Sergio Massetti, scultore italiano contemporaneo, si distingue per un approccio artistico unico che ruota attorno all'utilizzo di antichi strumenti metallici della civiltà contadina, sapientemente assemblati attraverso tecniche di saldatura. Nate da una filosofia radicata nel recupero della materia, le opere di Massetti portano con sé l'essenza dei materiali di cui sono composte, trasmettendo la ricca storia incastonata nei vecchi ferri.
Il percorso artistico di Massetti è caratterizzato dalla passione per l'assemblaggio e la trasformazione dei materiali, riproponendo oggetti come cucchiai, forchette, molle, viti e chiodi, oggetti destinati all'abbandono nelle discariche. Sebbene il suo amore per l'arte abbia radici profonde, è stato solo cinque anni fa, all'età di 50 anni, che Massetti ha deciso di abbandonare il suo ruolo di imprenditore e dedicarsi completamente alle sue attività artistiche.
Un aspetto significativo del talento artistico di Massetti risiede nella sua capacità di viaggiare ed esplorare i talenti nascosti sparsi in tutta Italia. Nel caratteristico borgo toscano di Citerna, vicino a Sansepolcro, Massetti scopre la propria vocazione artistica. Nonostante la sua timidezza e introversione, le intenzioni artistiche di Massetti sono chiare: crea per il puro piacere di trasformare materiali stimolanti.
Sergio Massetti si astiene dal classificare le sue creazioni come semplici "sculture". Invece, li vede come assemblaggi di oggetti: vecchi, moderni, antichi e curiosi. La sua arte è un'ode all'atto di rianimare, dando nuova vita a oggetti dimenticati attraverso modifiche e trasformazioni ponderate. Indifferente alla conquista o allo stupore, l'umiltà di Massetti traspare mentre valorizza il valore intrinseco dei materiali che impiega.