Gian Paolo Pennisi
Magiche atmosfere
Nato ad Asti, dove anche oggi vive e lavora, Gianni Pennisi ha frequentato il corso di “nudo” presso l'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino e poi i corsi della Scuola Internazionale di Arte e Grafica di Venezia venendo a contatto con un ambiente internazionale di grande stimolo e interesse. Ha inoltre frequentato gli studi di importanti artisti locali e personaggi di riconosciuta cultura artistica seguendo con grande attenzione i loro insegnamenti e i loro consigli. Dopo queste esperienze, rivolte per lo più allo studio del “vero” e della “figura”, il nostro artista ha iniziato a sentire il fascino delle Avanguardie Storiche e in particolare dell'Astrattismo Geometrico dove si annulla ogni riferimento con il reale, dove tutto diventa forma e colore.
Gradualmente Gianni Pennisi ha così abbandonato i canoni classici e la sua attenzione si è rivolta pienamente all'arte astratta, alla costruzione geometrica delle forme, alla luce e al colore intesi come protagonisti quasi assoluti delle sue costruzioni. Un ricerca lunga e costante, quella di Pennisi, portata avanti con metodo e rigore quasi scientifici, affrontando vari periodi e diversificate tematiche (la mente, il pensiero, lo spazio, l’ordine cosmico, ecc), seguendo sempre il filo diretto dei suoi pensieri, del suo linguaggio, del suo modo di intendere e concepire la comunicazione artistica. E ancora mi piace di questo artista, la sua straordinaria discrezione, quasi una forma di voluto e ricercato isolamento per essere completamente libero ed autonomo, per evitare condizionamenti di ogni tipo ed essere fino in fondo sé stesso.
Così il nostro artista, in tutti questi anni, non ci ha abituati ai facili clamori né alla facile ostentazione tanto diffusi nel mondo dell’arte di ieri e di oggi, ma ha preferito parlare di sé attraverso il proprio lavoro e i risultati raggiunti. Le sue opere attuali si presentano allora come un armonico insieme di forme e colori al cui interno scorrono segni, percorsi e traiettorie dove si uniscono cuore e ragione, riflessione e sentimento. In esse c'è sempre grande attenzione alla geometria, alla costruzione e al movimento astratto delle forme che si rincorrono sui supporti in un gioco straordinario e piacevole fatto di incastri e sovrapposizioni, di improvvise interruzioni e ripartenze. Guardando questi lavori il pensiero, quasi istintivamente, corre a Piet Mondrian e a Paul Klee, al Costruttivismo e al Neoplasticismo, ma Gianni Pennisi si affranca da tutto questo per il suo scatto inventivo, per la sua lucida e fervida creatività capace di rompere i freddi schemi della geometria e rendersi completamente autonomo, libero e personale.
Luciano Carini
(Gallerista e curatore della mostra)
Scopri opere d'arte contemporanea di Gian Paolo Pennisi, naviga tra le opere recenti e acquista online. Categorie: artisti italiani contemporanei. Domini artistici: Pittura, Scultura. Tipo di account: Artista , iscritto dal 2007 (Paese di origine Italia). Acquista gli ultimi lavori di Gian Paolo Pennisi su Artmajeur: Scopri le opere dell'artista contemporaneo Gian Paolo Pennisi. Sfoglia le sue opere d'arte, compra le opere originali o le stampe di alta qualità.
Valutazione dell'artista, Biografia, Studio dell'artista:
Figurazione astratta • 34 opere
Guarda tuttoNuova figurazione • 45 opere
Guarda tuttoAstrazione geometrica • 84 opere
Guarda tuttoRiconoscimento
Le opere dell'artista sono state notate dalla redazione
L'artista partecipa a mostre d'arte e fiere
Biografia
Magiche atmosfere
Nato ad Asti, dove anche oggi vive e lavora, Gianni Pennisi ha frequentato il corso di “nudo” presso l'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino e poi i corsi della Scuola Internazionale di Arte e Grafica di Venezia venendo a contatto con un ambiente internazionale di grande stimolo e interesse. Ha inoltre frequentato gli studi di importanti artisti locali e personaggi di riconosciuta cultura artistica seguendo con grande attenzione i loro insegnamenti e i loro consigli. Dopo queste esperienze, rivolte per lo più allo studio del “vero” e della “figura”, il nostro artista ha iniziato a sentire il fascino delle Avanguardie Storiche e in particolare dell'Astrattismo Geometrico dove si annulla ogni riferimento con il reale, dove tutto diventa forma e colore.
