Santicri: Creare è la mia passione

Santicri: Creare è la mia passione

Olimpia Gaia Martinelli | 7 mag 2024 6 minuti di lettura 0 commenti
 

Creare è stata sempre la mia passione fin da piccolo. Dopo gli studi, mi sono ritrovato a lavorare come artigiano della resina, entrando in stretto contatto con sculture ed elementi di design...


Cosa ti ha spinto a creare arte e diventare un artista? (eventi, sensazioni, esperienze…)

Creare è stata sempre la mia passione fin da piccolo. Dopo gli studi, mi sono ritrovato a lavorare come artigiano della resina, entrando in stretto contatto con sculture ed elementi di design. In questo contesto, ho coltivato sempre di più il desiderio di creare qualcosa di unico, portando la mia firma. Per via del lavoro intenso, non ho mai avuto la forza di provare fino a quando, durante l'epidemia, mi sono trovato impossibilitato a lavorare in laboratorio. In quel momento, ho raccolto il coraggio necessario e ho deciso di realizzare finalmente la mia prima scultura. La soddisfazione di vedere i miei lavori apprezzati in tutto il mondo mi ha spinto a fare sempre meglio.

Qual è il tuo background artistico, le tecniche e le materie che hai sperimentato finora?

Il mio background artistico abbraccia una varietà di tecniche:

 tradizionali forme pittoriche, disegno digitale, modellazione 3d, fino alla realizzazione di sculture in resina. Ho sperimentato con diversi medium per trovare la mia voce artistica.

Quali sono i 3 aspetti che ti differenziano dagli altri artisti, rendendo unico il tuo lavoro?

Ciò che rende unico il mio lavoro sono la combinazione di elementi contrastanti, l'uso distintivo della resina come medium e l'esplorazione di temi contemporanei che catturano l’occhio dello spettatore.

 Da dove viene la tua ispirazione?

L'ispirazione emerge da introspezione, osservazione del mondo naturale e interazioni quotidiane. La riflessione sulla relazione tra arte e oggetti di uso quotidiano,  la bellezza nascosta nella semplicità di ogni giorno, le texture, le luci, i riflessi.  Alza gli occhi, guarda...l’arte è ovunque.

Qual è il tuo approccio artistico? Quali visioni, sensazioni o sentimenti vuoi evocare nello spettatore?

Il mio approccio artistico si concentra sulla comunicazione profonda e versatile, attraverso un connubio di messaggi sociali e pop, spesso con un tocco di ironia. Cerco di reinterpretare il mondo con un design contemporaneo, impattante e memorabile, trasmettendo la mia visione della bellezza come forza unificante. Le mie opere cercano di catturare un senso di riconoscimento e connessione con l'armonia nascosta nella bellezza, incoraggiando gli spettatori a esplorare nuove prospettive e a superare la monotonia attraverso la continua sfida e sperimentazione con materiali come la resina.

Qual è il processo di creazione delle tue opere? Spontaneo o con un lungo iter preparatorio (tecnico, ispirato ai classici dell'arte o altro)?

Per le sculture parto da un modello solitamente lavorato a mano con plastilina o stampato con stmapante 3d dopo aver lavorato la grafica al PC, preparo lo stampo in gomma ed il gesso da supporto, per colatura poi si ricava la scultura da ultimare per donarle la finitura.

Nel processo di creazione dei dipinti, solitamente inizio con uno schizzo a matita per conferire concretezza all'idea che si forma nella mia mente. Successivamente, dopo aver lavorato sulla grafica, intervengo manualmente per arricchire ulteriormente l'opera.

Utilizzi una particolare tecnica di lavoro? se si, me lo puoi spiegare?

Come artista mi impegno continuamente nel rinnovare il mio lavoro, esplorando nuove tecniche, tecnologie e approcci creativi per portare sempre freschezza e innovazione alle mie opere.

Ad esempio per le finiture cromate, utilizzo  un procedimento che rende possibile rivestire di metallo la resina. A differenza di altre tecniche di rivestimento, in questo caso, il metallo viene legato alla superficie dell'oggetto a livello molecolare, questo procedimento ecologico privo di sottoprodotti della lavorazione permette di realizzare prodotti di eccellente qualità che manterranno inalterate le loro particolari caratteristiche nel tempo.

Ci sono aspetti innovativi nel tuo lavoro? Puoi dirci quali?

