Il pericolo dei selfie nei musei: una crescente preoccupazione per la conservazione dell’arte

Il pericolo dei selfie nei musei: una crescente preoccupazione per la conservazione dell’arte

Selena Mattei | 21 feb 2024 2 minuti di lettura 0 commenti
 

Le compagnie di assicurazione stanno evidenziando la tendenza secondo cui i selfie nei musei stanno causando danni alle opere d’arte, spingendo a chiedere misure di protezione più rigorose.


Mentre i musei sono alle prese con le sfide dell’era digitale, è emersa una nuova preoccupazione, evidenziando il conflitto tra la conservazione culturale e l’aumento di comportamenti incentrati sui social media. Gli esperti assicurativi lanciano l’allarme su un problema sempre più comune: i visitatori dei musei, ossessionati dallo scatto di selfie per le piattaforme dei social media, causano accidentalmente danni ad opere d’arte di inestimabile valore. Questo problema riflette una tendenza più ampia in cui la ricerca della convalida online sta eclissando lo scopo tradizionale delle visite ai musei: impegnarsi direttamente e profondamente con l’arte.

Robert Read, una figura senior di Hiscox Insurance, ha sottolineato che questo problema non è solo aneddotico ma è una tendenza crescente che sta causando notevole preoccupazione ai musei di tutto il mondo. Gli incidenti non sono isolati; Casi di alto profilo, come la distruzione accidentale di una scultura di Jeff Koons e il danneggiamento di un pezzo della zucca di Yayoi Kusama a causa di incidenti con selfie, evidenziano la gravità della situazione. Questi esempi sono un duro promemoria dei rischi tangibili che accompagnano il territorio della vanità dell’era digitale.

Laura Doyle di Chubb Insurance offre consigli pratici ai musei e ai collezionisti privati che prestano opere d'arte: per mitigare il rischio, dovrebbero prendere in considerazione l'implementazione di misure protettive, come la verniciatura delle opere d'arte e l'installazione di barriere fisiche, per proteggere le opere da danni involontari causati da bastoncini per selfie e altri . Questo suggerimento evidenzia la crescente necessità per i musei di adattare le proprie strategie espositive per proteggere le proprie collezioni dalle conseguenze indesiderate della tecnologia moderna e delle pratiche dei social media.

Olkosi, SELFIE #2 - RITRATTO CONTEMPORANEO DI DONNA (2021)

In risposta a queste sfide, alcuni musei hanno adottato misure proattive, come il divieto dei bastoncini per selfie al British Museum. Eppure queste misure sono solo la punta dell’iceberg nell’affrontare le implicazioni più ampie della conservazione dell’arte nell’era dei social media. Il dibattito si estende oltre il danno fisico alle opere d'arte; abbraccia gli aspetti culturali ed esperienziali della visita al museo. La prevalenza dei selfie può minare l’esperienza artistica immersiva, trasformando i musei in ambienti per i social media piuttosto che spazi di arricchimento culturale e di riflessione.

Il fenomeno ha dato vita addirittura a nuove tipologie di attrazioni, come il Museo del Gelato e Meow Wolf, che rispondono esplicitamente ai desideri della selfie generation, privilegiando installazioni interattive e fotogeniche. Questi spazi riflettono un cambiamento nel modo in cui le esperienze artistiche e culturali vengono concettualizzate e consumate nell’era digitale.


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