Gradualmente Gianni Pennisi ha così abbandonato i canoni classici e la sua attenzione si è rivolta pienamente all'arte astratta, alla costruzione geometrica delle forme, alla luce e al colore intesi come protagonisti quasi assoluti delle sue costruzioni. Un ricerca lunga e costante, quella di Pennisi, portata avanti con metodo e rigore quasi scientifici, affrontando vari periodi e diversificate tematiche (la mente, il pensiero, lo spazio, l’ordine cosmico, ecc), seguendo sempre il filo diretto dei suoi pensieri, del suo linguaggio, del suo modo di intendere e concepire la comunicazione artistica. E ancora mi piace di questo artista, la sua straordinaria discrezione, quasi una forma di voluto e ricercato isolamento per essere completamente libero ed autonomo, per evitare condizionamenti di ogni tipo ed essere fino in fondo sé stesso.
Così il nostro artista, in tutti questi anni, non ci ha abituati ai facili clamori né alla facile ostentazione tanto diffusi nel mondo dell’arte di ieri e di oggi, ma ha preferito parlare di sé attraverso il proprio lavoro e i risultati raggiunti. Le sue opere attuali si presentano allora come un armonico insieme di forme e colori al cui interno scorrono segni, percorsi e traiettorie dove si uniscono cuore e ragione, riflessione e sentimento. In esse c'è sempre grande attenzione alla geometria, alla costruzione e al movimento astratto delle forme che si rincorrono sui supporti in un gioco straordinario e piacevole fatto di incastri e sovrapposizioni, di improvvise interruzioni e ripartenze. Guardando questi lavori il pensiero, quasi istintivamente, corre a Piet Mondrian e a Paul Klee, al Costruttivismo e al Neoplasticismo, ma Gianni Pennisi si affranca da tutto questo per il suo scatto inventivo, per la sua lucida e fervida creatività capace di rompere i freddi schemi della geometria e rendersi completamente autonomo, libero e personale.
Luciano Carini
(Gallerista e curatore della mostra)
- Nazionalità: ITALIA
- Data di nascita : 1957
- Domini artistici:
- Gruppi: Artisti Italiani Contemporanei
Influenze
Formazione
Valore dell'artista certificato
Realizzazioni
Esposizioni collettive
Esibizioni soliste
Attività su Artmajeur
Ultime notizie
Tutte le ultime notizie dall'artista contemporaneo Gian Paolo Pennisi
Fantasie improvvisate
Le opere di Gianni Pennisi portano tutte lo stesso titolo: «Fantasia» seguito da un numero che ne contrassegna cronologicamente l’esecuzione. Avrebbe potuto apporre titoli come «Macerazione dell’anima» o «Misteri della psiche», per millantare un livello da artista engagé, far credere che le sue opere esprimano messaggi di carattere esistenziale, con la speranza di aumentare il valore del proprio lavoro.
Niente di tutto questo. «Sono semplicemente forme geometriche che nascono all’istante, confessa candidamente Pennisi Non ho alcuna velleità o necessità di esprimere cervellotici contenuti esistenziali».
Ecco l’onestà di un artista vero. I suoi quadri sono opere di puro astrattismo, forme e colori che si intrecciano istintivamente secondo criteri che rispettano le regole della composizione e dell’armonia cromatica. A una prima occhiata sembra di trovarci di fronte a una ricerca ispirata al cubismo analitico di Picasso. Poi, a guardare meglio, ci si accorge che in ogni suo quadro si rivelano le lezioni sui giochi di contrasto, derivanti dalle teorie di Johannes Itten e da Paul Klee, il caposcuola che più affascina Gianni Pennisi.
