N.^.K.D. times (triptyque) (2003) Pittura da Daniel Moline

Venduto da Daniel Moline

Lavoro singolo
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Dans ce triptyque, j'ai exploré la beauté et la complexité de la forme humaine, capturant l'essence de la vulnérabilité et de la force intérieure. Chaque silhouette, baignée de lumière et d'ombre, célèbre l'unicité et partage une histoire intime. Mon médium à l'ambre me permet de révéler les détails physiques et les émotions[...]
Dans ce triptyque, j'ai exploré la beauté et la complexité de la forme humaine, capturant l'essence de la vulnérabilité et de la force intérieure. Chaque silhouette, baignée de lumière et d'ombre, célèbre l'unicité et partage une histoire intime. Mon médium à l'ambre me permet de révéler les détails physiques et les émotions de chaque figure avec précision, invitant les regards à se plonger dans une réflexion personnelle. Le mot “révelatio” veut dire en latin ôter le “velum”. Elle consiste à dénuder l’objet. La nudité qui s’y invente constitue la fantasmagorie la plus fondamentale au sein des fantasmes originaires. La dénudation est la révélation de ce qui est caché de l’altérité dans l’autre. Il s’agit d’un voir contraire au fait d’être ébloui. Cette série vibre d'une énergie qui enrichira chaque espace où elle sera exposée.

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Daniel Moline è un pittore belga contemporaneo. Moline è pittore di grandi composizioni, con figure imponenti in uno stile fortemente grafico, da cui emergono energia, vitalità[...]

Daniel Moline è un pittore belga contemporaneo. Moline è pittore di grandi composizioni, con figure imponenti in uno stile fortemente grafico, da cui emergono energia, vitalità e una certa violenza. Esprimendo insieme tenerezza e crudeltà, la loro violenza è sempre accompagnata da una discreta tenerezza e benevolenza come freno alla vita. Ci sono caratteristiche comuni con la calligrafia dei monaci Zen e il lavoro del pittore giapponese Shôhaku.

Dal 1990 lavora a grandi composizioni astratte a inchiostro nero su fondo bianco, "Gutta", serie di macchie e tracce varie da cui l'osservatore costruirà il significato che gli si addice o che gli piace. Attualmente sta lavorando (dal 2010) a grandi ritratti in ambra su sfondo nero, ricordi angosciati del Giappone o creature oscure incontrate dopo il suo ritorno in Belgio.

Daniel Moline è nato nel 1948, in Belgio. Ha partecipato a varie mostre a livello nazionale e in Giappone, dove ha trascorso sedici anni.


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