L'integrazione di oggetti comuni o simboli iconici con elementi tridimensionali e concetti innovativi. In ciascuna opera, si crea una connessione tra il quotidiano e l'arte. Questo approccio innovativo consente agli oggetti familiari di acquisire nuovi significati, sfidando le aspettative e offrendo una reinterpretazione creativa degli elementi di base della vita di tutti i giorni.

Hai un formato o un mezzo con cui ti senti più a tuo agio? se sì, perché?

Preferisco formati medio/grandi, sia per rispondere alle esigenze di mercato che per facilitare la spedizione delle opere. Mentre sono esperto nell'uso della resina e nell'arte digitale, mi spingo oltre sperimentando nuovi mezzi artistici quando sento il bisogno di superare la routine creativa.

 Dove produci i tuoi lavori? A casa, in un laboratorio condiviso o nel tuo laboratorio? E in questo spazio, come organizzi il tuo lavoro creativo?

Opero dal laboratorio sotto casa gestendo gli ordini e dando vita alle mie creazioni. Essere vicino ala mia famiglia è meraviglioso, ma allo stesso tempo, richiede una considerevole energia. Trovo ispirazione nelle notti, quando il cervello è più attivo; a volte, mi sono alzato dal letto per plasmare un'idea immediata. Attualmente, sto cercando un locale adatto per espandere il mio laboratorio, così da creare uno spazio dedicato ad ogni tecnica artistica.

Il tuo lavoro ti porta a viaggiare per incontrare nuovi collezionisti, per fiere o mostre? Se sì, cosa ti porta?

Sebbene il mio lavoro offra la possibilità di viaggiare, al momento sono le mie opere a "volare" per me. Con due bambini piccoli, prediligo lavorare da casa, evitando l'inevitabile dispendio di tempo ed energie che comporterebbe il continuo spostarsi da una città all'altra. Benché viaggiare sarebbe affascinante, la mia attenzione è al momento concentrata sulla produzione artistica e temo che impegnarmi in viaggi potrebbe sottrarre prezioso tempo a questa passione.

Come immagini l'evoluzione del tuo lavoro e della tua carriera di artista in futuro?

Sono un tipo con i piedi per terra ma allo stesso tempo mi piace sognare. Da quando ho iniziato a lavorare nel mondo dell’arte è stata tutta una crescita e questo mi fa sognare ancor di più. Passo dopo passo cerco di allargare il mio pubblico cercando di trasmettere il mio messaggio, ho tanta strada davanti a me e non vedo l’ora di percorrerla.

Qual è il tema, lo stile o la tecnica della tua ultima produzione artistica?

Il tema si concentra sulla reinterpretazione di dipinti storici con uno stile contemporaneo, dove elementi audaci e dinamici creano un connubio avvincente tra l'antico e il moderno. La tecnica, una fusione di arte digitale, pittura e scultura, infonde all'opera una nota innovativa, celebrando l'arte come un viaggio visivo che attraversa con creatività il passato e il presente.

Ci racconti la tua esperienza espositiva più importante?

È stata un'esperienza meravigliosa esporre alla fiera del design di New York qualche mese fa. Tuttavia, credo che un progetto di grande rilievo per me sia quello che ho ad Amsterdam quest’anno, in collaborazione con una startup per un nuovo museo di arte contemporanea. Sono convinto che questo progetto farà parlare di sé.

Se potessi creare un'opera famosa nella storia dell'arte, quale sceglieresti? E perché ?

Se dovessi optare per un'ispirazione, sceglierei i celebri "tagli" di Lucio Fontana. Mi affascina perché rappresenta un'opera che ha rivoluzionato l'arte contemporanea, esplorando territori inesplorati. La "semplicità" nel realizzare l'opera, tanto da far esclamare a chi non è esperto, "lo potevo fare anch'io", conferisce significato a un'arte che, col tempo, tende a diventare sempre più astratta, dove il pensiero diventa predominante.

Se potessi invitare a cena un artista famoso (vivo o morto), chi sarebbe? Come gli suggeriresti di trascorrere la serata?

Inviterei Maurizio Cattelan senza dubbio,  adoro il suo lavoro ma soprattutto mi affascina il suo modo di entrare nell’arte e come ne ha sconvolto la percezione. Aprirei una buona bottiglia di vino e dopo la seconda, inizierò a estorcergli qualche segreto.

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