondo lei, di nostalgie che non ho!