Armando Brignolo
(giornalista e critico d’arte)
Astratto e astrazione
Ho cercato sul vocabolario il significato della parola astratto e astrazione, quella che mi è sembrata più appropriata dice “Tutto ciò che non ha relazione con il mondo reale”
Ed è vero, infatti quando dipingevo opere figurative, essenzialmente figure femminili, sapevo esattamente dove volevo arrivare, avevano due occhi, una bocca, due braccia e tutto era al loro posto. Oggi dipingere un’opera astratta è come entrare in una stanza semibuia dove l’occhio non ancora abituato all’oscurità avanza lentamente, a tentoni, cercando di non inciampare e sempre alla ricerca di uno spiraglio di luce che possa permettere di definire i contorni delle cose. Non è scontato che alla fine tutto possa apparire in piena luce ma anche solo il tentativo per arrivarci è bello ed eccitante e il risultato finale è figlio dei sentimenti, dello stato d’animo di quei momenti irripetibili e dunque pienamente appagante.
Vi invito a guardare queste opere non alla ricerca di qualche elemento reale ma piuttosto cercando una qualche corrispondenza al vostro attuale stato d’animo, sarà come incontrare un amico.
Gianni Pennisi - Artista
Magiche atmosfere
Nato ad Asti, dove anche oggi vive e lavora, Gianni Pennisi ha frequentato il corso di “nudo” presso l'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino e poi i corsi della Scuola Internazionale di Arte e Grafica di Venezia venendo a contatto con un ambiente internazionale di grande stimolo e interesse. Ha inoltre frequentato gli studi di importanti artisti locali e personaggi di riconosciuta cultura artistica seguendo con grande attenzione i loro insegnamenti e i loro consigli. Dopo queste esperienze, rivolte per lo più allo studio del “vero” e della “figura”, il nostro artista ha iniziato a sentire il fascino delle Avanguardie Storiche e in particolare dell'Astrattismo Geometrico dove si annulla ogni riferimento con il reale, dove tutto diventa forma e colore.
Gradualmente Gianni Pennisi ha così abbandonato i canoni classici e la sua attenzione si è rivolta pienamente all'arte astratta, alla costruzione geometrica delle forme, alla luce e al colore intesi come protagonisti quasi assoluti delle sue costruzioni. Un ricerca lunga e costante, quella di Pennisi, portata avanti con metodo e rigore quasi scientifici, affrontando vari periodi e diversificate tematiche (la mente, il pensiero, lo spazio, l’ordine cosmico, ecc), seguendo sempre il filo diretto dei suoi pensieri, del suo linguaggio, del suo modo di intendere e concepire la comunicazione artistica. E ancora mi piace di questo artista, la sua straordinaria discrezione, quasi una forma di voluto e ricercato isolamento per essere completamente libero ed autonomo, per evitare condizionamenti di ogni tipo ed essere fino in fondo sé stesso.
Così il nostro artista, in tutti questi anni, non ci ha abituati ai facili clamori né alla facile ostentazione tanto diffusi nel mondo dell’arte di ieri e di oggi, ma ha preferito parlare di sé attraverso il proprio lavoro e i risultati raggiunti. Le sue opere attuali si presentano allora come un armonico insieme di forme e colori al cui interno scorrono segni, percorsi e traiettorie dove si uniscono cuore e ragione, riflessione e sentimento. In esse c'è sempre grande attenzione alla geometria, alla costruzione e al movimento astratto delle forme che si rincorrono sui supporti in un gioco straordinario e piacevole fatto di incastri e sovrapposizioni, di improvvise interruzioni e ripartenze. Guardando questi lavori il pensiero, quasi istintivamente, corre a Piet Mondrian e a Paul Klee, al Costruttivismo e al Neoplasticismo, ma Gianni Pennisi si affranca da tutto questo per il suo scatto inventivo, per la sua lucida e fervida creatività capace di rompere i freddi schemi della geometria e rendersi completamente autonomo, libero e personale.
Luciano Carini
(Gallerista e curatore della mostra)