© La penúltima copa (2021) Pittura da Richard Martin Vidal

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© Title: The penultimate cup Oil on canvas 135cm x 200cm From the point of view of composition it is based on an image of the end of Prohibition. The work, the last cup, aims to give hope to the restaurant sector. Especially to a good friend who has seen firsthand how difficult it is to survive. The[...]
© Title: The penultimate cup
Oil on canvas
135cm x 200cm

From the point of view of composition it is based on an image of the end of Prohibition.

The work, the last cup, aims to give hope to the restaurant sector. Especially to a good friend who has seen firsthand how difficult it is to survive.

The characters that appear, with the exception of the woman who looks through the sale, are twelve real or imaginary people, surrounded by various symbolic elements celebrating the end of an era and the beginning of a new future.

However, depending on age and personal experience, each of us will endow with his imagination a meaning of what he perceives through the different pictorial elements that appear.
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BIO Pittore, fotografo e grafico nato a Zurigo (Svizzera) nel 1968, Richard Martin è un artista multidisciplinare la cui personalità e origini sono segnate da due culture molto diverse che influenzano[...]

BIO

Pittore, fotografo e grafico nato a Zurigo (Svizzera) nel 1968, Richard Martin è un artista multidisciplinare la cui personalità e origini sono segnate da due culture molto diverse che influenzano direttamente il suo lavoro.< /p>

La curva, con tutti i suoi derivati, è la pietra angolare del suo stile che indaga l'interconnessione della natura su scala globale attraverso il processo creativo e inconscio dell'arte.

< p> Nell'opera, ognuno di noi visualizzerà elementi comuni e diversi a seconda delle proprie esperienze, età, costumi...

Così, lo spettatore è chiamato a creare la propria storia dal binomio percezione-percezione.immaginazione, e scrivere una storia personale determinata da un archetipo proprio e intrinseco, ereditato o appreso: "l'opera non ha un unico significato, è multiplexata in base alla nostra esperienza e visione del mondo".

A viaggio visivo, di strutture fluide che si interconnettono e si intrecciano tra loro nell'opera, attraverso la curva come linguaggio pittorico, alimentato dalle correnti dell'informale e del surrealismo, tra gli altri. “Guardarsi indietro è necessario per poter andare avanti”… “Il curvisme o curvismo non è stato inventato da me; Era, è e sarà presente in natura”. “Leonardo de Pisa o Fibonacci nel XII secolo scoprirono quell'ordine di crescita in natura…”, “la curvatura è presente in tutto ciò che ci circonda e ci connette anche se ancora non sappiamo perché”.

Da questo sfondo, cerca di trasmettere umanità e risvegliare nello spettatore la costruzione del proprio significato. Basato sulla sincronicità e sull'inconscio collettivo, che nelle parole di Jung è "universale e impersonale".

"L'arte è un'avventura in un mondo sconosciuto, diverso per ogni spettatore."< /em>
Richard Martin
Maya

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