Gianni Pedrazzi
“SEMBRAVA TANTO VICINA DA POTERLA TOCCARE”
acquerello cm 100x70, 2002
Ci sono giorni in cui vorrei essere lontano da me, vorrei lasciarmi per andare dove la gravità non può tenermi incollato a terra.
Fu proprio in uno di quei giorni che la vidi; arrivò inaspettata e subito fui sopraffatto da una sensazione sconosciuta e travolgente.
Rimasi immobile, tutta la mia mente era concentrata sulla punta di uno spillo.
Lontano, molto lontano, sentivo il sangue che spingeva forte sui timpani.
Poi, con la lentezza di certi sogni, cominciai a muovermi nella sua direzione; chissà se si sarebbe lasciata avvicinare.
Feci ancora un passo e poi un altro.
Ora eravamo uno di fronte all’altra.
Allungai la mano..........la nuvola si lasciò toccare.
Stordito dall’emozione ci montai sopra e lei dolcemente cominciò a muoversi.
Niente da rimpiangere, nessuno da salutare.
Sarei tornato?
Non so, le nuvole vanno lontano e volano in alto, molto in alto.
